«Avevo salutato con grande entusiasmo e speranza - scrive Gianluca Rapisarda - la notizia circa l’imminente uscita del bonus di 500 euro per i docenti, legato alla cosiddetta “Carta del Prof”, definendolo come un’ “occasione da cogliere” anche per i docenti con disabilità visiva. E invece sembra proprio che ci risiamo, con i “soliti” problemi di accessibilità delle varie piattaforme digitali del Ministero e di tutti gli altri principali Dicasteri»
Anche “Johnny” (Giovanni), compagno di viaggio dell’Associazione Umanità Nuova, scomparso qualche anno fa e al quale è dedicato “L’Orto di Johnny”, sarebbe orgoglioso di questo bel progetto avviato ad Alvignano (Caserta), che punta a favorire l’inclusione sociale e lavorativa, il potenziamento delle capacità di apprendimento e le pari opportunità delle persone con disabilità, da raggiungere attraverso la loro qualificazione professionale e lavorativa nel settore dell’agricoltura
Le limitazioni sensoriali possono influenzare la sua vita quotidiana, ma non gli impediscono affatto di viverla al meglio, se è vero che Dario Sorgato, viaggiatore in quattro continenti, che a causa di una malattia genetica ha perso il 95% del suo campo visivo, è arrivato al campo base dell’Everest, a 5.500 metri di quota. E ora è disponibile il filmato che documenta questa sua nuova sfida, sempre all’interno di un suo percorso, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla disabilità visiva
Prosegue il percorso di Tonino Urgesi, già avviato sulle pagine del nostro giornale, alla ricerca di una “nuova pedagogia della disabilità”, che rispetto al tema trattato in questa occasione - quello della corporeità e della nudità - «insegni a vivere una corporeità disabile» o meglio «a far convivere le corporeità di persone con e senza disabilità, educando a questo nuovo dialogo e a questa nuova relazione, all’interno della quale tutti possano vivere la propria naturale corporeità»
È questo lo slogan dell’ASMARA (Associazione Malattia Rara Sclerodermia e altre Malattie Rare “Elisabetta Giuffrè”), che anche quest’anno sarà presente al “Sanit”, il Forum Internazionale della Salute, in programma dal 18 al 20 novembre a Roma. E ancora una volta lo farà coinvolgendo altre Associazioni, il tutto per fornire informazioni e vari tipi di visite gratuite, grazie ad alcuni medici specialisti. ASMARA, inoltre, collaborerà all’organizzazione del convegno del 20 novembre, promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità e dalla Federazione UNIAMO
È aperta a tutti la fonomatica lanciata dall’ADV (Associazione Disabili Visivi), vero e proprio gioiello tecnologico, a disposizione non solo delle persone con disabilità visiva, ma anche degli anziani, di persone con altre tipologie di disabilità o di chi, in generale, incontri problemi nella navigazione in internet, per chiacchierare, scambiare notizie, informarsi, socializzare. Il tutto tramite una tecnologia antica e semplice da usare, come il vecchio, caro telefono. Entriamo dunque anche noi nei “locali” di questo Centro Culturale virtuale
Poco più di due anni dopo il “Manifesto di Matera”, documento scaturito dalla manifestazione “ZerObarriere. L’accessibilità conviene!”, l’“accessibilità in viaggio” sta per ripassare nella bella città lucana, dal momento che proprio “Accessibilità in viaggio” si chiamerà il nuovo evento internazionale, in programma dal 18 al 20 novembre, tra dialoghi culturali, workshop, educational, vetrine del territorio, degustazioni e altre iniziative, il tutto fissato su quattro punti cardinali, vale a dire l’accessibilità universale, lo sport paralimpico, il multiculturalismo e il dialogo interreligioso
Sono impegni a livello internazionale, quelli che vedono protagonista in questi giorni l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), la cui coordinatrice nazionale Anna Contardi parteciperà appunto a due convegni, rispettivamente in Slovenia e Croazia, per esporre l’esperienza della propria organizzazione in àmbito di inclusione al lavoro da parte delle persone con sindrome di Down
La resa accessibile del cinema e in generale dei prodotti audiovisivi garantisce la piena fruizione da parte di un pubblico estremamente vasto e diversificato e tramite la sottotitolazione e l’audiodescrizione, vengono effeicacemente supportati, tra gli altri, non udenti e ipoudenti, non vedenti e ipovedenti, immigrati con difficoltà di comprensione della lingua parlata nei film, giovane pubblico e persone con disabilità cognitiva. Tutto ciò sarà al centro del corso di formazione sull’“Accessibilità ai prodotti audiovisivi”, la cui seconda edizione verrà presentata il 19 novembre a Torino
Tramite una Delibera di recepimento e di riparto, prodotta nei giorni scorsi, la Regione Toscana ha distribuito alle varie Province e alla Città Metropolitana di Firenze la propria parte dei fondi alle Regioni, destinati dal Decreto del Presidente del Consiglio approvato il 30 agosto scorso, e da utilizzare per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, oltreché per i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione riguardante gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio
Si chiama “Occhio della Mente”, il tradizionale appuntamento scientifico annuale proposto dalla Fondazione Istituto David Chiossone di Genova, la cui ventunesima edizione, intitolata “Lo studente disabile visivo: strategie per l’inclusione scolastica”, è in programma per il 18 novembre nel capoluogo ligure e sarà dedicata appunto alle nuove strategie e modelli per una corretta integrazione scolastica di alunni e studenti con disabilità visiva
Le esigenze delle persone con disabilità uditive, visive e linguistico-comunicative e ciò che serve per rendere loro accessibile la fruizione della cultura: sarà questo il tema del convegno del 18 novembre a Venezia, intitolato “L’accessibilità per le disabilità sensoriali nei musei e in ambito culturale”, organizzato dall’Università Ca’ Foscari, patrocinato da CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), e rivolto a operatori, dirigenti e amministratori del patrimonio culturale e artistico, oltreché a studenti di lingue, storia dell’arte e beni culturali
«Siamo stupiti e preoccupati, perché rispetto alla recente Intesa sui LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza), manca un miliardo di euro per la Sanità per il 2018 e nessuno sembra volerlo rilevare. Il rischio è dunque che il prossimo anno non ci siano soldi a sufficienza per garantire appunto i nuovi LEA». A dichiararlo è Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale dei Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, in merito a quanto contenuto in un articolo del Disegno di Legge di Bilancio, attualmente all’esame della Camera
«Contestualizzato nell’universo delle persone con sindrome di Down, il selfie assume un importante significato: da un lato cattura momenti di socialità che si vogliono immortalare, dall’altro percorsi di crescita personali, diventando così metafora di autonomia»: così l’AIPD di Roma (Associazione Italiana Persone Down) parla di “SelfiAMOci”, il proprio Calendario 2017, nel quale i protagonisti degli autoscatti saranno persone con sindrome di Down, ritratte in ogni mese dell’anno in compagnia di amici e/o personaggi famosi. La presentazione è in programma per il 17 novembre a Roma
È in programma infatti per il 18 novembre nel capoluogo toscano il nuovo incontro del ciclo denominato “Perkorsi – Le strade del Parkinson”, serie di appuntamenti promossi in tutta la Penisola dalla Confederazione Parkinson Italia, per fare emergere da una parte l’esperienza dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, dei caregiver e delle associazioni di volontariato, dall’altra le “buone pratiche” nella gestione della terapia e della vita quotidiana, in un confronto aperto con medici, paramedici e rappresentanti delle Istituzioni socio-assistenziali
Le sperimentazioni in atto a Milano per la Vita Autonoma oltre la famiglia, i problemi relativi alla residenzialità stabile nella città e da ultimo, ma non certo ultimo, un chiarimento sulla Legge 112/16, meglio nota come Legge sul “Dopo di Noi”: saranno tutti temi di particolare attualità e importanza, quelli al centro di un incontro in programma per il 23 novembre a Milano, promosso dal Consorzio SiR (Solidarietà in Rete), insieme all’ANFFAS di Milano, che rientra tra le iniziative del “SAI?”, il Servizio Accoglienza e Informazione di quest’ultima Associazione
Erano i primi giorni di settembre, quando tanti giovani, di cui ben cinquanta sordi, con un’età compresa tra i 15 e i 35 anni, provenienti da più parti d’Italia, sono arrivati a Roma, per partecipare a “Mi riguarda, c’è una persona sorda”, esperienza unica per la sua ricchezza, varietà e complessità di interessi culturali e sociali. E oggi, due mesi dopo quelle giornate promosse dalla FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) e dal suo laboratorio di giovani FiaddaLab, l’entusiasmo resta immutato, ma con qualche chiave di lettura in più
In quale modo le iniziative che saranno attivate grazie alla nuova Legge 112/16 - voluta con l’intenzione di promuovere un “Durante, Dopo di Noi” maggiormente rispettoso dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità - potranno rispondere a queste attese e arrestare il processo di istituzionalizzazione in atto? A questa e ad altre fondamentali domande si cercherà di rispondere il 22 novembre a Milano, durante un interessante convegno promosso dall’Università Bicocca, in collaborazione con la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità)
Entrata in vigore il 15 settembre scorso, prescrivendo che gli screening neonatali - esami da effettuare sui neonati entro le 48 ore di vita, per diagnosticare malattie rare ma curabili - entrino nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e diventino obbligatori su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal centro di nascita, la Legge 167/16 sarà al centro di una conferenza stampa in programma al Senato per il 17 novembre, per verificare cosa è stato fatto finora, quali i risultati raggiunti e quali passaggi mancano ancora per rendere la norma operativa a tutti gli effetti
«Cara Sindaca di Roma - scrive Rosa Mauro, donna con disabilità - le parlo a nome di un “piccolo esercito” che non sapevo esistesse. Eppure esso è nella sua città e più precisamente nella Pubblica Amministrazione, conta quattrocento dipendenti e sono coloro che potrebbero richiedere e svolgere il telelavoro. Così almeno si legge da molto tempo nel sito del Comune di Roma, dove si fa appunto riferimento a “89 progetti di telelavoro, che prevedono l’impiego di circa 400 dipendenti”. E tuttavia quell’opportunità è stata finora resa possibile solo per due dipendenti e attualmente è sospesa»