Non sono confortanti i dati emersi da un’indagine dell'Istituto Serafico di Assisi sull’accessibilità alle cure per le persone con disabilità nelle strutture ospedaliere, nonostante siano attive ormai da tempo, nel nostro Paese, buone prassi come il modello DAMA, nato a Milano e diffusosi in varie altre zone del Paese. Si tratta quindi di un tema su cui c’è ancora molto da lavorare. Dal canto suo, il Serafico ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, allo scopo di potenziare i propri ambulatori specialistici, pensati e organizzati a misura delle persone con disabilità
Fortunatamente non è più un fatto eccezionale che una persona con grave disabilità si laurei, anche se non va mai dimenticato il fatto che spesso gli/le studenti con disabilità devono affrontare difficoltà maggiori rispetto agli altri/e. Quel che però rende interessante l’esperienza di Marco Del Monaco, laureatosi in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all’Università di Pisa, sono le modalità con cui ha affrontato il percorso di studi, nonché la preparazione e la discussione della sua tesi multimediale, dedicata al “Punto di ripresa sitting”
Tre vini prodotti ex novo per l’occasione, con tre etichette artistiche realizzate da altrettanti ragazzi con disabilità: è il risultato del felice connubio tra un’azienda vinicola del Parmense e alcune Associazioni del territorio, basandosi sul coinvolgimento di giovani con disabilità e costruendo su misura per ciascuno di loro un percorso che tenga conto delle abilità, ma anche delle preferenze, dei desideri e degli interessi. All’insegna, quindi, di un approccio in deciso contrasto con quello assistenzialistico
«Quel che non ha funzionato durante la pandemia nel nostro sistema di welfare, che non ha protetto le persone con disabilità durante la chiusura, né ha offerto loro soluzioni alternative domiciliari, mentre nelle residenze sanitarie il numero dei decessi è stato elevatissimo»: così Nazaro Pagano, presidente dell’ANMIC, sottolinea il principale filo conduttore della Terza Conferenza Nazionale dei Quadri Dirigenti dell’Associazione, in programma a Roma da oggi, 15 luglio, a sabato 17, con autorevoli interventi istituzionali, cui chiedere impegni seri e vincolanti per una nuova ripartenza
Presentato ufficialmente in queste settimane, rappresenterà un caso unico nel panorama dell’offerta universitaria italiana: è il nuovo corso di laurea in Giurista del Terzo Settore, attivo dall’anno accademico 2021-2022 presso l’Università di Padova, che accanto alle lezioni frontali, punterà anche su una serie di laboratori, da vivere come momenti interattivi, per dare agli studenti e alle studentesse l’opportunità di mettersi alla prova in prima persona, confrontandosi con situazioni reali, sotto la guida di accademici e degli stessi operatori del Terzo Settore
Una pubblicazione di cui certamente raccomandare la lettura, anche ben al di fuori delle Marche: così avevamo concluso la nostra presentazione di “Non come prima. L’impatto della pandemia nelle Marche”, pubblicazione dell’organizzazione marchigiana Gruppo Solidarietà. Piace ora segnalare che il 27 luglio, alla presentazione dell’opera online, parteciperanno autorevoli figure non marchigiane, quali Nerina Dirindin e Cristiano Gori. «L’analisi di ciò che accade in uno specifico territorio – sottolinea infatti il curatore Fabio Ragaini - può forse assumere un interesse più generale»
«Come il resto d’Italia, anche la Lombardia è da settimane in “zona bianca” e tuttavia le persone con disabilità che vi frequentano i servizi semiresidenziali possono farlo solo limitatamente e quelle che vivono nelle strutture residenziali hanno ancora poche possibilità di uscirne e di ricevere visite»: lo denuncia la Federazione lombarda LEDHA, che ha chiesto agli Assessori Regionali competenti «che tutte le persone con disabilità, con le stesse possibilità e i limiti offerti agli altri, possano ricominciare ad usufruire regolarmente e completamente dei servizi di cui necessitano»
«Un bene comune come le Dolomiti, riconosciute nel 2009 patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è tale solo se diventa fruibile a tutti»: è questo il messaggio su cui si basa la manifestazione “Brenta Open”, una due giorni tutta dedicata all’inclusività, nata da un’idea dell'Associazione Dolomiti Open, la cui nuova edizione animerà il territorio di Dolomiti Paganella il 24 e 25 luglio, rivolgendosi a persone con e senza disabilità, per vivere insieme le montagne trentine, «superando, più ancora che le barriere architettoniche, quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane»
A causa dell’emergenza sanitaria, un’elevata percentuale di malati ha avuto difficoltà di accesso alle cure sanitarie. Da un punto di vista psicosociale, inoltre, una persona con Parkinson su due si è sentita più sola e ritiene che la qualità della sua vita sia peggiorata: è quanto emerso dalla ricerca "Vivere il Parkinson al tempo del Covid-19", promossa dall’Università Cattolica di Milano, in collaborazione con la Confederazione Parkinson Italia e il Fresco Parkinson Institute, per conoscere appunto le esperienze di malattia e le difficoltà delle persone con Parkinson durante la pandemia
Dopo il successo del 2019 con la discesa a remi del Danubio da Vienna a Budapest e la replica della stessa impresa lo scorso anno, da Linz a Vienna, il Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, guidato da Riccardo Dezi e Giulia Benigni, è pronto ad affrontare di nuovo la sfida dal 18 al 24 luglio su un tratto di Danubio ancora più lungo, sempre sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. E a comporre il gruppo dei canottieri vi sarà anche una serie di atleti con disabilità, italiani e austriaci
Negli ultimi anni la comunità scientifica si è mostrata particolarmente attenta nell’individuare e definire possibili differenze di genere nelle persone con disturbo dello spettro autistico, necessità dettata soprattutto dalla volontà di approfondire e descrivere una condizione che, di per sé, presenta una significativa e nota differenza di genere sia in termini di incidenza che di differenti caratteristiche cliniche. Un recente studio condotto a Roma Tor Vergata ha cercato di approfondire tale materia, in particolare riguardo ai comportamenti ristretti e ripetitivi. Vediamone i risultati
Inclusione da vivere tramite sport, natura e cultura, all’insegna di un turismo pienamente accessibile: su queste basi è nata lo scorso anno in Valle d'Aosta l’Associazione Team 3 gambe in spalla, dando concretezza al sogno di alcuni atleti amputati, con un primo grande momento di visibilità, quale l’iniziativa “Tor in Gamba 2020”, svoltasi a staffetta lungo le Alte Vie della Regione. Forte dunque del successo di quell’esperienza, dal 26 luglio al 1° agosto l’Associazione amplierà la manifestazione, che si chiamerà “Tor d’Antan 2021” e proporrà attività aperte a qualunque tipo di disabilità
Si è accesa in questi giorni al Senato la discussione sul cosiddetto “Disegno di Legge Zan”, che prevede specifiche aggravanti penali per la discriminazione e la violenza nei confronti delle donne, delle persone LGBTQIA+ e delle persone con disabilità. Una delle argomentazioni di chi lo avversa è che le motivazioni alla base delle discriminazioni e delle violenze cui sono soggette le persone disabili e quelle LGBTQIA+ siano diverse e che andrebbero trattate in modo disgiunto. In realtà, questi due gruppi marginalizzati hanno più cose in comune di quante si potrebbe pensare a prima vista
“TikiTok” è un’iniziativa della “Rete TikiTaka-FCMB”, evoluzione del progetto lombardo “TikiTaka – EquiLiberi di essere”, avviato nel 2017 per dare la possibilità alle persone con disabilità di realizzare il proprio percorso di vita all’interno della comunità di appartenenza, rispondendo ai propri desideri e volontà. Si tratta di un format immaginato per dare piena visibilità nel web alle esperienze di vita dei protagonisti della Rete, basandosi su macrotemi quali la vita autonoma di una persona con disabilità, la difficoltà di trovare un lavoro o l’impegno in una passione sportiva
Il ministro della Salute Speranza ha annunciato una bozza di documento e uno schema di accordo per il superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, entro il 2023. Si tratta di un passaggio ritenuto importante anche dalla campagna nazionale “...e slegalo subito”, cui insieme a tante altre organizzazioni ha aderito anche la Federazione FISH, «pur essendo il percorso ancora complicato», come dichiarano dalla campagna stessa, ribadendo la necessità «di continuare a contrastare e denunciare la pratica della contenzione meccanica nei luoghi dove si pratica»
Quale migliore occasione per presentare pubblicamente la nuova Agenzia per la Vita Indipendente Nord Milano, che punta ad accompagnare le persone con disabilità fisica e intellettiva nella realizzazione di un percorso di vita indipendente, se non la proiezione di un film pluripremiato come “Hasta la vista”, che racconta la storia di tre amici con disabilità in viaggio “on the road”, per superare i limiti imposti dalla loro condizione fisica, grazie al sostegno reciproco, alla complicità e all’amicizia? È quanto accadrà nella serata del 15 luglio al Cinema Beltrade di Milano
Vengono analizzati punto per punto, in un approfondimento del Centro Studi Giuridici HandyLex.org, i vari aspetti della Relazione Annuale dell’INPS, presentata alla Camera dal presidente dell’Istituto Tridico, sottolineando anche i passaggi più strettamente concernenti la disabilità. Dal canto suo la Federazione FISH, pur apprezzando quanto espresso nella Relazione in termini di volontà semplificatoria, esprime la propria ferma opposizione all'idea «di rivedere l’assegno di accompagnamento, modulandolo sul reddito»
Come costruire un nuovo futuro delle persone con disabilità e delle loro famiglie, dopo l’isolamento e l’esclusione vissuti durante quest’anno e mezzo di emergenza sanitaria e sociale: la Federazione FISH ha deciso di chiederlo direttamente ai rappresentanti di tutte le forze politiche e ai ministri del Governo e lo farà il 16 e il 17 luglio, durante il proprio imminente Congresso Nazionale, non a caso intitolato “Capiamo il presente per orientare il futuro. Pandemia, Disabilità e Resilienza”
«Il mio auspicio - scrive Tonino Urgesi - è che arrivi un momento in cui i bambini con e senza disabilità giocheranno insieme, semplicemente perché sono bambini, perché hanno voglia di incontrarsi e interagire l’uno con l’altro». E aggiunge: «Non è solo la barriera architettonica a dover essere abbattuta, ma quella culturale, alta ben oltre un muro. Parlando ad esempio di parchi gioco, quel che serve è un parco pubblico per tutti e per tutto, in modo tale da permettere ai bambini e alle bambine di interagire giocando tra loro, senza più il bisogno di includere o escludere l’altro»
«Il vero punto in questione è che tra l’inizio e il fine vita scorre l’esistenza di ogni persona, cui va riconosciuta e rispettata la libertà di scelta e di essere così come si è: le battaglie per i diritti o sono per tutti/e o non sono»: interviene così Silvia Cutrera, vicepresidente della Federazione FISH, dando seguito al dibattito scatenato da Enrico Negrotti, che sulla testata «Avvenire» aveva puntato il dito sulla parte riguardante la disabilità nel “Disegno di Legge Zan”, contestando, in particolare, l’appello a un’approvazione rapida dello stesso, lanciato da FISH, ASGI e Rete Lenford