«Quando saranno archiviate le Paralimpiadi - scrive Vincenzo Falabella -, spetterà a chi nel nostro Paese governa e approva le leggi, alle diverse Istituzioni a livello centrale e locale, far capire che gli atleti e le atlete italiani che in questi giorni collezionano tante medaglie non sono “eroi della disabilità”, ma persone che come tutte le altre con disabilità rivendicano “semplicemente” una diversa cultura. Le Paralimpiadi, infatti, possono servire a contrastare tanti stigmi sulla disabilità, ma per vincere anche le “medaglie dei diritti”, servono quanto prima politiche adeguate»
Una storica alleanza tra sport e organizzazioni per i diritti umani, lanciata in corrispondenza della grande visibilità data dalle Paralimpiadi di Tokyo, «per costruire in un decennio una maggiore conoscenza delle barriere e delle discriminazioni che le persone con disabilità affrontano quotidianamente a tutti i livelli della società, permettendo loro di diventare membri attivi e visibili di una società inclusiva»: questo vuole essere la campagna internazionale “WeThe15”, nata per cambiare la vita di un miliardo e 200 milioni di persone con disabilità, il 15% della popolazione mondiale
Dopo dieci anni, il progetto “Diversamente DOC” dell’Associazione ANFFAS di Udine, nato allo scopo di creare percorsi fattibili per l’inserimento in agricoltura di persone con disabilità intellettiva e che ha visto molte di esse contribuire in tutte le fasi della lavorazione alla realizzazione di pregiati vini locali, sta in un certo senso per “cambiare pelle”, evolvendosi dall’inclusione sociale a una vera e propria inclusione lavorativa delle persone coinvolte. Il tutto verrà presentato nel corso di un incontro in programma per il 1° settembre a Manzano (Udine)
L’abilismo è l’atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità, ma può anche essere definito come un sistema oppressivo che colpisce le persone con disabilità stesse. Ogni forma di oppressione, però, abilismo compreso, può essere combattuta in modo efficace solo considerando la persona nella sua interezza. Vediamo dunque che cosa si intende esattamente con il concetto di “intersezionalità”, come esso è stato elaborato all’interno dei femminismi e perché alle persone con disabilità può tornare utile prenderlo in prestito
«In sole due giornate di gare siamo riusciti a raddoppiare gli ori di Rio de Janeiro 2016, arrivando a quota 4. Ora siamo a 11 medaglie complessive, un risultato che ci fa ben sperare di poter superare il numero di 13 medaglie conquistate agli ultimi Giochi»: così Riccardo Vernole, direttore tecnico del nuoto azzurro paralimpico commenta il più che lusinghiero bilancio delle prime due giornate in piscina alle Paralimpiadi di Tokyo
Ha preso il via un progetto volto a migliorare l’accessibilità e la fruibilità del Museo del Design della Triennale di Milano per tutte le persone con disabilità, voluto dalla Federazione LEDHA Milano, in collaborazione con le Associazioni L’abilità e ANS. È previsto il rinnovamento degli spazi museali con una serie di interventi, anche a cura delle Associazioni coinvolte, riguardanti gli spazi, gli arredi e la segnaletica di orientamento, nonché gli eventi specifici. Sono inoltre già iniziati i corsi di formazione sui servizi per l’accoglienza e l’informazione rivolti al personale
Come segnala la Community Orbolandia.it, è stata indetta una nuova edizione del concorso letterario “Città di Ravenna”, iniziativa per racconti e poesie inedite aperta a tutti e che prevede anche il premio speciale aggiuntivo “Ad occhi chiusi”, per il miglior elaborato scelto tra quelli redatti da partecipanti affetti da disabilità visiva. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre e quest’anno vi è anche una sezione dedicata alla “Traduzione di un episodio della Commedia dantesca in dialetto romagnolo”
«Chi ha a che fare con il mondo della disabilità e delle malattie rare sa bene che una parola può ferire, allontanare, ma anche rassicurare, abbracciare. Con questa iniziativa, dunque, vogliamo che le parole riguardanti le sindromi di cui ci occupiamo vengano spiegate a tutti con termini semplici»: così Silvia Cerbarano, presidente dell’Associazione ASSI Gulliver, presenta il primo glossario delle sindromi di Sotos (“gigantismo infantile”) e di Malan, voluto appunto per aiutare i genitori a comprendere le parole che dovranno affrontare nel corso della malattia del proprio figlio o figlia
La presenza in classe di alunni o alunne con disabilità favorisce un atteggiamento maggiormente positivo, da parte dei loro compagni e compagne, rispetto alle classi di scuola in cui quegli alunne o alunne non vi sono: lo dimostrano anche i risultati del “Progetto Ponte”, iniziativa promossa dai Centri di Riabilitazione dell’Associazione La Nostra Famiglia con una serie di scuole medie del Comasco e del Lecchese, che ha seguito fino ad oggi 95 ragazzi e ragazze con un quadro neuropsichiatrico complesso, integrando il loro percorso scolastico con gli interventi riabilitativi
Alle XVI Paralimpiadi Estive, in corso di svolgimento a Tokyo, partecipa anche il Team dei rifugiati composto da sei atleti, una donna e cinque uomini, originari di Siria (tre), Burundi, Iran e Afghanistan. È giusto, quindi, tifare e gioire per la delegazione paralimpica italiana, senza però mai dimenticare chi fugge da guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti e povertà. Raccontiamo dunque qualcosa delle vite dei componenti di questa squadra
Alle Paralimpiadi di Tokyo, dopo le cinque medaglie conquistate ieri, 25 agosto, dai nuotatori (Francesco Bettella e Francesco Bocciardo) e dalle nuotatrici (Carlotta Gilli, Alessia Berra e Monica Boggioni) della squadra azzurra, proprio mentre scriviamo ne registriamo altre, sempre nel nuoto, conquistate oggi, 26 agosto, quelle d’oro di Stefano Raimondi e ancora di Francesco Bocciardo e quelle di argento di Luigi Beggiato e Carlotta Gilli, mentre Monica Boggioni ha vinto un altro bronzo. E al momento l’Italia è al quinto posto nel medagliere generale dei Giochi, con dieci medaglie
Pubblicato qualche settimana fa dall’Osservatorio del Campidoglio, il rapporto di ricerca “Le nuove povertà nel territorio di Roma Capitale” contiene tra l’altro anche una lunga intervista a Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che si sofferma su un dato particolarmente preoccupante, ovvero su come a Roma le persone con disabilità siano diventate anche tra le più povere, facendo crescere il rischio di segregazione nei loro confronti
La pausa estiva non ha certo fermato l’entusiasmo dell’Orchestra MagicaMusica, composta da musicisti con disabilità, “fiore all’occhiello” dell’omonima Associazione di Promozione Sociale lombarda, impegnata nei settori dell’arte, della danza e della tecnica vocale, e il cui principale intento è quello di far conoscere il valore inclusivo dell’arte, nelle sue diverse modalità espressive. L’Orchestra, infatti, sta continuando a lavorare per il fitto programma di appuntamenti che la attende nel mese di settembre
«Una fontanella in legno - scrive Elena Gabardi -, costruita a mano e regalata alle ragazze e ai ragazzi con autismo di Casa Sebastiano, centro della Fondazione Trentina per l’Autismo, ben simboleggia, con la dedica “Noi per Loro”, il senso della solidarietà vera e concreta, quel legame che crea e alimenta relazioni di aiuto materiale e morale tra persone che si riconoscono appartenenti ad un’unica collettività e che dev'essere alla base dello sviluppo di una società armoniosa, fondata sui valori di interdipendenza, condivisione e cooperazione»
La tradizione siciliana degli “orbi”, cantori ciechi di inni religiosi, affonda le proprie origini al primo Seicento. Furono infatti i Gesuiti a fondare a Palermo la prima confraternita organizzata di questi mendicanti “artisti di strada”. L’operazione faceva riferimento alla diffusa credenza che la preghiera dei sofferenti fosse particolarmente gradita al Cielo. In realtà, queste confraternite erano diffuse anche in altre Regioni italiane, ma il fatto che in Sicilia l’uso sia sopravvissuto fin oltre la metà del Novecento consente di avere a disposizione anche documentazione sonora e visiva
«Questo film è stato realizzato per sensibilizzare la cittadinanza tutta, i medici, i ricercatori, le istituzioni, i politici e il mondo giovanile su una malattia rara quale la sindrome di Sjögren, e per creare accoglienza, empatia e solidarietà intorno a questa patologia invisibile che colpisce prevalentemente le donne, rendendo spesso la loro qualità di vita molto scadente»: a dirlo è Lucia Marotta, presidente dell’ANIMASS, parlando del film “La sabbia negli occhi”, ora disponibile anche in “Amazon Prime Video”. L’opera è liberamente ispirata all’omonimo libro scritto dalla stessa Marotta
«È una questione culturale: ampliare infatti lo sguardo su questo fenomeno, studiarlo, comprenderlo, ne può contrastare l’invisibilità. E le Associazioni di persone con disabilità dovrebbero proseguire a diffondere conoscenza e raccordarsi con le organizzazioni territoriali che si occupano dei migranti»: a dirlo è Lavinia D’Errico, coautrice con Giampiero Griffo del libro “I rifugiati e i richiedenti asilo con disabilità in Italia”, prima opera organica in italiano sulla condizione delle persone migranti con disabilità, che vivono spesso una situazione di vera e propria “invisibilità”
Con il progetto “Another print in the wall”, che riecheggia il titolo di una celebre canzone dei Pink Floyd, il Parco del Vecchio Passeggio di Cremona intende raccontare il proprio passato e affacciarsi sul futuro, grazie a un murale partecipato. Il progetto è un’iniziativa della Cooperativa Sociale Ventaglio Blu e prenderà spunto da un’esperienza di molti anni fa, un murale realizzato da un gruppo di artisti insieme ad alcune persone con disabilità, ciò che diede origine alla stessa Associazione ANFFAS di Cremona.
«Così come è stata realizzata, l’ecospiaggia di Pescara non affatto un “gioiello di inclusione”, come è stata presentata, se è vero che le persone in carrozzina o quelle che hanno difficoltà di deambulazione non possono accedervi»: a denunciarlo è l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, che a tal proposito ha indetto per domani, 26 agosto, un presidio di protesta, invitando tutti a parteciparvi
4.537 atleti e atlete in rappresentanza di 163 Paesi e l’Italia presente con la delegazione più numerosa di sempre: hanno preso ufficialmente il via ieri, 24 agosto, i XVI Giochi Paralimpici Estivi di Tokyo, con una spettacolare cerimonia di apertura. «Siete l’Italia più bella per la quale abbiamo lavorato. Forza!»: è stato questo il messaggio rivolto agli atleti e alle atlete da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e già oggi, 25 agosto, sono numerosi gli Azzurri in gara, in particolare nel nuoto, ma anche nel tennis tavolo e nella scherma