«Vero gentleman dalle straordinarie capacità umane e sportive, fondamentale per far crescere tutto il movimento promosso dalla nostra Associazione, è stato coinvolto in prima persona nei progetti di educazione stradale nelle scuole e nelle giornate di mototerapia, divenendo tra i primi Istruttori Federali con una disabilità per le nostre attività di formazione»: così l’Associazione Di.Di.-Diversamente Disabili ricorda Daniele Barbero, pilota di punta del motociclismo paralimpico, scomparso per un male incurabile
Completamento dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni concernenti i diritti civili e sociali), adozione di un Piano d’Azione Nazionale per l’Economia Sociale e creazione di una Rete di Protezione Sociale: sono le principali proposte avanzate dal Forum Nazionale del Terzo Settore nel quadro della discussione in corso sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione Europea nell’àmbito del “Next Generation EU”, lo strumento con cui rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19
Continuiamo a dare spazio all’acceso dibattito sul nuovo modello di PEI (Piani Educativi Individualizzati) per gli alunni e le alunne con disabilità, rispetto al quali si sono già pronunciate numerose voci, anche sulle nostre pagine, con accenti e toni spesso diversi. In questo caso è la volta di Antonella Falugiani, presidente del CoorDown, secondo la quale, «pur non sfuggendo una serie di aspetti positivi del nuovo PEI, le criticità di esso rischiano di mettere a repentaglio anni di progressi nell’inclusione scolastica e di vanificare gli sforzi fatti per garantire pieni diritti per tutti»
«Non possiamo più accettare di essere l’unico ammortizzatore sociale di un sistema ormai dichiaratamente fallito: rivendichiamo una volta di più il rispetto dei nostri diritti»: lo scrivono una serie di organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari di Roma e del Lazio, sostenendo «la protesta delle Centrali Cooperative per la richiesta a Roma Capitale di adeguare gli stanziamenti di bilancio alla crescente domanda di servizi sociali, anche in considerazione della grave emergenza sanitaria sociale e economica che le famiglie più fragili subiscono maggiormente»
«Se si ammette una volta che gli uomini hanno il diritto di uccidere i loro simili “improduttivi”, si dà il via libera all’omicidio dei malati incurabili, degli storpi incapaci di lavorare, delle persone rese invalide dal lavoro o dalla guerra, e infine all’omicidio di tutti noi, quando saremo vecchi, decrepiti e quindi “improduttivi”»: lo disse nel 1941 August von Galen, vescovo di Münster, pronunciando la cosiddetta “Omelia dell'Eutanasia”, una delle pochi voci che condannarono pubblicamente il programma di sterminio di decine di migliaia di persone con disabilità durante il nazismo
Come si può leggere in un ampio approfondimento dedicato al recente “Decreto di Riparto delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”, l’auspicio della Federazione FISH è «che si pervenga al più presto all’emanazione di un’apposita legge che collochi tale figura all’interno della rete integrata di servizi, riconoscendone ruolo, funzioni e adeguati sostegni, nonché idonee coperture previdenziali»: un intendimento, questo, ben dettagliato in una Memoria depositata a suo tempo dalla stessa FISH e condivisa dall’altra Federazione FAND
«Dichiararsi omoaffettivo - dice una psicologa dello Sportello Lgbt+ di Milano - significa riconoscersi dopo un percorso sofferto e lungo, sconfiggendo in primis l’omofobia “interiore”, figlia di una cultura in cui siamo cresciuti. E poi con una omofobia sociale. Nel caso di persone con disabilità, il problema si complica ulteriormente, in quanto gran parte della società non ne riconosce la sessualità, per molti sono quasi asessuali». «È dunque un doppio step - commenta Simone Fanti -: affermare la propria sessualità ed esprimerne una differente dai canoni del pensar comune»
Sonia ha sempre un bel sorriso, contagioso. Lavora nella cucina di un ospedale ed è una di quelle atlete di Special Olympics, il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, che quando si pone un obiettivo, intende raggiungerlo con tutte le sue forze, facendo proprio il Giuramento dell’atleta Special Olympics. «All’inizio avevo delle difficoltà – dice -, ma grazie ai miei compagni di squadra e ai coach, grazie ai miei colleghi, e grazie al sostegno della mia famiglia, sono riuscita a fare delle cose che mai avrei creduto»
«Il valore aggiunto di questa struttura è la dimensione familiare, sia per la sua tipologia che per i servizi offerti: cerchiamo di riprodurre il più possibile il calore della famiglia»: lo dichiara una dei responsabili di Gruppo Incontro, che con l’altra Cooperativa La Spiga di Grano e con la Società della Salute della Valdinievole, ha inaugurato a Ponte Buggianese (Pistoia) la Casa della Spiga, edificio ristrutturato per realizzare progetti per il “Durante e Dopo di Noi”, che potrà ospitare fino a cinque persone con disabilità, supportate da educatori/trici e altre figure ausiliarie
Chiede il rispetto dell’articolo sul diritto alla vita della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, la nota diffusa dagli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite Quinn, De Schutter e Mahler, che lanciano l’allarme «sulla crescente tendenza a emanare legislazioni che consentono l’accesso alla morte assistita basata in gran parte sulla disabilità o su condizioni invalidanti». «Sono norme - scrivono - basate su “presupposti abilisti” e sui relativi stereotipi, ma la disabilità non è un peso o un deficit della persona, bensì un aspetto universale della condizione umana»
Nota 1253 del 26 gennaio 2021 - Incarichi a tempo determinato a.a. 2020/2021, utilizzo graduatorie di istituto
Impegnate da tempo nell’implementazione di servizi intesi a garantire e migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva e con disturbi del comportamento e del neurosviluppo, l’ANFFAS di Vicenza (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e la Fondazione Ferruccio Poli di Lisiera di Bolzano Vicentino (Vicenza) propongono per la mattinata del 29 gennaio l’incontro online a partecipazione gratuita intitolato “Autismo e disturbi del neurosviluppo: le sfide, le necessità, le opportunità”
"Vaccino anticovid e distrofie muscolari: facciamo il punto": è questo il titolo del seminario in rete che la Commissione Medico-Scientifica della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) proporrà per il pomeriggio del 29 gennaio, allo scopo di far fronte ai numerosi quesiti pervenuti su tale tema allo sportello medico dell'Associazione, nonché per rassicurare le persone con distrofia muscolare e le loro famiglie sugli effetti del vaccino anti Covid
«Nel nostro Paese - scrive Stefano Pierpaoli - si sta manifestando con grave chiarezza che l’inclusione culturale è un tema purtroppo secondario. Sembra quasi che esista una scelta lucida che miri a mantenere escluse considerevoli fasce di popolazione, a partire dalle persone con disabilità, per non renderle protagoniste delle scelte che le riguardano. La partecipazione alle scelte, però, è un vincolo da cui non si deve prescindere, ma il diritto di vivere una cultura che consenta a tutti di crescere e di conoscere è la condizione senza la quale questo vincolo non potrà essere rispettato»
Ordinanza Tribunale di Pistoia del 26 gennaio 2021 - Attribuzione punteggio GPS (Graduatorie Provinciali delle Supplenze)
In occasione del Giorno della Memoria di domani, 27 gennaio, riportiamo alla luce la storia di Ida Maly, artista austriaca internata nel manicomio di Am Feldhof a Graz per tredici anni, dal 1928 al 1941, con la diagnosi di schizofrenia, e successivamente uccisa dai nazisti durante il programma di sterminio “Aktion T4”. È la storia di una delle decine di migliaia di persone con disabilità soppresse in quegli anni perché giudicate “indegne di vivere”
Quando si parla dell’Olocausto, non ci sembra ancora di registrare sufficiente visibilità per il fatto che quella cosiddetta “soluzione finale” con cui il regime nazista portò alla morte milioni e milioni di persone, ebbe una prima “prova di laboratorio” proprio sulle persone con disabilità. «Superando.it» lo fa ormai da molti anni e torna a farlo anche alla vigilia del Giorno della Memoria di domani, 27 gennaio, data di particolare importanza anche per tutte le persone con disabilità, per non dimenticare “ciò che è stato”, ma anche per far sì che “non si ripeta mai più”
La terapia genica per la SMA (atrofia muscolare spinale) - uno dei trattamenti che stanno caratterizzando una vera e propria “rivoluzione terapeutica” per questa grave malattia neuromuscolare - appare in grado di cambiare la vita ai piccoli pazienti e al momento risulta accessibile in Italia per i bambini con SMA 1, la forma più grave della malattia, fino a sei mesi. Ora l’Associazione Famiglie SMA ha chiesto all’Agenzia Italiana del Farmaco di ampliare i criteri di accesso al farmaco in linea con altri Paesi in Europa, per non creare ingiuste disuguaglianze
«Senza un’adeguata conoscenza delle nuove tecnologie, oggi si rischia di rimanere tagliati fuori dalla società. Ecco perché riteniamo che queste iniziative siano uno stimolo alla crescita personale e un contributo nel cammino della piena inclusione»: così Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino, commenta il crescente successo degli incontri gratuiti di formazione online, promossi dalla propria Associazione, e dedicati all’utilizzo delle nuove tecnologie da parte delle persone con disabilità visiva
«Un nuovo modello di welfare comunitario d’inclusione, che garantisca la piena applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, perché ora più che mai sono richiesti la massima attenzione e il massimo impegno, per far sì che continuino ad essere assicurati tutti i servizi essenziali e tutelati gli spazi vitali e le libertà fondamentali delle persone con disabilità e delle loro famiglie»: è questa la sfida concretamente lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), nel corso del proprio Consiglio Nazionale
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