«Fantastica Stromboli - racconta Barbara Di Sandro, persona con grave ipovisione -, dove ho saputo distinguere nettamente tutte le sensazioni, gli odori e i barlumi di luce che hanno offerto ai miei sensi e alla mia mente contrasti favolosi e indistinguibili. Quando un momento di agitazione o “perturbazione” mi aggredirà, Stromboli e le sue innumerevoli sensazioni saranno il mio ancoraggio»
Quattordici videoguide (“video tutorial”) e un’applicazione per dispositivi mobili ideati per supportare la formazione dei lavoratori con disabilità intellettiva nel settore dell’ospitalità alberghiere e della ristorazione: sono questi i prodotti presentati in contemporanea a Roma, Milano, Porto e Madrid, nel corso di uno dei passaggi fondamentali del progetto continentale “OMO” (ove “OMO” sta per “On My Own… at work”), iniziativa che si avvale del finanziamento della Commissione Europea e di cui è capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down)
Una serata interamente dedicata ai fratelli e alle sorelle di persone con disabilità - i cosiddetti “siblings” - che nell’ombra crescono troppo in fretta e vivono spesso in silenzio responsabilità e preoccupazioni, impossibili da gestire da soli. Sarà questo l’incontro intitolato “Vita da fratelli. Quando in famiglia entra la disabilità”, in programma per il 7 ottobre a Costabissara, nei pressi di Vicenza, con alcune interessanti testimonianze dirette di chi ha anche pubblicato libri, per raccontare la propria esperienza
“Persi di vista. Tra falsi ciechi e falsi miti”, ovvero “Come raccontare il quotidiano delle persone non vedenti”, titolo e sottotitolo di un seminario formativo promosso dall’UICI e da «Redattore Sociale» per il 7 ottobre a Roma, opportuna iniziativa rivolta ai giornalisti, anche perché «i ciechi e gli ipovedenti di oggi - come si legge nella presentazione dell’incontro - possono raggiungere in ogni aspetto della loro esistenza un grado di pienezza impensabile solo due decenni fa, ma non altrettanto velocemente si è adeguata la loro rappresentazione sui media»
Un monitoraggio sulle caratteristiche strutturali e organizzative dei servizi di emergenza-urgenza e una Carta dei Diritti al Pronto Soccorso: sono questi i due strumenti scelti per la collaborazione fra il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e la SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza), allo scopo di fotografare il sistema dell’emergenza sanitaria italiana, evidenziando buone pratiche da diffondere o criticità da correggere. Le due organizzazioni li presenteranno entrambi, durante un incontro in programma il 6 ottobre a Roma
Rafforzare l’alleanza internazionale intorno alle persone in stato vegetativo o con esiti di coma, a partire da un modello tutto italiano, come quello della Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna e presidiare i percorsi di cura oltre il risveglio, affrontando i bisogni delle famiglie nelle fasi di criticità: sono questi i concetti alla base della seconda edizione europea della Giornata dei Risvegli per la Ricerca sul Coma - Vale la Pena, l’evento del 7 ottobre promosso dall’Associazione degli Amici di Luca, che prevede in questi giorni varie iniziative, in Italia e in altri Paesi europei
Durante il primo anno di attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi - struttura avviata nell’estate del 2015 dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - quest’ultimo ha ricevuto 1.281 segnalazioni e richieste di informazioni, delle quali ben 236 relative a casi di discriminazione, prese in carico dai legali del Centro stesso (poco meno di un terzo riguardanti la scuola). Si può quindi quasi parlare di un caso di discriminazione al giorno
«Senza un contesto inclusivo - scrive Luciano Paschetta - che veda il docente titolare occuparsi dell’alunno con disabilità, dove quest’ultimo partecipi con gli altri alle iniziative scolastiche ed extrascolastiche, dove gli ambienti, i libri e i documenti siano accessibili ed egli possa trovare gli strumenti utili a seguire l’attività didattica in situazione di pari opportunità, è ben difficile che si sviluppi un positivo processo di inclusione. “Garante” dell’inclusione, quindi, non può essere il docente di sostegno, ma solo un contesto che sappia favorire l’inclusione dell’alunno con disabilità nelle diverse attività»
«Non è stata una “passeggiata”, ma siamo riusciti a seguire circa 290 richieste di assistenza per studenti con disabilità o con DSA, ognuno dei quali ha potuto eseguire i test alla pari degli altri, senza disparità di trattamento». La testimonianza di Fabio Mollicone dell’Università La Sapienza di Roma, riguardante le prove di ammissione all’Ateneo, costituisce decisamente un esempio di buona amministrazione, incoraggiante anche alla luce di ben altre testimonianze, di segno del tutto negativo, come quella recentemente prodotta da Stefano Asaro sul quotidiano «la Repubblica»
Verrà proiettato per tutto il mese di ottobre nelle principali sale cinematografiche di Torino e di altre località del Piemonte, oltreché sui monitor delle stazioni Metro del capoluogo piemontese, lo spot “L’afasia ti lascia senza parole”, promosso dalla Fondazione Carlo Molo, in vista della Decima Giornata Nazionale dell’Afasia del 20 ottobre. Le persone con afasia, vale la pena ricordare, hanno un problema a convertire le rappresentazione mentali in qualcosa di fisico, attraverso una parola che non arriva
Resterà aperta sino al 22 ottobre a Fiuggi la mostra “Fonte… d’Arte. Mani che vedono… che creano”, consistente nell’esposizione di alcune opere realizzate dal Gruppo “Mano Sapiens: mani che vedono, che creano”, promosso recentemente da cinque scultrici non vedenti, con l’intento di sperimentare pienamente la capacità delle mani nel restituire il mondo circostante attraverso il semplice tocco, portando creativamente all’esterno tutto ciò che l’immaginazione può essere in grado di inventare
«Abbiamo fortemente voluto l’istituzione in Italia della Settimana Nazionale della Dislessia, perché reputiamo necessario sensibilizzare il pubblico su un disturbo che è ancora per molti un tabù»: così Franco Botticelli, presidente dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), presenta la Prima Settimana Nazionale della Dislessia, che da oggi, 4 ottobre, a lunedì 10, sarà caratterizzata da sette giornate ricche di iniziative, utili ad informare e a sensibilizzare il pubblico in merito a un disturbo che in Italia interessa quasi 2 milioni di persone
Sarà infatti anche il positivo risultato di un confronto che ha visto direttamente coinvolte alcune Associazioni di persone con disabilità della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la prossima apertura, prevista per il 3 dicembre, di un percorso lungo 3 chilometri e mezzo, che consentirà anche a persone con problemi motòri di visitare una parte della celeberrima area archeologica di Pompei. E successivamente verrà ultimato anche un percorso con pannelli per persone non vedenti e ipovedenti
Questo il nome del concorso per video cui hanno partecipato ben 50 scuole e 1.500 ragazzi e la cui premiazione sarà uno dei momenti caratterizzanti - domani, 4 ottobre, a Roma – dell’evento centrale previsto per il “Giorno Nazionale del Dono 2016” (“#DonoDay2016”), iniziativa istituita per legge lo scorso anno dal Parlamento Italiano, che quest’anno, sempre con il coordinamento dell’IID (Istituto Italiano della Donazione), ha visto mobilitarsi tutto il Paese, con oltre cento iniziative territoriali, all’insegna di un vero e proprio “1° Giro dell’Italia che dona”
Verrà presentato il 4 ottobre a Roma, presso il Ministero della Salute, l’opuscolo “Le anomalie vascolari - Vademecum conoscitivo della patologia e del suo trattamento”, realizzato dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme alla Fondazione Alessandra Bisceglia W Ale e all’ILA (Associazione Italiana Angiodisplasie ed Emangiomi Infantili). A curarlo è stato il chirurgo Cosmoferruccio De Stefano, che vi affronta i complessi nodi scientifici, sanitari e sociali connessi a patologie come le anomalie vascolari, in larga parte ancora sconosciute
«C’è ancora molto da fare - scrive Claudio Arrigoni -, ma nella cerimonia di riconsegna delle bandiere al Quirinale, si è capito che vi è una nuova percezione: togliamo quel “noi” e “voi”, lo sport è uno solo. Nella differenza, perché il mondo è fatto di quella. E allora Paralimpiade e Olimpiade sono lo stesso evento, che deve viaggiare su strade uguali, ma parallele e diverse. Lo diceva anche Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico, ma prima ancora grandissimo atleta: “Il sogno è certamente una unione, ma quando il mondo olimpico si farà contagiare da quello paralimpico e non il contrario”
«Il primo problema della mancata inclusione delle persone con sindrome di Down sta nel muro innalzato dai presunti “normodotati”, a partire dagli stereotipi che banalizzano fenomeni fisici e intellettivi»: lo dichiara Sergio Silvestre, presidente del CoorDown, il Coordinamento delle Associazioni di Persone con Sindrome di Down, che promuove ogni anno, la seconda domenica di ottobre, la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Questa volta l’evento sarà il 9 ottobre, dedicato al tema “Tu come mi vedi?”, e centrerà l’attenzione anche su tante belle storie di autonomia realizzata
Il Comune di Soliera - cittadina di circa 15.000 abitanti in provincia di Modena - è stato il primo del proprio territorio a dotarsi di Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), che fotografa lo stato dell’arte degli edifici e degli spazi pubblici, evidenziando i principali ostacoli che ne limitano o impediscono una completa fruizione da parte dei cittadini con disabilità o con limitazioni alla mobilità anche temporanee. Circa il 10% sono risultate le strade o gli edifici pubblici “non a norma”, anche se talora basterebbero piccoli accorgimenti per cambiare la situazione
Voluti nel 2006 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con la finalità di integrare la didattica inclusiva con le risorse delle nuove tecnologie, i CTS (Centri Territoriali di Supporto) hanno visto nel tempo aumentare i loro compiti, ma non gli operatori e i fondi ad essi dedicati. «È giunto il momento - scrivono gli Autori della presente nota - che il Ministero apra una seria riflessione sulle potenzialità di questa rete che, se ben curata e valorizzata, potrebbe realmente diventare l’architrave su cui costruire un nuovo modello d’integrazione, più efficace ed efficiente»
Di fronte a una Regione Marche che nei giorni scorsi ha quasi raddoppiato i finanziamenti storicamente assegnati ai Comuni per gli interventi rivolti alle persone con disabilità, per supportare inserimenti lavorativi (tirocini), interventi di assistenza domiciliare e per l’integrazione scolastica, «i Comuni stessi - dichiarano dalla Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” - devono comportarsi di conseguenza e in particolare devono rapidamente rivedere le proprie decisioni quelli che nel 2015 e 2016 hanno ridotto o non più attivato i servizi»