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Perplessità per quel “doppio binario” sulla Vita Indipendente

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Secondo Simona Lancioni, due recenti Delibere prodotte dalla Giunta Regionale Toscana, per garantire da una parte la continuità dei progetti di Vita Indipendente in essere, e per far partire dall’altra quattordici progetti sperimentali, sempre in tema di Vita Indipendente, portano di fatto a una sorta di « percorso a “doppio binario”, dove vengono designati con la stessa denominazione di “Vita Indipendente”, progetti e situazioni molto differenti»

Car sharing accessibile a Palermo

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Moderno strumento di mobilità sostenibile, attivo a Palermo già da alcuni anni, il car sharing (letteralmente “auto condivisa”) è un servizio che permette di utilizzare un’autovettura su prenotazione, prelevandola e riportandola in un determinato parcheggio e pagando in ragione dell’utilizzo fatto. Dal 15 gennaio, nel capoluogo siciliano, il car sharing diventerà anche un servizio accessibile alle persone con disabilità motoria

Chiedono i danni per quel mancato accesso alla scala mobile

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Aveva fatto parlare molto, nel 2015, la vicenda riguardante il divieto di accesso per le persone con disabilità visiva, accompagnate dal proprio cane guida, alla scala mobile che porta al centro storico di Belluno. Ora undici di quelle persone hanno chiamato in causa di fronte al Giudice Civile il Comune di Belluno e la Società Bellunum, che gestisce l’impianto, chiedendo la condanna per «condotta discriminatoria» e 2.500 euro di danni per ciascuno dei ricorrenti

I diritti umani non si negano, nemmeno in nome della protezione

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«Reindirizzare le risorse dall’istituzionalizzazione a servizi radicati nella comunità»: questo aveva raccomandato all’Italia il Comitato delle Nazioni Unite che monitora l’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, negli Stati che l’hanno ratificata. Non è però quello che accade con il Polo della Disabilità progettato dal Comune toscano di Empoli, che risulta «del tutto inaccettabile - secondo Donata Vivanti, presidente della FISH Toscana - in una prospettiva della disabilità basata sul diritto e sulle pari opportunità»

La persona cieca che guarda il mondo attraverso le proprie abilità

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«Il vero tiflologo - scrive Marco Condidorio - non lotta per ridare la vista al cieco, ma combatte affinché ogni persona cieca sia messa nelle condizioni di poter guardare il mondo attraverso le proprie abilità». E in tal senso assume un valore quasi “storico”, dal punto di vista del valore educativo, didattico e culturale, l’investimento attuato dall’Università del Molise, con il Master che forma “esperti in scienze tiflologiche”, figura innovativa e profondamente ristrutturata rispetto al passato. La nuova edizione dell’iniziativa prenderà il via tra breve

Nuovi corsi di specializzazione per il sostegno

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Appare quanto meno opportuno - alla luce del fatto che per il corrente anno scolastico sono stati nominati numerosi supplenti per il sostegno privi del titolo di specializzazione - il Decreto recentemente prodotto dal Ministro dell’Istruzione, tramite il quale sono state autorizzate le Università a programmare nuovi corsi di specializzazione per le attività di sostegno

Altrizoom: piccoli sguardi in fotografia

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Un percorso di laboratori e incontri di stampo ludico, dedicati alla fotografia, aperto a bambini e ragazzi con e senza disabilità motorie: sarà sostanzialmente questo “Altrizoom: piccoli sguardi in fotografia”, iniziativa promossa a Torino dall’Associazione Parent Project, in collaborazione con la Fondazione CRT del capoluogo piemontese, che prenderà il via il 14 gennaio, articolandosi su varie attività sino al mese di maggio

“La storia siamo noi”, ma “noi” è tutta la comunità cittadina

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«Un noto cantautore cantava “la storia siamo noi”. È vero, ma “noi” è tutta la comunità cittadina, perché solo assieme a tutti (quartiere, istituzioni, banche, cooperative, scuole) siamo riusciti a dare risposte concrete alle persone che vivono in casa famiglia»: lo ha dichiarato Luigi Vittorio Berliri, presidente della Cooperativa Sociale romana Spes contra spem - impegnata nel gestire case famiglia per persone con disabilità e minori in difficoltà nel III Municipio della Capitale - in occasione dell’evento organizzato per il venticinquesimo anniversario di tale organizzazione

I permessi lavorativi e le esigenze di chi presta assistenza

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Secondo una recente Sentenza della Corte di Cassazione, i permessi retribuiti riconosciuti al lavoratore dalla Legge 104/92, per prestare assistenza a un congiunto con handicap in stato di gravità, possono essere utilizzati anche per consentire al lavoratore di provvedere alle proprie esigenze personali, purché l’assistenza al proprio congiunto sia comunque garantita in modo adeguato e benché tali permessi non possano considerarsi alla stregua di veri e propri periodi di ferie

Sette dimensioni dell’azione didattica, per migliorare l’inclusione

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La risorsa dei compagni di classe, l’adattamento, le strategie logico-visive, i processi cognitivi e gli stili di apprendimento, il metodo di studio, le variabili psicologiche e i metodi di valutazione e verifica: sette dimensioni dell’azione didattica, elencate dall’Osservatorio del Centro Studi Erickson, sulle quali agire, per incrementare i livelli di inclusione in classe dei ragazzi con disabilità, migliorando le condizioni di apprendimento di tutti gli alunni

Casa e scuola: Enel Cuore accoglie progetti e nuove idee

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Ogni Associazione del Terzo Settore, in partenariato con altri Enti, potrà rispondere fino al 15 febbraio, con un proprio progetto, alle due “call for ideas” (“chiamate per idee”), lanciate in questi giorni da Enel Cuore ONLUS, guardando da una parte all’autonomia abitativa dei giovani adulti con disabilità intellettiva e relazionale - iniziativa promossa anche in collaborazione con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) -, dall’altra all’inclusione nelle scuole secondarie di primo grado dei ragazzi con bisogni educativi speciali (BES)

La formazione sulla disabilità visiva e la “Carta del Prof”

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Costituscono certamente un’occasione da non perdere, legandosi alla cosiddetta “Carta del Prof” prevista dalla Legge sulla “Buona Scuola”, i corsi promossi dall’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), ente riconosciuto dal Ministero come riferimento per la formazione dei docenti (curricolari o di sostegno), sulle tematiche tiflodidattiche e tiflopedagogiche, ai fini di un insegnamento di qualità per gli alunni e studenti con disabilità visiva. Vediamo di cosa si tratta

Abilità sociali nei bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico

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Sarà certamente un’importante occasione di formazione, per famiglie, insegnanti e operatori, la due giorni promossa per il 14 e 15 gennaio a Sassari dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) della città sarda e dalla Cooperativa Sociale-Studio Polispecialistico Forma la Mente. A condurre i lavori una specialista di alto livello come Cesarina Xaiz, psicomotricista e terapista della famiglia dal pluridecennale impegno con bambini autistici o colpiti da disturbi della comunicazione

I consigli di chi ha vissuto l’inclusione negli Anni Cinquanta

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«Non posso applaudire - scrive Salvatore Nocera - Sentenze come quella che ha recentemente garantito a una ragazza con disabilità l’insegnante di sostegno per l’intero orario curricolare. Provvedimenti come questi, infatti, vanno in direzione opposta rispetto a come è stata voluta e realizzata l’inclusione scolastica in Italia. Da persona minorata della vista, che ha vissuto l’inclusione nel “profondo Sud” degli Anni Cinquanta, consiglio dunque non di brindare per Sentenze come questa, ma di battersi per una seria ripresa della formazione dei docenti curricolari sulle didattiche inclusive»

Arriva anche al NEMO SUD di Messina una “nurse coach”

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“Figura-ponte” con i pazienti e le loro famiglie, che in una fusione di competenze infermieristiche, di organizzazione e formazione, aiuta le persone malate e i caregiver che le assistono a individuare le risorse e le soluzioni migliori per il proprio quotidiano, il “nurse coach” - figura già attiva da alcuni anni presso il Centro NEMO di Milano, la nota struttura multidisciplinare per la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari - arriva ora anche al Centro NEMO SUD di Messina, tramite un progetto finanziato dal Fondo Amici di Edy, gestito dall’Associazione Parent Project

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