Aggregatore di feed

La capacità genitoriale relativa all’educazione dei figli : un progetto per fare rete tra scuola e famiglia

Superando -

L’Istituto Comprensivo Polo 2 “Renata Fonte” di Nardò (Lecce) ha elaborato il progetto “L’avventura è… diventare grandi”, che prevede tra l’altro un laboratorio di teatroterapia e di educazione affettiva e relazionale. Il tutto è molto apprezzato dagli alunni e dalle alunne, rivelandosi di grande utilità anche per gli alunni e le alunne con disabilità. L’obiettivo dell’iniziativa è anche quello di creare una vera rete tra scuola e famiglia

La capacità genitoriale relativa all’educazione dei figli attualmente viene criticata e discussa in vari àmbiti, soprattutto in quello scolastico, ma anche da parte di varie figure professionali. Educare è un progetto di vita che prevede un accompagnamento dei genitori ai propri figli al fine di consentire loro una crescita proiettata verso l’autonomia. Questo richiede competenze specifiche da parte dei genitori, che però spesso non hanno e, di conseguenza, c’è una carenza a livello educativo. È necessario, quindi, che i genitori stessi vengano aiutati a svolgere il loro compito educativo attraverso un percorso di formazione a loro dedicato.
A tal proposito, l’Istituto Comprensivo Polo 2 “Renata Fonte” di Nardò, in provincia di Lecce, diretto da Mariagiuditta Leaci, ha elaborato, nell’ambito di Intesa Famiglia 2021 (Il Melograno- Medihospes), il progetto denominato L’avventura è… diventare grandi, coinvolgendo cinque classi quarte e tre seconde classi di scuola primaria.

Si parla di una “scuola pilota” e le attività prevedono un laboratorio di teatroterapia e di educazione affettiva e relazionale, finanziato dall’Ambito Territoriale di Nardò 3, che viene condotto da una teatroterapeuta e da due psicologhe, in orario antimeridiano. Il tutto è molto apprezzato dagli alunni e dalle alunne, rivelandosi di grande utilità anche per gli alunni e le alunne con disabilità. È un nuovo e più gratificante modo di fare scuola, perché potenzia la creatività, la fantasia, le relazioni e soprattutto l’inclusione: i bambini sono molto più sereni e ciò si ripercuote positivamente sulle attività didattiche. L’obiettivo del progetto è anche quello di creare una vera rete tra scuola e famiglia.

Determinante – e straordinario – in questo progetto, è il lavoro di squadra: insegnanti, psicologhe, pedagogista, teatroterapeuta si incontrano, discutono, programmano, dunque lavorano tutti e tutte per un obiettivo comune, non perdendo mai di vista i bambini, futuri cittadini del domani.
Inoltre, è previsto un incontro con i genitori degli alunni due volte al mese, condotto da una psicologa e da una pedagogista, avendo quale finalità un percorso educativo alla genitorialità. Nello stesso tempo si invitano i genitori a palesare quali difficoltà incontrino nella gestione dei loro figli e si suggeriscono  possibili strategie per superarle.

Nel frattempo l’Ambito Territoriale Sociale Nardò 3, di intesa con la Cooperativa Socioculturale, nella persona di Maria Grazia Sodero, dirigente dell’Ambito Territoriale stesso, ha attivato dal 16 gennaio scorso, presso la propria sede (Via Giovanni Falcone, 1, Nardò) uno Sportello Ascolto, gestito da psicologhe e assistenti sociali, spazio aperto alle famiglie, in cui confrontarsi e ricercare insieme strategie operative volte a sostenere la crescita dei propri figli. Le famiglie che lo vorranno potranno accedervi gratuitamente.

*Componente dell’AIPD di Lecce (Associazione Italiana Persone Down).

L'articolo La capacità genitoriale relativa all’educazione dei figli : un progetto per fare rete tra scuola e famiglia proviene da Superando.

Verso la conclusione dell’undicesimo “Premio OMaR per la comunicazione sulle malattie e i tumori rari”

Superando -

Il 18 febbraio a Roma vi sarà la cerimonia conclusiva dell’undicesimo “Premio OMaR per la comunicazione sulle malattie e i tumori rari”, iniziativa ideata dall’OMaR (Osservatorio Malattie Rare), che premia chi affronta la comunicazione sulle patologie e i tumori rari in maniera scientificamente corretta e rigorosa, ma anche comprensibile e originale

Mancano ormai pochi giorni alla cerimonia conclusiva dell’undicesimo Premio OMaR per la comunicazione sulle malattie e i tumori rari, in programma per il pomeriggio del 18 febbraio a Roma (Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, Piazza di Monte Citorio, 125,ore 17), iniziativa ideata dall’OMaR (Osservatorio Malattie Rare), che anche in questa edizione si è posta l’obiettivo di stimolare tutti coloro che operano nell’àmbito della comunicazione delle patologie e dei tumori rari a fare attenzione alla correttezza dei contenuti, premiando chi abbia dimostrato di sapere affrontare questi temi in maniera scientificamente corretta e rigorosa, ma anche comprensibile e originale.

Le categorie in gara sono esattamente il Premio Giornalistico e i Premi per la Migliore Campagna di Comunicazione (Categorie Professionisti e Non Professionisti), cui si aggiungerà un riconoscimento speciale assegnato dalla Giuria.
A collaborare con l’OMaR per l’organizzazione sono il CnAMC (Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici e Rari di Cittadinanzattiva), la Fondazione Telethon, Orphanet Italia e la SIMeN (Società Italiana di Medicina Narrativa) e tra i partner vi sono Ability Channel, la FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e il Festival Cinematografico Uno Sguardo Raro.
Numerosi anche i patrocini di questa edizione, ovvero quelli di AMR (Alleanza Malattie Rare), ANSO (Associazione Nazionale Stampa Online), CNOG (Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti), CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) e WHIN (Web Health Information Network). (S.B.)

La partecipazione alla cerimonia conclusiva del 18 febbraio sarà solo su invito, ma se ne potrà seguire la diretta sui canali dell’OMaR. Per ulteriori informazioni: Rossella Melchionna (melchionna@rarelab.eu).

L'articolo Verso la conclusione dell’undicesimo “Premio OMaR per la comunicazione sulle malattie e i tumori rari” proviene da Superando.

Malattie neuromuscolari: l’importanza di formare assistenti personali

Superando -

«Questo specifico percorso formativo gratuito, rivolto dalla nostra Associazione e da Parent Project a operatori e operatrici del mondo socio-assistenziale, che prenderà il via il 17 febbraio, ci permetterà di ampliare la loro conoscenza del mondo neuromuscolare, offrendo a chi convive con una malattia neuromuscolare strumenti concreti e opportunità in più, per costruire percorsi di vita autonoma»: a dirlo è Marco Rasconi, presidente della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Una delle immagini scelte per promuovere “Match Point”, progetto della UILDM e di Parent Project

In Italia le malattie neuromuscolari (distrofie, atrofie, miotonie ecc.) rappresentano un insieme di circa 200 patologie ereditarie di origine genetica, che colpiscono complessivamente circa 40.000 persone. Le distrofie muscolari sono tra le più diffuse, con oltre 80 forme diverse che coinvolgono più o meno 20.000 persone. Esse determinano una progressiva degenerazione muscolare, con conseguente perdita di forza e autonomia, il che comporta una grande necessità di professionalità formate, per rispondere ai bisogni delle persone che ne sono affette.

Come avevamo già segnalato qualche settimana fa, ma ben volentieri rilanciamo e ampliamo il messaggio, tra le varie attività del progetto Match Point – iniziativa di cui ci siamo già ampiamente occupati in più occasioni lo scorso anno, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promossa dalla Direzione Nazionale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), dall’Associazione Parent Project e dalle Sezioni UILDM di Bologna, Milano e Pisa – vi è anche un percorso formativo gratuito rivolto a OSS (Operatori Socio Sanitari), ASA (Ausiliari Socio-Assistenziali) e ad altri operatori del mondo socio-assistenziale (OSSS-Operatori Socio Sanitari Specializzati o complementari, OTA-Operatori Tecnici addetti all’Assistenza, OSA-Operatori Socio Assistenziali ecc). Tale formazione consentirà ai partecipanti di acquisire competenze specifiche nella gestione e nell’assistenza delle persone con malattie neuromuscolari.

L’iniziativa, che prenderà il via il 17 febbraio, si articolerà in una parte teorica online, con la trattazione di temi che spazieranno dall’approccio alla disabilità basato sui diritti umani, alla comprensione delle patologie neuromuscolari, fino a vari approfondimenti su normative, assistenza personale e gestione della relazione con il contesto familiare e sociale. Le lezioni si svolgeranno in diverse fasce orarie, per permettere una maggiore flessibilità.
Per quanto riguarda invece la parte pratica in presenza, essa prevede tre incontri successivi a Milano (23-24 maggio), Roma (13-14 giugno) e Bari (19-20 settembre), durante i quali si potranno approfondire aspetti essenziali dell’assistenza, tra cui l’uso di ausili per la mobilità, la gestione degli aspetti respiratori e il supporto nelle attività quotidiane di cura e igiene, con un focus particolare dedicato agli aspetti emotivo-relazionali.

«Con Match Point – commenta Marco Rasconi, presidente nazionale della UILDM – intendiamo mettere a frutto anni di esperienza nell’àmbito delle malattie neuromuscolari e della disabilità in generale. La formazione per noi è una risorsa fondamentale per promuovere una società più giusta e aperta a tutte le diversità. Questo specifico percorso, dedicato a operatori e operatrici del mondo socio-assistenziale, da un lato ci permette di intercettare i loro bisogni professionali e di ampliare la loro conoscenza del mondo neuromuscolare. Dall’altro ci aiuta a offrire alle persone che convivono con queste patologie strumenti concreti e opportunità in più, per costruire percorsi di vita autonoma. In questi anni, grazie all’avanzamento della ricerca scientifica e tecnologica, è migliorata notevolmente la qualità della vita e, contemporaneamente, si è allungata l’aspettativa di vita di chi ha una malattia neuromuscolare. Questo ha fatto nascere nuove esigenze e prospettive per il futuro. Grazie a questo progetto, dunque, vogliamo offrire risposte concrete in questa direzione».

«Siamo felici di poter contribuire alla realizzazione di Match Point – aggiunge dal canto suo Ezio Magnano, presidente nazionale di Parent Project – progetto che entrerà ora nel vivo con l’avvio dei corsi di formazione rivolti ad Operatori Socio Sanitari e ad Ausiliari Socio-Assistenziali. Attraverso questo progetto vogliamo far conoscere la figura dell’assistente personale, che riveste un grande potenziale per l’autodeterminazione delle persone giovani e adulte con disabilità. Poter contare sull’assistente personale permetterà loro sempre più di organizzare in autonomia la propria vita quotidiana, e di realizzare concretamente dei progetti personali. Molte malattie neuromuscolari sono rare, meno note, e per questo è utilissimo formare ad hoc delle persone che possano diventare assistenti, offrire loro una finestra reale su questo mondo. Fondamentale è un approccio volto all’empowerment delle persone con disabilità: non più oggetti passivi di cura, ma soggetti attivi e cittadini del mondo, che con un supporto pratico adeguato possono realizzarsi e costruirsi una sfera di vita indipendente». (S.B.)

Tramite questo link ci si informa su come iscriversi al corso. Per ulteriori informazioni: uildmcomunicazione@uildm.it.

L'articolo Malattie neuromuscolari: l’importanza di formare assistenti personali proviene da Superando.

«E se andassi a vivere con Daniela, sareste felici o preoccupati?»

Superando -

Sei coppie di genitori rispondono alle domande dei figli con sindrome di Down, raccontando l’inizio e lo sviluppo della propria storia d’amore e alla fine vengono invitati a riflettere sul futuro della storia d’amore dei loro stessi figli, tutti soci dell’AIPD, tutti felicemente e da tempo fidanzati: è il video realizzato dalla stessa AIPD, in occasione della giornata di San Valentino Un’immagine del video realizzato dall’AIPD per San Valentino (©AIPD Nazionale)

«E se vi dicessi che andassi io a vivere con Daniela? Sareste felici o preoccupati?»: così sei persone con sindrome di Down hanno interrogato i propri genitori, dopo aver chiesto loro di raccontare la propria storia d’amore e quella domanda mette in crisi la mamma e il papà: «Felici e preoccupati», è la risposta più quotata. «Ma le preoccupazioni vanno superate: le persone con sindrome di Down, infatti, possono e vogliono amare: dobbiamo tutti sostenerli, avere fiducia nel loro sogno e aiutarli a realizzarlo»: è proprio questo il messaggio che l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) intende trasmettere, con un video (disponibile a questo link) realizzato in occasione della giornata di San Valentino del 14 febbraio.
Sei coppie di genitori rispondono dunque alle domande dei figli, raccontando l’inizio e lo sviluppo della propria storia d’amore e alla fine vengono invitati a riflettere sul futuro della storia d’amore dei loro stessi figli, tutti soci di Sezioni dell’AIPD, tutti felicemente e da tempo fidanzati.

«All’interno della rete della nostra Associazione – spiegano dall’AIPD – , ci sono centinaia di coppie, molte anche storiche e consolidate: relazioni di coppia serie e profonde, che però solo in pochissimi casi si realizzano in una vita insieme. Tutti quanti siamo chiamati a dare fiducia e sostenere il loro sogno d’amore e a realizzare il loro desiderio di una vita insieme. Le famiglie hanno un ruolo cruciale, ma devono essere a loro volta sostenute, perché le preoccupazioni non superino la felicità: quando questo accade, i sogni non possono diventare realtà».
In tal senso, l’AIPD da tempo propone e offre ai giovani e agli adulti con sindrome di Down percorsi di educazione all’affettività, alla sessualità e all’autonomia e accompagna in parallelo i genitori nel riconoscimento dei desideri dei loro figli, affinché possano aiutarli a realizzarli.

Da ultimo, ma non ultimo, il doveroso elenco dei protagonisti del video, ossia Francesca, 23 anni, e Michele, 34 anni, dell’AIPD di Brindisi; Chiara e Vittorio, fidanzati da anni, dell’AIPD di Sud Pontino (Formia); Carmen, 27 anni, dell’AIPD di Caserta; Chiara e Salvatore, giovane coppia dell’AIPD di Napoli. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.

L'articolo «E se andassi a vivere con Daniela, sareste felici o preoccupati?» proviene da Superando.

Europa, stop alla Direttiva sulla Parità di Trattamento

Superando -

La Commissione Europea ha pubblicato il proprio Programma di Lavoro per il 2025 all’interno del quale vi è tra l’altro la revoca della Proposta di Direttiva sulla Parità di Trattamento. «Un altro triste segnale dei tempi ostili che stiamo vivendo, ma intendiamo reagire”, fa sapere l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità  Una riunione del Consiglio dell’Unione Europea

La Commissione Europea ha reso pubblico il proprio Programma di Lavoro per il 2025 e all’interno di esso, precisamente a pagina 25 del quarto allegato al documento, la Commissione stessa ha annunciato la revoca della Proposta di Direttiva per l’attuazione del principio di parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale. Come mai? Il motivo addotto dalla Commissione è il seguente: «La Proposta è ferma e sono improbabili ulteriori progressi».

Secondo l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, si tratta di «un altro triste segnale dei tempi politici ostili in cui viviamo e conferma che le politiche di uguaglianza non sono più prioritarie per l’attuale Commissione. Hanno ritirato la Direttiva ma non hanno proposto alcuna alternativa o una proposta migliorata. Abbiamo già attivato le nostre reti per dare una risposta».

Nel 2007, va ricordato, lo stesso Forum Europeo sulla Disabilità raccolse ben un milione e 300.000 firme per chiedere alla Commissione di elaborare una legislazione antidiscriminazione. (C.C. e S.B.)

L'articolo Europa, stop alla Direttiva sulla Parità di Trattamento proviene da Superando.

Gli incontri di formazione sulla Legge Delega in materia di disabilità: disponibili i video

Superando -

Più di mille persone hanno preso parte al ciclo di incontri online voluti dalla Federazione FISH, per approfondire le specificità del Decreto Legislativo 62/24, attuativo della Legge 227/21 in materia di disabilità, e l’applicazione di esso in riferimento alla sperimentazione partita dall’inizio di quest’anno in nove Province a suo tempo individuate. Ne sono ora disponibili le varie registrazioni

Si è felicemente concluso il ciclo di incontri online voluti dalla FISH (Federazione italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), per approfondire le specificità del Decreto Legislativo 62/24 (Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato), attuativo della Legge 227/21 in materia di disabilità, e l’applicazione di esso in riferimento alla sperimentazione partita dall’inizio di quest’anno in nove Province a suo tempo individuate (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste).

Le registrazioni degli incontri svoltisi dal 17 gennaio al 10 febbraio, cui hanno preso parte complessivamente più di mille persone, sono ora quasi tutte disponibili a questo link. Ne ricordiamo l’elenco: Analisi normativa pre e post riforma (Alessia Maria Gatto); Progetto di vita e budget di progetto: enti del terzo settore e coordinamento degli interventi (Paolo Bandiera); Progetto di vita (Francesca Palmas); Valutazione di base (Angelo Cerracchio); Valutazione multidimensionale (Corinne Ceraolo); Sintesi della riforma (Giuliana Anatrella). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

L'articolo Gli incontri di formazione sulla Legge Delega in materia di disabilità: disponibili i video proviene da Superando.

Nuova versione ampliata per il catalogo “Piemonte for All”

Superando -

In collaborazione con la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), l’IsITT (Istituto Italiano per il Turismo per Tutti), ha presentato alla BIT 2025 di Milano la versione aggiornata e ampliata del catalogo “Piemonte for All”, realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT L’immagine di copertina del catalogo “Piemonte for All”

In collaborazione con la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), l’IsITT (Istituto Italiano per il Turismo per Tutti), ha presentato alla BIT 2025 di Milano (Borsa Internazionale del Turismo), la versione aggiornata del catalogo Piemonte for All, realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT.
Si tratta della versione aggiornata del catalogo che è stato ulteriormente ampliato, facendo salire a 21, da 12 che erano in precedenza, gli itinerari accessibili proposti. (S.B.)

 

A questo link si può scaricare la versione aggiornata del catalogo Piemonte for All (e anche quella in alta leggibilità). A quest’altro link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Fabrizio Vespa (fabrizio.vespa@cpdconsulta.it).

L'articolo Nuova versione ampliata per il catalogo “Piemonte for All” proviene da Superando.

Autismo: il valore di ogni persona

Superando -

Il 27 febbraio prossimo a Treviso ci sarà il convegno “Autismo: il valore di ogni persona”, organizzato dal Ministero per le Disabilità. Per partecipare ai lavori occorre effettuare la procedura di registrazione. Interverranno le principali organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti delle persone con disturbo dello spettro autistico

Autismo: il valore di ogni persona: è il titolo del convegno organizzato dal Ministero per le Disabilità per giovedì 27 febbraio, dalle ore 9, al Museo Santa Caterina a Treviso.
All’evento (cui è possibile registrarsi attraverso questo link) porteranno i saluti istituzionali Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato per la Salute; Manuela Lanzarin, assessora della Regione Veneto alla Sanità, ai Servizi Sociali e alla Programmazione Socio-Sanitaria; Mario Conte, sindaco di Treviso.

Seguiranno gli interventi di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie); Nazaro Pagano, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità); Giovanni Marino, presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo); Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo); Ruggero Mason, presidente di Gruppo Asperger. Introdurrà i lavori la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.

Parteciperanno inoltre Paolo Bandiera, che nell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità coordina il Grruppo di Lavoro sul Progetto di vita e che su tale tema si sorffermerà; Roberto Keller, responsabile del Centro Regionale Piemonte Disturbo Spettro Autistico in età adulta (Dipartimento Salute Mentale ASL Città di Torino), che tratterà il tema Abilitare in ambienti naturali: dal cammino alla vela; Leonardo Zoccante, direttore dell’Unità Operativa Complessa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori (Distretti 1-2, Azienda ULSS 9 Scaligera), che parlerà di Autismo ed arte connettiva; Massimo Molteni, direttore sanitario centrale dell’Associazione La Nostra Famiglia-IRCCS Medea (La neurodiversità); Paolo Moderato, docente emerito di Psicologia, presidente di IESCUM, Italian Chapter ABA International (Autismo: oltre gli interventi precoci); Pierangelo Spano, responsabile della Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto (Disturbi dello spettro autistico e disabilità intellettive scenari della programmazione integrata e ruolo della Regione dopo l’approvazione del d.lgs. n. 62/24); Michela Gatta, direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile nel Dipartimento Salute della Donna e del Bambino, presso l’Azienda Ospedale-Università di Padova (Oltre quello che è visibile. Esperienze in Neuropsichiatria Infantile ospedaliera).

Nel corso del convegno interverranno anche le Fondazioni Danelli e Oltre il Labirinto, Sport Life Montebelluna, la Cooperativa Mind the Kids e le Associazioni Viviautismo e Oltre. (C.C.)

L'articolo Autismo: il valore di ogni persona proviene da Superando.

Il buio e altri colori

Superando -

La vita quotidiana di una persona cieca, tra monopattini buttati sui marciapiedi, macchine che sfrecciano col rosso e cittadini zelanti che ti accompagnano nel posto sbagliato: è quella che viene raccontata dal protagonista del libro “Il buio e altri colori”, che verrà presentato ilo 17 febbraio presso l’UICI di Milano

La vita quotidiana di una persona cieca, tra monopattini buttati sui marciapiedi, macchine che sfrecciano col rosso e cittadini zelanti che ti accompagnano nel posto sbagliato: è quella che viene raccontata dal protagonista del libro Il buio e altri colori (Manni, 2024), un giornalista che ha perso la vista improvvisamente verso i cinquant’anni e che attraversa la città di Roma stordita dal Covid. «Arrabbiato con la vita, col suo lavoro e con la gente – è stato scritto -, il protagonista si sente perseguitato da tre strani odori, che avverte di continuo intorno a sé. Quei profumi saranno però un filo rosso che gli farà scoprire una verità nascosta e gli farà fare pace con se stesso e con il mondo».

L’autore del libro, che è anche il suo primo romanzo, è Alessandro Forlani, giornalista e scrittore, attualmente redattore e conduttore del programma di Rai Radio 1 Radio anch’io, che sarà presente alla presentazione del volume, nel pomeriggio del 17 febbraio, presso la sede dell’UICI di Milano, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Sala Trani, Via Mozart, 16, ore 18, ingresso libero).
Per l’occasione, dopo i saluti di Francesco Cusati, vicepresidente dell’UICI di Milano, a moderare l’incontro sarà Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano e a dialogare con l’autore vi sarà anche il giornalista del «Post» Luca Misculin.
È prevista infine la lettura di alcuni brani del libro da parte di Gloria Beltrami di Will Media. (S.B.)

Per la migliore organizzazione possibile è gradita la segnalazione della partecipazione, inviando un messaggio a segreteria.sezionale@uicimilano.org.

L'articolo Il buio e altri colori proviene da Superando.

“Sensuability, ti ha detto niente la mamma?”: la mostra che infrange i pregiudizi su sessualità e disabilità

Superando -

Aprirà il 14 febbraio a Roma e sarà visitabile fino al 14 marzo, la settima mostra “Sensuability, ti ha detto niente la mamma?”, l’ormai tradizionale esposizione di fumetti e illustrazioni, nella quale verrà esplorato il rapporto tra sessualità, disabilità e letteratura, ponendo l’accento su come la narrazione, il fumetto e l’arte possano contribuire a cambiare il modo in cui vengono percepiti il desiderio, l’erotismo e la corporeità delle persone con disabilità

«Sensuability continua il suo percorso di crescita, portando avanti con determinazione la sua missione di decostruzione degli stereotipi sulla sessualità e la disabilità, con l’obiettivo di mostrare un immaginario nuovo, dove i corpi siano raccontati nella loro autenticità e complessità, liberi dai vincoli di una rappresentazione standardizzata»: lo dichiara Armanda Salvucci, presidente dell’Associazione NessunoTocchiMario e ideatrice del progetto Sensuability, nato ormai da un po’ di anni, per diffondere una visione nuova e priva di pregiudizi della sessualità e della disabilità attraverso le illustrazioni e i fumetti.
Siamo infatti alla vigilia dell’apertura a Roma di Sensuability, ti ha detto niente la mamma?, l’ormai tradizionale mostra di fumetti e illustrazioni, in programma appunto dal 14 febbraio al 14 marzo presso la Biblioteca Laurentina della Capitale (Piazzale Elsa Morante snc), ove verrà esplorato il rapporto tra sessualità, disabilità e letteratura, ponendo l’accento su come la narrazione, il fumetto e l’arte possano contribuire a cambiare il modo in cui vengono percepiti il desiderio, l’erotismo e la corporeità delle persone con disabilità.

All’evento inaugurale del 14 febbraio (ore 19-21) parteciperanno artisti di rilievo nel panorama del fumetto italiano, quali Fumettibrutti, autrice che con le sue opere ha ridefinito i confini della rappresentazione dell’identità di genere; Francesco Cattani, già vincitore del miglior fumetto al Comicon 2018 e da sempre alfiere di un fumetto autoriale e indipendente, dallo stile minimale ma di grande impatto emozionale; alino, curatore ed esperto del settore; Fabio Magnasciutti, illustratore e vignettista di fama, che impreziosirà la serata con una performance musicale.
In mostra vi saranno oltre 130 tavole, di cui più di 80 provenienti dal lavoro di esordienti che hanno partecipato alla settima edizione del concorso Sensuability & Comics, da noi presentata a suo tempo, promossa in collaborazione con Comicon, il Festival Internazionale di Fumetti e supportata anche da Officina B5, scuola d’illustrazione romana, e da ARF! Festival del Fumetto di Roma. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Daniela Russo (russo.da@gmail.com).

L'articolo “Sensuability, ti ha detto niente la mamma?”: la mostra che infrange i pregiudizi su sessualità e disabilità proviene da Superando.

L’Unione Europea non può colmare il vuoto lasciato da altri

Superando -

«L’Unione Europea finanzi urgentemente le organizzazioni per le persone con disabilità colpite dai tagli agli aiuti provenienti dagli Stati Uniti», avevano chiesto il Forum Europeo sulla Disabilità e l’Associazione Europea dei Fornitori di Servizi per le Persone con Disabilità, «l’Unione Europea non può colmare il vuoto lasciato da altri», è la risposta Manifestanti negli Stati Uniti contro lo smantellamento dell’USAID, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale. “Save USAID Save Lives”, recita uno dei cartelli (“Salvare l’USAID, salvare vite”)

Proprio nei giorni scorsi avevamo rilanciato su queste pagine il seguente accorato appello rivolto alla Commissione Europea dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità e dall’EASPD (Associazione Europea dei Fornitori di Servizi per le Persone con Disabilità), cui hanno aderito anche altre quattro organizzazioni: «L’Unione Europea deve finanziare urgentemente le organizzazioni per le persone con disabilità colpite dai tagli agli aiuti da parte degli Stati Uniti», e in particolare quelle dell’Europa orientale e del Caucaso meridionale, le aree maggiormente colpite da queste politiche.
Ieri la testata «Euronews», con una nota a firma di Marta Iraola Iribarren, ha pubblicato le dichiarazioni di un portavoce della Commissione, secondo il quale «l’Unione Europea non può colmare il vuoto lasciato da altri», evidenziando come le difficoltà riguardino molti progetti per persone con disabilità in Ucraina e in altre Regioni d’Europa.
L’11 febbraio, infatti, la Commissione Europea ha ammesso che «l’Unione Europea non può colmare il buco nel finanziamento agli aiuti umanitari internazionali lasciato dallo smantellamento dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), incluso quello relativo all’Ucraina», ha riferito Iribarren.

La decisione degli Stati Uniti di bloccare i finanziamenti agli aiuti esteri ha portato le organizzazioni non governative (ONG) che sostengono le persone con disabilità nei Balcani e nell’Europa orientale a interrompere le loro attività. E tali organizzazioni sono quelle che hanno lanciato l’appello all’Unione Europea. Tuttavia, il portavoce ha avvertito che «la portata e la complessità degli attuali bisogni globali richiede una risposta congiunta» e che «tutti i membri della comunità internazionale devono assumersi le proprie responsabilità», dal momento che l’Unione Europea non è in grado di colmare questa lacuna da sola.

Dal giorno del suo insediamento, avvenuto il 20 gennaio, il nuovo presidente degli Stati Uniti Trump ha temporaneamente congelato tutta l’assistenza all’estero e licenziato centinaia di dipendenti dell’USAID. Fondata nel 1961 dal presidente Kennedy, in questi anni l’USAID ha contribuito in modo decisivo al miglioramento delle condizioni di vita e alla salute di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, e a promuovere i diritti umani e la democrazia in particolare nei Paesi più poveri. A tal proposito segnaliamo il seguente approfondimento pubblicato dalla testata «Il Post»: Le conseguenze dello smantellamento di USAID in giro per il mondo.

Intervenendo sulla questione, Gunta Anča, vicepresidente dell’EDF, aveva dichiarato: «Questa caotica situazione mette a repentaglio la vita delle persone con disabilità nell’Europa orientale e nel Caucaso meridionale». Mentre Thomas Bignal, segretario generale dell’EASPD, aveva rilevato come le conseguenze di questi tagli vadano «ben oltre il semplice “finanziamento dei progetti”. Essi hanno un forte impatto sulla capacità operativa di queste organizzazioni della società civile di fornire un sostegno essenziale anche a medio e lungo termine. Si rompe il sistema di sostegno stesso». (Simona Lancioni)

Nel sito dell’EDF (a questo link) sono riportati i dettagli dei programmi interessati dalla sospensione dei finanziamenti statunitensi. Per ulteriori informazioni: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

L'articolo L’Unione Europea non può colmare il vuoto lasciato da altri proviene da Superando.

Pagine

Abbonamento a Centri Territoriali di Supporto B.E.S. - Calabria aggregatore