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Qui non trovi barriere, ma solo sorrisi

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Commercianti coinvolti in un’azione di superamento delle barriere architettoniche, ma anche carrozzine, maschere oscurate e pedane, per far provare in prima persona la disabilità e far scoprire da vicino la reale accessibilità dei negozi: sarà questo la giornata di sensibilizzazione promossa per domani, 26 maggio, a Orbassano, nell’àmbito del Progetto “Qui non trovi barriere, ma solo sorrisi”, con il quale la città del Torinese ha aderito alla campagna di sensibilizzazione denominata “Tutti Clienti”, promossa qualche tempo fa dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà)

Inclusione scolastica: le lacune di quel Contratto di Governo

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«Nel “Contratto” che costituirà il programma di governo dell’ormai imminente Esecutivo - scrive Gianluca Rapisarda - ci sono, rispetto all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, alcune lacune, sia sulla specializzazione dei docenti, sia sulla continuità didattica, che rischiano di far rimanere quei buoni propositi sull’inclusione delle semplici enunciazioni di principio, scritte solo “sulla carta”»

Venticinque anni per il Museo Omero, da festeggiare alla grande

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È a dir poco intenso il programma previsto per questi giorni dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, che il 29 maggio festeggerà i venticinque anni dalla propria nascita. «Anni in cui - spiegano dalla struttura marchigiana - l’idea di fondare un museo senza barriere, dove le opere si potessero toccare, è maturata fino a diventare un esempio internazionale sui temi dell’accessibilità ai beni culturali». Divenuto Statale nel 2009, il Museo Omero conta oggi su oltre 32.000 visitatori all’anno e su uno staff specializzato sui temi dell’accoglienza e dell’educazione

Creatività, incontro e accoglienza, per affrontare il disagio mentale come risorsa

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Dialoghi, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, presentazioni di libri, incontri con le scuole, attività artistiche, cinema e fotografia, con tanti appuntamenti dedicati al concetto di “altra mente”, non come deficit sociale da emarginare o di cui farsi carico, ma come valida risorsa che, se intesa e orientata positivamente, può offrire un importante contributo alla collettività: è tutto questo la seconda edizione del Festival “L’Altra Mente” (“Risorse”), che da oggi, 24 maggio, a domenica 27, animerà il centro storico di Foligno (Perugia)

Per un’alleanza civile contro discriminazione e segregazione

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Si chiamerà così la sessione di apertura del Congresso Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in programma a Roma il 26 maggio. «E quella sessione – sottolineano dalla stessa FISH - potrà contare sulla partecipazione di un gruppo di relatori estremamente autorevoli, che sapranno senza dubbio far convergere l’attenzione su due temi centrali per i diritti umani delle persone con disabilità, filo conduttore del nostro Congresso aperto a tutti e che reca come significativo slogan “Liberi di scegliere, liberi di vivere, liberi, fra donne e uomini liberi”»

Un’Euroflora perfetta o quasi

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«Euroflora - scrive Maria Pia Amico -, l’Esposizione Internazionale del Fiore e della Pianta Ornamentale, svoltasi nei Parchi di Genova Nervi, ha offerto ai visitatori un incantevole sguardo d’insieme e una suggestiva visione di colori. E tuttavia, per le persone in carrozzina o con disabilità visiva qualche problema c’è stato. L’augurio è quindi che la prossima edizione sia ancora più bella, ricca e internazionale e che magari abbia anche più attenzione alle “piccole barriere” che possono sembrare insignificanti, ma che diventano grandi problemi per chi le deve superare»

Nessuno vuole imporre la LIS a chi non la vuole usare

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«Il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) - scrivono dal Movimento LIS Subito! - riguarda solo ed esclusivamente i suoi utilizzatori, e nessuno vuole imporla a chi non la vuole usare. Tale riconoscimento, pertanto, è una garanzia per la salvaguardia dei diritti umani, delle pari opportunità, della dignità e del rispetto anche dei cittadini sordi che comunicano attraverso la Lingua dei Segni Italiana». E a tal proposito si cita anche la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che invita gli Stati membri a «riconoscere e promuovere l’uso della lingua dei segni»

Giovani e cuore aritmico: per ricordare, per informare, per coinvolgere

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Il meeting annuale dell’Associazione Geca (Giovani e cuore aritmico), promosso per il 26 maggio a Mestre, sarà dedicato alle varie tematiche inerenti le patologie cardiache ad impronta aritmica, a rischio di morte improvvisa. Si darà vita in tal modo a una preziosa occasione di dialogo tra medici e pazienti, sull’importanza della prevenzione e di una cultura di collaborazione e condivisione. L’occasione, inoltre, sarà propizia per presentare il Progetto “ArtRitmica”, con il quale Geca vuole avvicinare le nuove generazioni attraverso uno strumento immediato come l’arte contemporanea

Vicini a chi protesta per i diritti e per la propria dignità

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Protestano dal 18 aprile all’interno del Parlamento della Polonia, perché vivono ormai ai limiti della pura sussistenza. Chiedono 117 euro al mese (!), per coprire i costi aggiuntivi derivanti dalla loro disabilità. Contano anche sulla solidarietà dell’ex presidente della Repubblica Lech Walesa. Ora il Forum Europeo sulla Disabilità denuncia all’Europa le condizioni disumane cui sono state sottoposte durante la loro protesta, in uno Stato che già da sei anni ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. E a fianco del Forum Europeo, vi è anche il Forum Italiano

Ognuno è afasico a modo suo

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Così si intitolava uno degli interventi presentati durante la tavola rotonda sul tema “Le necessità e il coinvolgimento del caregiver della persona afasica”, momento centrale dell’11° Congresso Annuale della Federazione AITA (Associazione Italiane Afasici), che ha visto trecento persone con afasia e i loro familiari arrivare a Gabicce Mare (Pesaro-Urbino), per raccontare le loro esperienze e condividere momenti di socializzazione e approfondimento

La cecità non ci impedisce di affrontare la vita

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«Corriamo insieme verso una meta comune: vivere meglio nella nostra città, poiché la cecità non ci impedisce di affrontare la vita»: è proprio quest’ultimo lo slogan della manifestazione denominata “Mettiamoci in Gioco”, camminata ludico-motoria amatoriale non competitiva, promossa dall’UICI di Piacenza (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), della quale si disputerà il 26 maggio la decima edizione. Oltreché a informare e sensibilizzare sulla disabilità visiva, l’iniziativa si propone di raccogliere fondi per sostenere progetti rivolti a persone non vedenti e ipovedenti

Tanto teatro e tanti eventi oltre le barriere

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«Persone con e senza disabilità, uomini, donne, ragazzi, anziani, italiani, stranieri, liberi e reclusi, coinvolti in un Festival che propone spettacoli, mostre, performance, musica, film, lezioni aperte, incontri e testimonianze a tema, intrecciando lavori e competenze di realtà artistiche impegnate nei luoghi del disagio, con l’obiettivo di trasformare dei vissuti così forti in Arte, sensibilizzando la città»: è tutto questo l’“Edge Festival 2018”, rassegna di teatro d’arte sociale, giunta alla sua seconda edizione, in corso di svolgimento fino al 30 maggio, in varie sedi di Milano

È l’abito che si deve adattare alla persona e non il contrario!

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È questo il motto su cui si basa la moda inclusiva di un’innovativa azienda torinese, che si propone di ridurre il disagio quotidiano della vestizione di persone con qualsiasi disabilità, presentando soluzioni innovative nel modello e nella rifinitura degli indumenti, al fine di migliorarne l’utilizzo. Il tutto progettato per favorire il comfort e il benessere fisico e mentale della vita quotidiana, offrendo un tipo di abbigliamento che può migliorare l’autonomia e l’autostima

L’integrazione interiore è un processo strategico permanente

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«Tutta la nuova tecnologia supportiva - scrive Laura Bonanni, piscologa, psicoterapeuta e persona con albinismo e ipovisione - rappresenta veramente un’ottima strategia per l’integrazione sociale? Di certo agevolerà quel “saper fare” che aiuta a stancarci meno sia nel quotidiano che nello straordinario della nostra vita. La vera e duratura integrazione sociale, però, passa attraverso “l’aversi a cuore”, riconoscendo il proprio mondo interno e lavorando sulla propria storia interiore»

Costruiamo insieme l’inclusione

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«I diritti delle persone con disabilità non sono mercificabili né comprimibili e negare i servizi essenziali significa negare quei diritti. In linea quindi con la nostra politica sociale, vi chiediamo di costruire insieme l’inclusione, implementando i servizi con il coinvolgimento del privato sociale e socio-sanitario»: lo scrivono il Coordinamento Pro Diritti H e il Forum del Terzo Settore di Ragusa, in vista della tornata di elezioni amministrative del 10 giugno, invitando i candidati a Sindaco di Ragusa e Modica a un incontro, programmato rispettivamente per il 25 maggio e il 5 giugno

Famiglie oltre la disabilità

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«La presenza di una persona con disabilità comporta per l’intero nucleo familiare diverse difficoltà che, protraendosi nel tempo, portano la famiglia a chiudersi in se stessa. Per riconnettere il contesto familiare al tessuto sociale, è necessario un supporto psicologico professionale, che, tuttavia, non tutti possono permettersi, se non a costi sociali»: risponde a tali istanze il progetto della Cooperativa Sociale romana “L’incontro” e nell’àmbito di esso è in programma per il 26 maggio un seminario a partecipazione gratuita, intitolato appunto “Famiglie oltre la disabilità”

Una Circolare del Ministero che fa a dir poco discutere

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C’è chi parla di illegittimità per quella recente Circolare del Ministero, ove si chiede tra l’altro alle scuole «di riconoscere e valorizzare le diverse normalità, andando oltre le etichette, senza la necessità di avere alcuna classificazione “con Bisogni Educativi Specializzati” o di redigere Piani Didattici Personalizzati». «Non arrivo a tanto - scrive Salvatore Nocera - anche se l’ipotesi sembra godere di fondamento. E tuttavia, se il Ministero avesse prima chiesto un parere all’Osservatorio per l’Inclusione, probabilmente non si sarebbe creato tanto disorientamento nelle scuole»

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