Superando

L’epoca dei sepolcri imbiancati: riflessioni semiserie di un’addetta ai lavori

«Ma come? - si chiede e chiede Marcella Nalli - Prima, in riferimento alla scuola, si abusava del termine “formazione”, ora si parla quasi sempre di “educazione”… Ma l’educazione non era una delega affidata alla famiglia? Che sia perché da oggi alla famiglia si chiede di tutto?»: è il primo di tre dubbi condivisi con i Lettori, il secondo dei quali riguarda l’attuale ruolo dell’insegnante di sostegno e il terzo la didattica a distanza per gli alunni con disabilità grave. «Nonostante questi dubbi - conclude Nalli - vado avanti a sperare che la crisi attuale produrrà almeno qualcosa di buono»

Trento presenta il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche

Analisi dello stato di fatto, progettazione degli interventi e stima dei costi, programmazione degli interventi con relativo cronoprogramma: sono le tre fasi sulle quali si articolerà il primo PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Archiettoniche) della città di Trento, che verrà presentato nel pomeriggio di domani, 21 maggio, nel corso di una videoconferenza

Non può navigare chi non assicura accessibilità e sicurezza

Con un’importante Sentenza prodotta nell’aprile scorso, il Consiglio di Stato ha respinto tutte le motivazioni del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, promosso dal Gruppo Marittimo Caronte & Tourist, con il quale quest’ultimo aveva contestato i rilievi della Capitaneria di Porto di Trapani, che aveva giudicato inadeguato il traghetto “Caronte” al trasporto di persone a mobilità ridotta verso le Isole Egadi. «La non idoneità al trasporto delle persone a mobilità ridotta - si legge tra l’altro nella Sentenza - è in evidente contrasto con la normativa in materia»

PEI “semplificato” e PEI “differenziato”: una consultazione online

Dopo avere manifestato la propria «contrarietà alla modifica di quell’Ordinanza Ministeriale la quale prevede, tra le altre indicazioni, che in qualunque momento del percorso della scuola secondaria di grado, su Delibera del Consiglio di Classe o su richiesta della famiglia, uno studente con disabilità possa passare dal “PEI differenziato” (Piano Educativo Individualizzato), che lo porterà ad ottenere un attestato, a uno “semplificato”, per poter conseguire un diploma», il Coordinamento CoorDown ha lanciato sul medesimo tema una consultazione online

Quale “voto” alla scuola a distanza per gli alunni con disabilità?

«Sono numerose le domande - scrive Donatella Morra -, ma non richiedono risposte difficili e possono essere spunto per uno o più questionari che il Ministero dell’Istruzione potrebbe e dovrebbe proporre in questa fase finale dell’anno scolastico non solo alle Istituzioni Scolastiche, ma anche alle famiglie e agli alunni/studenti, per “dare i voti” alla didattica a distanza, rispetto alla situazione degli alunni e studenti con disabilità»

I limiti del virtuale e altro: ma che sia “colpa” delle persone con disabilità?

«L’esperienza di questi mesi - scrive Giorgio Genta - ha messo a nudo le potenzialità e i limiti dell’assistenza “da remoto”. Probabilmente sussistevano e sussistono validi motivi che hanno consigliato questa scelta, di per sé valida, ma inficiata da troppi errori e omissioni, sia nell’àmbito della scuola che in quello sanitario e assistenziale. Le persone con disabilità grave e i loro caregiver, poi, sono stati dimenticati e a questo punto è singolare che almeno fino ad ora qualche “negazionista della ragione” non abbia addirittura addossato loro la “colpa” della pandemia»…

Le persone con Malattia Rara: un’emergenza nell’emergenza

Promosso da UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), si terrà il 30 maggio il seminario in rete gratuito (webinar) intitolato “Covid-19 e Malati Rari: un’emergenza nell’emergenza”, su un tema che preme particolarmente alla Federazione organizzatrice, «considerate non solo le difficoltà sottolineate agli organi istituzionali preposti, attraverso numerose azioni messe in atto in condivisione con Associazioni e Federazioni, ma anche per l’opportunità che lo sviluppo di buone prassi può offrire ben oltre l’attuale “fase 2” dell’emergenza»

Segregata. Una madre contro il coronavirus

Quaranta giorni nella propria camera da letto, con l’idea terrorizzante di costituire un pericolo letale per il figlio affetto da distrofia e per gli anziani genitori: «Ho avuto il coronavirus - scrive Fabiola Maria Bertinotti - e quando ho capito che stavo guarendo, ho fatto una promessa: scrivere un libro che esprimesse tutta la mia Gratitudine per la Salute ritrovata e che, alla faccia del male, celebrasse il Bene e la Vita»: quel libro si chiama oggi “Segregata. Una madre contro il coronavirus”, e sosterrà le iniziative dell’organizzazione Intensivamente Insieme e dell’Associazione UILDM

Disabilità e “lavoro agile”: un accomodamento ragionevole?

«I lavoratori con disabilità - scrivono dalla Fondazione ASPHI - possono cogliere pienamente le possibilità offerte da questa situazione di cambiamento e utilizzare pari opportunità rispetto a tutti gli altri lavoratori. Per questo, però, è necessario che si verifichino alcune condizioni indispensabili»: è partendo da questo assunto, ovvero per approfondire il tema dello “smart working” (“lavoro agile”) come un possibile “accomodamento ragionevole”, che la stessa ASPHI parteciperà a due eventi a distanza nell’àmbito della manifestazione “Milano Digital Week”, in programma il 26 e 27 maggio

Ho messo la “maschera della serenità” per mio figlio

«Ho cercato di fare del mio meglio con quello che avevo - scrive Martina Maestrelli, presidente di un Team Special Olympics della Provincia di Brescia e madre di un giovane con disabilità -, ricacciando le lacrime per la preoccupazione, con le notizie drammatiche che non mi facevano dormire, amici e conoscenti che ci lasciavano per sempre. Ho messo la “maschera della serenità” per mio figlio, cercando di sorridere sempre, di essere positiva, di coinvolgerlo… ma quanta fatica! Il dolore provato in questi mesi mi ha reso diversa, nulla sarà più come prima, tutto cambierà, spero in meglio!»

Storie straordinarie di abbracci, sempre a sostegno dei Centri NEMO

«Torneremo ad abbracciarci, a stare nelle piazze e ad abitare le nostre città. Ma ora, protetti dietro le mascherine e tenendoci a distanza, con coraggio continuiamo ad aiutarci»: lo dicono i promotori del nuovo evento in diretta Facebook in programma per domani, 20 maggio, nell’àmbito della campagna “#distantimavicini”, voluta da alcune Associazioni per sostenere i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre). E saranno appunto storie straordinarie di abbracci ad animare l’ appuntamento, che potrà ancora una volta contare su vari illustri ospiti

“Quasi Amici”, anzi “solo Amici” delle persone non vedenti

«Chi sosterrà questo nostro progetto farà parte del gruppo di “Quasi Amici”, anzi, senza quasi, solo Amici!»: così l’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) presenta la bella iniziativa denominata appunto “Quasi Amici”, con esplicito riferimento al noto film, tramite la quale si punta a superare le attuali gravi difficoltà nelle relazioni interpersonali dei propri soci, supportando, ma soprattutto coinvolgendo, chi non vede, «dotandosi della giusta tecnologia - come viene spiegato - per favorire l’interazione a distanza con chi vive un’abilità visiva differente»

Perché la didattica a distanza è un limite per i bambini con disabilità

«Per come viene proposta ora - scrive Claudia Nicchiniello, riferendosi in particolare agli alunni con disabilità intellettive e comportamentali - la didattica a distanza manca della digitalizzazione dei contenuti didattici. Per questo, in vista del nuovo anno scolastico, è opportuno che per tutti i bambini con disabilità la previsione della didattica avvenga solo con la presenza a scuola, oppure con la presenza a domicilio del bambino di un assistente e/o dell’insegnante di sostegno, che lo sostenga in attività tradizionali di apprendimento e lo faciliti al dialogo a distanza con i compagni»

Le tante domande di Emanuela, donna con disabilità

Perché in questi giorni riaprano tantissime attività, ma non i vari Centri Riabilitativi, i Centri Socio-Occupazionali e i Centri di Fisioterapia? Perché le famiglie sono state lasciate sole a prendersi cura dei loro cari, con il vuoto assoluto intorno a loro, senza alcun riconoscimento economico, né tanto meno legislativo? Sono alcune delle domande che si pone e che pone alle Istituzioni e all’opinione pubblica Emanuela, donna con disabilità, in un breve video che ha voluto mettere a disposizione di tutti

Protocollo tra Governo e CEI: eliminare subito quell’articolo discriminante!

«Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente»: è questo il passaggio del Protocollo sottoscritto tra Governo Italiano e CEI (Conferenza Episcopale Italiana), duramente contestato da più parti, in quanto ritenuto discriminante. Si muove in tal senso anche una severa e significativa presa di posizione della Federazione FISH, che si è rivolta direttamente al Presidente del Consiglio e al Presidente della CEI, chiedendo l’abrogazione di quell’articolo

Toscana: prorogata la scadenza per il contributo a famiglie con minori disabili

Tramite un Decreto prodotto nei giorni scorsi, in considerazione delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19, la Regione Toscana ha prorogato al 31 agosto il termine di presentazione delle richieste di contributo a favore delle famiglie con figli minori disabili. Si tratta di un contributo annuale di 700 euro, rivolto appunto alle le famiglie con figli disabili minori di 18 anni e istituito da una Legge Regionale del 2018, con l’obiettivo di sostenere le persone che vivono particolari situazioni di disagio

Riapre il Parco Archeologico di Paestum e Velia, anche ai giovani con autismo

Sicurezza priorità assoluta, ma senza pregiudicare il piacere della visita: in base a questi princìpi ha riaperto il Parco Archeologico di Paestum e Velia (Salerno), dopo una rimodulazione generale della fruizione per la sicurezza del pubblico e del personale. E tra i primi a usufruirne sono stati un gruppo di ragazzi con autismo, con le loro famiglie, nell’àmbito del progetto “Un tuffo nel blu”, percorso di fruizione dedicato appunto a bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo, realizzato già da qualche anno in collaborazione con l’Associazione Cilento4all (Cooperativa Il Tulipano)

La fatica di questi mesi sciolta in un caldo sorriso

«Alla riapertura dei nostri servizi - scrivono dall’Associazione L’abilità di Milano - l’emozione dei bambini è stata tangibile, come anche quella degli educatori e dei genitori che hanno sciolto la fatica di questi mesi in un caldo sorriso. Misurare la febbre, indossare i dispositivi di protezione individuale e mettere grande attenzione per la sicurezza di tutti: sono le nuove azioni quotidiane imposte dal Covid-19. Certo, tutto ciò comporta maggiore fatica e un’attenzione sempre molto alta, ma poter riprendere l’attività dei bambini e poter fare di nuovo il nostro lavoro di cura ci ripaga»

Nessun bambino venga escluso dal “Bonus asili nido”!

«Non solo una chiara discriminazione fondata sulla nazionalità, ma anche una discriminazione indiretta fondata sulla disabilità, poiché ad essere soprattutto penalizzate sono le famiglie straniere soggiornanti in Italia da poco tempo, con bambini con disabilità»: per questo la Federazione lombarda LEDHA ha aderito al ricorso delle Associazioni ASGI e Avvocati per Niente, contro il provvedimento del Consiglio dei Ministri che lita il diritto al cosiddetto “Bonus asili nido” ai soli cittadini italiani e ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo

Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica

“Essere donna e persona con disabilità”, “Essere di origine straniera e persona con disabilità” ed “Essere persona LGBT+ e persona con disabilità”: vertono su queste condizioni i tre agili questionari su cui si basa “#stopallostigma”, indagine lanciata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nell’àmbito del progetto “Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica - Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple”, un’iniziativa certamente degna della maggior diffusione possibile

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