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«Sin troppo spesso - scrive Claudio Arrigoni - càpita di leggere: “costretto in carrozzina”. O ancora: “confinato sulla sedia a rotelle”. Parole sbagliate per un pensiero sbagliato. La carrozzina non limita. Mai. Aiuta. Senza carrozzina si sarebbe limitati, confinati, costretti all’immobilità. Si tratta di un tema centrale, anche di comunicazione, perché la vita di chi ha disabilità è migliorata grazie agli ausili che sono nati nel tempo, proprio a cominciare dalla carrozzina»
In Abruzzo, dove ci si batte per sacrosanti diritti
Mentre le proteste di numerose persone con disabilità hanno contribuito a sbloccare positivamente la situazione di venticinque giovani con disabilità che attendevano da ben due anni il rimborso dalla Regione Abruzzo, per il lavoro svolto come tirocinanti presso Cooperative e Associazioni locali, a Lanciano, in provincia di Chieti, si denunciano gli ostacoli posti sia alla mobilità che all’assistenza personalizzata delle persone con disabilità anche gravi
Lavorare in azienda con un deficit della vista
Sarà dedicato ai lavoratori con deficit della vista il seminario che si terrà il 20 gennaio a Bologna, terzo appuntamento del ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica), dedicato al tema “Persone con disabilità in azienda: fattori organizzativi e tecnologici per un rapporto positivo e duraturo”
Barriere percettive e progettazione inclusiva
È questo il titolo di un libro pubblicato in questi giorni da Lucia Baracco, presidente dell’Associazione Lettura Agevolata, il cui tema di fondo è quello della “leggibilità ambientale”, ossia dell’efficacia per tutti della comunicazione visiva che in modo esplicito (un segnale, un cartello, il numero dell’autobus) o implicito (un gradino, una maniglia, un pulsante da premere), consente di muoversi negli ambienti, soprattutto quelli pubblici o meno familiari, evitando i pericoli e indicando dove si debba andare o cosa si debba fare
Decreto ingiuntivo 336 del Tribunale di Roma del 18 gennaio 2016 - Pagamento posizione economica ATA
Decreto ingiuntivo 336 del Tribunale di Roma del 18 gennaio 2016 - Pagamento posizione economica ATA
Quelli che danno un senso concreto alla parola solidarietà
Si intitola “Il saper fare” il libro che verrà presentato il 20 gennaio a Roma e che documenta un vero e proprio viaggio nell’Italia della solidarietà realizzato dall’Auser Nazionale alla scoperta delle migliori buone pratiche dell’Associazione e di un’Italia che non si arrende, che non si chiude in se stessa. Una raccolta di oltre quaranta esperienze, progetti, attività e servizi messi in campo dalla stessa Auser e dai suoi volontari, che tocca tutte le Regioni del nostro Paese
”Cinema senza Barriere®”: le proposte di gennaio
“Jimmy’s Hall” il 19 gennaio a Milano, nel quale il regista Ken Loach torna a raccontare la sua terra con la storia di Jimmy Gralton, attivista irlandese realmente esistito, e nello stesso giorno a Roma “La teoria del tutto”, storia della vita del celebre astrofisico Stephen Hawking: ripartirà così, in questo 2016, la decima edizione della rassegna “Cinema senza Barriere®”, servizio culturale rivolto alle persone con disabilità della vista e dell’udito
Unioni civili e disabilità: discriminazione vs discriminazione?
«Il dibattito in corso sulle unioni civili - scrive Carlo Giacobini - sta completamente rimuovendo l’ipotesi che uno dei partner sia una persona con disabilità, con ciò che ne deriva in termini di potenziale accesso a benefìci, sostegni, supporti». E aggiunge: «La stessa discriminazione che fino ad oggi colpisce gli omosessuali la subiscono da decenni, con altre declinazioni, anche le persone con disabilità. Ma per queste ultime non sembra profilarsi soluzione alcuna. Anzi, il tema non sembra essere nelle agende politiche né all’orizzonte»
Violenza sulle donne: come non rappresentarla
Immagini sbagliate, donne generalmente belle come testimonial, sconfinamenti nel morboso e nel sensazionalistico: sono purtroppo numerosi i pericoli e gli errori che si possono commettere - anche da parte delle stesse associazioni di donne e sia pure in buona fede - quando si parla di violenza sulle donne, con o senza disabilità
Ottimo risultato del Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”
Di fronte infatti alla prospettiva di perdere il ricorso presentato da due famiglie, con il supporto del Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi” della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Diabilità), la Provincia di Pavia ha assegnato tutte le ore di assistenza necessarie a due alunni con disabilità. «Ora - dichiarano dalla LEDHA - ci aspettiamo che tutte le Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano non si limitino a sanare la situazione di chi ha avviato un ricorso, ma lo facciano per tutti gli alunni e studenti con disabilità»
Per dare la vista ai ciechi attraverso il suono
È questo il senso dell’innovativo progetto denominato “SoundSight Training”, realtà virtuale acustica ideata da un team di esperti di cui fa parte anche la studentessa di Ingegneria Gestionale Irene Lanzi, con il coinvolgimento anche dell’UICI di Reggio Emilia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Quest’ultima, allo scopo di finanziare lo sviluppo del prototipo, rendendolo libero e accessibile a tutti, ha organizzato per il 17 gennaio una cena al buio, che sosterrà ulteriormente la raccolta fondi già in atto nel web
Favorito il lavoro dei disabili? No, anzi lo si impedisce!
È infatti proprio questo il caso del recente Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali (medici), i veterinari e le altre professionalità (biologi, psicologi e chimici), che del tutto immotivatamente preclude da tali attività chi fruisca del trattamento per invalidità permanente. Una norma, secondo Lelio Bizzarri, «che ricicla lo stigma sociale trito e ritrito del disabile improduttivo e incapace di svolgere un’attività lavorativa, cui al massimo è riconosciuto il diritto allo studio fine a se stesso»
La violenza interroga i modi di stare in relazione
«La violenza - scrive Simona Lancioni, soffermandosi approfonditamente su una recente pubblicazione monografica dedicata alla violenza sulle donne con disabilità -, chiunque ne sia il bersaglio e quando non si configura come un atto di difesa, sottende sempre l’idea di possesso, la persuasione che degli altri e - più spesso - delle altre si possa disporre discrezionalmente. La violenza interroga i modi di stare in relazione. Occuparsi di violenza, vuol dire occuparsi di questo»
Campania: si cambia rotta, ma la strada è ancora lunga
Bene i tempi di approvazione, bene alcuni aspetti innovativi, meno bene che il Documento Economico Finanziario Regionale abbia inserito l’anagrafe della disabilità nell’area sanitaria e soprattutto si dovrà capire quante risorse la Regione Campania vorrà effettivamente investire nelle politiche sociali e in quelle per la disabilità: così si esprime la FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo l’approvazione del Piano Sociale Regionale, ritenuto come «un cambiamento di rotta rispetto agli anni passati»
L’importanza dello sport e la realtà degli ipovedenti
La finale di Supercoppa del calcio a 5 per ipovedenti, che il 16 gennaio vedrà di fronte a Giugliano (Napoli) la NOIVED Napoli e l’Invicta Pesaro 2001, sarà un evento dall’importante valenza sportiva, ma anche, e forse soprattutto, un’occasione utile per fornire una corretta e ampia informazione sull’ipovisione a un’opinione pubblica sin troppo spesso condizionata da notizie distorte e superficiali sulla vera realtà della disabilità
Quei reality tritacarne
«Da donna con disabilità fisica che lavora, cura il suo aspetto, ma senza sembrare un clown, ha relazioni amicali e affettive senza alcun tipo di clamore e sensazionalismo, sogno il momento in cui la TV porterà sullo schermo questo tipo di vita che comprende anche il non essere autosufficienti, l’avere bisogno di altre persone per condurre una vita attiva, ma facendolo con orgoglio e in modo assolutamente normale»: lo scrive Valentina Boscolo, riflettendo su quei reality provenienti dall’America, che trasformano le persone con disabilità in “fenomeni da baraccone”
Così si affossano i servizi sociosanitari nelle Marche
«Riceviamo preoccupanti segnalazioni riguardo alla situazione dei servizi sociosanitari per persone con disabilità e in particolare sul fronte dei Centri Diurni: da una parte aumentano le rette a carico degli utenti, dall’altra spesso si riducono gli operatori. Il rischio concreto è il progressivo depauperamento del nostro sistema di servizi»: lo denunciano la Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” e il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), sottolineando le colpe sia dei Comuni che della Regione
Le persone con disabilità che fanno turismo sono turisti!
È questo il motto di Village for all (V4A®), la nota rete che conferisce il marchio internazionale di qualità dell’ospitalità accessibile, che dopo un 2015 decisamente importante, per se stessa e in generale per il turismo accessibile in Italia, con il monitoraggio di ben mille strutture in quasi tutte le Regioni del nostro Paese e coprendo ogni tipo di offerta turistica, si prepara a un impegnativo 2016, a incominciare dalla partecipazione all’ETIS di Bruxelles, dove si farà anche il punto sul turismo accessibile in Europa
Ho superato l’handicap con il coraggio dell’utopia!
Questo racconterà Simone Soria, nel corso di due convegni il 15 gennaio a Pisa e il 20 gennaio a Soliera (Modena). Protagonista infatti dei due incontri, l’ingegnere emiliano con grave disabilità, fondatore della Cooperativa AIDA (Ausili Informatici per Disabili ed Anziani) e inventore di innovative tecnologie, illustrerà il proprio metodo di approccio alla disabilità e di valutazione delle capacità residue delle persone, per individuare e adattare gli ausili informatici più idonei a ciascuno
L’amore ha il sapore di una danza sincronizzata
«L’amore non è e non deve essere una pretesa o una richiesta d’aiuto, ma appunto un invito, un’offerta, una sfida che ha il sapore di una danza sincronizzata»: lo scrive Silvia Lisena, in questa sua riflessione che prende le mosse dal fenomeno del “devotismo”, molto popolare in America, ma ancora poco noto nel nostro Paese, attrazione sessuale e morbosa per l’handicap di una persona