Si deve soprattutto all’impegno della UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), se anche il Comune di Bergamo - come già hanno fatto tante altre organizzazioni ed enti - ha aderito al “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”, tramite una Deliberazione del Consiglio Comunale che impegnerà tra l’altro il Sindaco e la Giunta della città orobica «a diffondere la conoscenza del suddetto Manifesto fra i cittadini affinché si diffonda l’ottica di genere nell’approccio alle problematiche legate alla disabilità»
La trascrizione delle testimonianze di molte persone con la malattia di Huntington - grave patologia neurodegenerativa ereditaria di origine genetica - e di chi si prende cura di loro, raccolte in varie parti d’Italia, in occasione della realizzazione di un documentario promosso da Huntington ONLUS. Il tutto in un libro di recente uscita, intitolato appunto “I racconti dell’Huntington. Voci per non perdersi nel bosco”, curato da Gianni Del Rio, Maria Luppi e Claudio Mustacchi
Imparare a conoscere e a riconoscere lo stress cumulativo e l’esaurimento psicofisico di chi accudisce un proprio congiunto con disabilità neuromotoria, individuando gli indicatori di benessere e malessere, per poterli meglio prevenire e affrontare: sarà questo il tema al centro del seminario “Lo stress del caregiver”, promosso dalla Fondazione Ariel per il 19 gennaio, presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano)
«Sottratte ai processi di esclusione e di rifiuto, le persone con disabilità dei Laboratori d’Arte di Sant'Egidio sono bene in grado di comprendere e rappresentare l’esclusione degli altri»: sta soprattutto in questo il senso della mostra “Inclusion/Exclusion”, presente al Vittoriano di Roma e promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Polo Museale del Lazio. I protagonisti dell’iniziativa, infatti, sono cinquantadue persone con disabilità dei Laboratori d’Arte di Sant'Egidio, insieme all’artista visuale César Meneghetti
«Lavoriamo con gli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado da venticinque anni, senza avere un giusto riconoscimento della nostra professione e senza sicurezze contrattuali ed economiche. Chiediamo che la nostra figura professionale sia prevista all’interno dell’organico scolastico, in modo tale da assicurare agli alunni con disabilità una scuola inclusiva per tutto l’anno»: è questa la sostanza di una petizione lanciata nel web da alcuni assistenti all’autonomia e alla comunicazione
Nel 2016 i Comuni hanno destinato alla disabilità il 25,5% della propria spesa sociale, per un valore di 2.854 euro per abitante con disabilità. Pur crescendo costantemente, tale dato, negli ultimi anni, lo ha fatto in modo più contenuto rispetto a prima e soprattutto si continuano a registrare forti squilibri da territorio a territorio, con il Sud ancora una volta di gran lunga “fanalino di coda”: è quanto emerge dal recente rapporto dell’ISTAT relativo all’“Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati concernente l’anno 2016”
«Lo sport mi ha aiutato a crescere, ad avere coraggio, ma più di ogni cosa mi ha fatto sentire l’affetto e la fiducia di tante persone. Sentirmi apprezzato anche da chi prima vedeva in me solo la disabilità è qualcosa di indescrivibile, il riconoscimento più grande»: lo ha dichiarato Andrea Ferraro, atleta Special Olympics, durante la presentazione dei XXX Giochi Nazionali Invernali di questo movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, evento che prenderà il via domani, 15 gennaio, in Piemonte, con la cerimonia di apertura a Bardonecchia
«Perché certi fatti accadono e si ripetono con puntualità?»: a chiederlo è Gianfranco Vitale, riflettendo sul caso di ripetuti maltrattamenti - solo l’ultimo di una lunga serie - riguardante alcuni minori con autismo o altre disabilità intellettive in un Istituto della Puglia. «Molto dipende - scrive - dalla formazione scadente e dalla mancanza di controlli e vigilanza da parte delle Istituzioni Pubbliche». Nell’affermare poi la necessità della videosorveglianza all'interno delle strutture, ritiene che di tali casi dovrebbe rispondere anche chi non ha adeguatamente vigilato
«Riceviamo da molte persone con disabilità - segnalano dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà) - messaggi di preoccupazione inerenti la liquidazione dei contributi riguardanti la Legge 13/89, per l’eliminazione delle barriere negli edifici privati, ritardi relativi anche agli anni 2011 e 2012, oltre a quelli successivi». Mentre dunque la Regione Piemonte attribuisce la responsabilità dei ritardi all’inadempienza di vari Comuni, la stessa CPD si mette a disposizione dei cittadini con disabilità del Piemonte, per dare più forza al tentativo di sbloccare la situazione
«La recente Sentenza del TAR del Lazio - scrive Salvatore Nocera - che ha annullato la formulazione degli organici di sostegno della Regione Siciliana per il 2019, ha decisamente aperto un nuovo spazio, per far sì che il Ministero dell’Istruzione ripensi alla formulazione degli organici dei posti di sostegno, attualmente assegnati senza guardare alle effettive esigenze degli alunni con disabilità, ma riferendosi a parametri automatici e remoti»
Videocamere nei centri di riabilitazione, specie per difendere chi non riesce ad esprimere i soprusi subiti, un maggiore controllo degli Istituti privati accreditati e pene severe per i responsabili degli atti di violenza: sono le richieste espresse con forza da Benedetta Demartis, presidente dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), a proposito dell’arresto di quattro educatrici dell’Istituto Sant’Agostino di Noicattaro (Bari), ennesimo caso di maltrattamento nei confronti di persone con disabilità, in questo caso minori con autismo o altre disabilità intellettive
Nota 799 del 14 gennaio 2019 - Aggiornamento Manuale gestione informatizzata richiesta codice CUP
Nota 708 del 14 gennaio 2019 – Scelta sedi incarichi tempo determinato docenti precari graduatorie L. 205-17
Nota 706 del 14 gennaio 2019 – Incarichi tempo determinato docenti precari Afam a.a. 2018-2018. Utilizzo graduatorie di istituto
«Vorrei progettare un ausilio di design inclusivo per le persone con disabilità uditiva, utile e, perché no, anche bello, oppure riprogettare qualcosa di esistente, ma adattato alle esigenze concrete delle persone e da utilizzare in situazioni specifiche o nella vita quotidiana»: così Francesca, studentessa dell’Università di Camerino, lancia un semplice questionario, che mettiamo a diposizione dei Lettori, tramite il quale chiede collaborazione, per definire al meglio il suo progetto di tesi, centrato appunto sulla progettazione di un ausilio per persone sorde con impianto cocleare e non
Capita ancora oggi che davanti a una diagnosi prenatale che accerti la presenza di rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, le donne siano sottoposte a una duplice pressione di segno opposto, una di matrice “abilista” e un’altra di matrice antiabortista. Due pressioni che spesso si traducono in una violenza psicologica incrociata. Nella storia che qui presentiamo, la stessa donna ha subìto entrambi i tipi di violenza e dopo molti anni ha trovato la forza di parlarne e la voglia di mettere il proprio vissuto a disposizione di altre donne che dovessero trovarsi in una situazione simile
«Prendendo atto che i fumetti per definizione non sono facilmente fruibili da chi non vede, abbiamo creato un radiodramma che racconti le storie come nei fumetti, usando effetti audio, dialoghi e descrizioni al posto delle immagini»: così Elena Brescacin e Germano Carella, persone non vedenti, appassionate di racconti di fantasia, libri e serie TV, raccontano la più recente iniziativa di DramaBooks, Associazione che crea audiolibri, audioracconti e poesie sceneggiate, in un’ottica di collaborazione tra attori, registi, effettisti, speaker e sceneggiatori con e senza disabilità visiva
«Nel 2018 sono state formate 800 persone all’emergenza extraospedaliera chiamate nelle scuole del Lazio, palestre, istituti ed enti, oltre a quelle seguite presso la nostra sede. Vogliamo dunque proseguire la nostra attività di divulgazione, sempre con maggiore impegno, auspicando che tutti siano in grado di salvare una vita umana»: bastano queste parole del MOVI Lazio (Movimento di Volontariato Italiano), per rendere certamente degne di segnalazione anche le nuove proposte in tale àmbito per questo 2019, a partire dai primi due imminenti corsi, in programma a Roma per il 13 e il 26 gennaio
Si articolerà su una serie di convegni sul territorio - il primo dei quali è in programma per il 19 gennaio a Gallarate (Varese) - il nuovo progetto della Confederazione Parkinson Italia, denominato semplicemente “Modello di cura integrativa”, e sostenuto dalla Società Ralpharma, che intende prendere in considerazione in particolare tre specifici aspetti (farmaci, esercizio fisico e fisioterapia, corretta alimentazione), ritenendoli appunto un “modello di cura integrativa”, tale da rappresentare una garanzia di efficacia nel tempo per le persone con la malattia di Parkinson
«Una partecipazione attiva da parte di chi si prende cura di un congiunto con disabilità - scrive Anna Maria Comito - presuppone la conoscenza dei servizi, la “centralità dell’informazione e della comunicazione”. Infatti, perché l’utente possa partecipare attivamente all’applicazione dei provvedimenti legislativi, occorre che gli sia garantito l’accesso ad idonee informazioni, che devono essere chiare, trasparenti, con interpretazioni precise e univoche, perché costituiscono l’architrave dell’assistenza delle persone con disabilità, tanto più quanto è più elevato il grado di disabilità»
Pagine