Il 26 e 27 ottobre si terrà a Roma il convegno “Tecnologie Assistive Digitali: impatto sulla qualità della vita” cui sarà possibile partecipare sia in presenza che da remoto. Organizzato dalla Scuola di Comunicazione Aumentativa e Alternativa e Tecnologie Assistive del Consorzio Universitario Humanitas di Roma, l’evento offrirà la possibilità di conoscere le innovazioni che stanno trasformando l’accessibilità alla tecnologia nel senso di una sempre maggiore inclusione nella comunità scolastica e sociale
C’è un «vento di cambiamento nell’aria» anche in Italia per quanto riguarda la difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale. Ad evidenziarlo, anche se «la strada è ancora lunga», è stato il CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), durante la conferenza denominata “Trattamenti coercitivi e lesivi della dignità umana: Linee guida ONU e OMS, la necessità di una riforma”, tenutasi nei giorni scorsi a Verona
«Questo Rapporto conferma quanto la normativa di settore fatichi ancora a trovare applicazione nei singoli casi concreti. Nel corso del 2023, infatti, più di 800 decisioni giudiziarie hanno interessato i diritti delle persone con disabilità, a dimostrazione che, sia nel pubblico che nel privato, esse subiscono ancora pesanti discriminazioni»: lo ha dichiarato Giuseppe Arconzo, docente dell’Università di Milano e coordinatore del gruppo di ricerca che ha prodotto il “Primo Rapporto Annuale dell’Osservatorio Giuridico Permanente sui Diritti delle Persone con Disabilità – Anno 2023”
«La “Carta di Solfagnano” è una dichiarazione promettente, ma il vero impatto di essa dipenderà dal fatto che sia seguita da miglioramenti concreti. Chiediamo dunque ai leader del G7 di sostenere le loro parole con azioni e finanziamenti, sia all’interno dei loro confini che sulla scena internazionale»: è questo il commento di Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità, sugli esiti del G7 Inclusione e Disabilità, tenutosi nei giorni scorsi in Umbria, e in particolare sulla “Carta di Solfagnano”, il documento finale prodotto a conclusione dell’evento
«Sul traghetto per Lipari mi sono sentita veramente come Ulisse: il senso del progetto è proprio questo, di arrivare dai nostri pazienti dappertutto, anche nei luoghi più remoti, per portare un servizio essenziale»: così la dottoressa Nefeli Vourou parla del progetto pilota “Parent Project on the road”, promosso in Sicilia dall’Associazione Parent Project, che ha permesso a 20 pazienti con distrofia muscolare di Duchenne o di Becker dai 16 anni in su, che vivono nell’Isola, di effettuare un esame diagnostico prezioso per monitorare la loro salute respiratoria, direttamente a casa
«La tecnologia è uno strumento per fare innovazione sociale. Per questo la nostra Fondazione ha un ruolo sempre più importante come promotrice di una cultura dell’innovazione accessibile e inclusiva per i soggetti più fragili, mettendo in evidenza il contributo che le persone con disabilità possono dare»: lo ha dichiarato Andrea Pontremoli, subito dopo essere diventato il nuovo presidente della Fondazione ASPHI, organizzazione che si occupa da quarantacinque anni di tecnologie digitali per la disabilità
Un centinaio di persone con disabilità del Coordinamento Insieme per la Vita indipendente, guidato dall’AVI Marche, hanno manifestato ad Ancona, mentre erano in corso i lavori del Consiglio Regionale, per chiedere «riscontri chiari e certi sulle proposte per il diritto alla Vita Indipendente delle persone con disabilità: aumento delle risorse, aggiornamento dei progetti e dei criteri di valutazione, progetti per altre 150 persone». Ma le risposte ottenute non sono state ritenute soddisfacenti e «se non verremo ascoltati - dicono dal Coordinamento - ci sarà una nuova manifestazione»
Diagnosi precoce, percorsi terapeutici appropriati, strategie scolastiche, inclusione scolastica e sportiva, stile di vita sano e comunicazione efficace: di questo e altro ancora si parlerà il 19 ottobre ad Arezzo, durante il convegno “ADHD dall’età evolutiva all’età adulta: come migliorare la qualità della vita”, interamente dedicato al disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e organizzato dall’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD), nell’àmbito delle iniziative promosse in questo che è il “Mese della consapevolezza dell’ADHD”, istituito da ADHD Europe
«Che succede se una persona con disabilità motoria grave viene colpita da ictus? - scrive Maria Pia Amico - La risposta più ovvia sarebbe che venisse curata come gli altri pazienti “normali”. E, infatti, le vengono prestate le cure adeguate, almeno fino a quando il quadro clinico non si è stabilizzato e si deve passare alle terapie riabilitative. Ma qui le cose, inaspettatamente, cambiano. Infatti, mentre è accertato che un paziente comune abbia accesso ai centri di riabilitazione, non è così per chi ha una disabilità dalla nascita»
«L’essere umano - scrive Angelo Fasani, prendendo spunto dal dibattito suscitato da Justin Glyn, con il saggio che in italiano è “A Sua immagine? Figli di Dio con disabilità” - è molto più delle sue sole capacità fisiche e mentali: possiede un’interiorità e sentimenti, prescindendo dai quali lo si riduce esclusivamente ad una “macchina biologica”. E parlando di persone con disabilità, dato che una menomazione riguarda solo il funzionamento della persona, credo che il problema della loro “inferiorizzazione” derivi proprio da una valutazione parziale basata su ciò che è immediatamente percepibile»
Sono stati inaugurati, ad Arezzo, i “Poti Pictures Studios”, studi cinematografici dedicati alla formazione e alla sperimentazione del set per persone con disabilità intellettive e relazionali: «Un progetto innovativo che valorizza il talento e promuove una nuova visione della disabilità e l’inclusione sociale attraverso il cinema», come sottolinea Poti Pictures, casa di produzione cinematografica sociale
Opere suggestive che potranno essere toccate dalle persone con disabilità visiva ed esplorate con le dita anche dai vedenti che potranno essere bendati: accadrà a Cirié (Torino) alla mostra tattile “Organika” dello scultore Enrico Pelissero, iniziativa promossa dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), che verrà inaugurata il 19 ottobre e sarà poi visitabile fino al 10 novembre
È in programma per il 19 ottobre, a Bologna, l’ottava edizione del Congresso sulle miopatie da deficit del collagene di tipo VI, evento organizzato dai pazienti di Collagene VI Italia, Associazione che fa parte dell’Alleanza Malattie Rare, di UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare) e di EURORDIS (l’Alleanza Europea delle Malattie Rare). L’incontro di Bologna si focalizzerà principalmente sui progetti e i progressi nell’àmbito della ricerca scientifica, per rallentare i sintomi di questa patologia
Giovani esperti in cooperazione, con e senza disabilità, crescono: nell’àmbito del recente Festival della Cooperazione Internazionale a Ostuni (Brindisi), grande attenzione è stata riservata alla prima scuola di formazione professionale mediterranea per la cooperazione inclusiva con persone con e senza disabilità (progetto “DICoo1 - Disabilità, Inclusione, Cooperazione”). Ne abbiamo parlato con Giampiero Griffo, presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), l’alleanza promotrice di tale progetto
«Ora non si può più tornare indietro. Gli impegni assunti con la “Carta di Solfagnano” dovranno portare i Paesi sottoscrittori a cambiare rotta, ad essere più concreti nelle politiche e ad investire sempre più risorse affinché i diritti siano realmente esigibili, per non lasciare indietro nessuno e garantire diritti e pari opportunità»: così il Presidente della Federazione FISH Falabella, a conclusione del G7 Inclusione e Disabilità, tenutosi in Umbria, che ha prodotto il documento conclusivo denominato “Carta di Solfagnano”, di cui proponiamo gli otto temi individuati come prioritari
A partire dal 14 ottobre sono stati ufficialmente aperti i nuovi bandi per il finanziamento dei progetti di Vita Indipendente destinati alle persone con grave disabilità residenti in Toscana. Essi sono disponibili sui siti dei 28 Ambiti Territoriali della Regione e chi desidera partecipare ha a disposizione un mese di tempo per presentare la domanda. Dovranno ripresentare la domanda anche coloro che attualmente usufruiscono del servizio. Per informare i cittadini e le cittadine, la Regione ha lanciato la campagna di comunicazione denominata “Vita Indipendente. Il mio modo di essere”
L’ottica del libro “Intorno alla Persona” è quella di considerare i ragazzi/ragazze prima di tutto come Persone, analizzando poi tutti i servizi che gravitano intorno a loro, per creare un ambiente che ne favorisca uno sviluppo armonico e sereno per loro e per le loro famiglie. Esso contiene infatti preziosi contributi provenienti dal mondo dell’istruzione, da quello della Sanità e da quello dell’associazionismo. L’augurio, pertanto, è che quest’opera riesca ad avvicinare ulteriormente i “mondi” che ruotano, a volte senza comunicare, “intorno alle persone” con disabilità
«Continuiamo a registrare - denunciano dall'UTIM di Torino - tentativi di trasferimento automatico di utenti con disabilità dei servizi residenziali in strutture RSA per anziani non autosufficienti al compimento dei 65 anni di età. Un problema, questo, che non si limita alla sola Regione Piemonte, ma è esteso anche in altre Regioni italiane, evidenziando una criticità diffusa a livello nazionale. Si tratta di una pratica crudele e illegittima, ricordando che i riferimenti normativi, anche recenti, evidenziano come sia essenziale rispettare la specificità dei bisogni individuali»
Sta per ripartire a Bologna il corso di teatro e movimento consapevole della Compagnia Magnifico Teatrino Errante, gruppo che dal 2011 realizza laboratori, eventi e spettacoli, con particolare attenzione a temi sociali e civili. Si tratta di un percorso laboratoriale annuale aperto a tutte e tutti, che unisce persone con e senza disabilità, dando vita a un’esperienza diversa da quella dei corsi tradizionali, basata sull'esplorazione delle relazioni, sull’ascolto e sulla trasformazione interiore e collettiva
«Di inclusione abbiamo iniziato a occuparci nei primi Anni Duemila, iniziando a studiare delle pedane al posto delle scale, e poi giostre e altalene con lo spazio vuoto per la carrozzina, ma non con l’idea di creare strutture accessibili separate, bensì “giochi misti”, dove i bambini con disabilità possano divertirsi in compagnia di tutti gli altri»: lo dice il titolare di Pozza 1865, una delle principali aziende produttrici di aree ludiche e sportive del Norditalia, della quale ripercorriamo la lunga storia