Superando

Lesioni midollari: i servizi territoriali

Si chiama “La salute nella persona con lesione al midollo spinale stabilizzata: la rete dei servizi territoriali nella centralità del progetto individuale” ed è un’indagine ad ampio respiro promossa dalla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), per “fotografare” al meglio la situazione riguardante i luoghi, i servizi e le strutture che trattano nel nostro Paese le persone con lesione midollare stabilizzata. I risultati verranno prodotti il 4 aprile a Perugia, in occasione della Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale

Maschere di libertà

Anche una festa di Carnevale, tra maschere, giochi, balli e gastronomia, mettendo insieme persone con disabilità visiva, volontari, famiglie e amici, può contribuire ad abbattere quelle barriere che troppo spesso fanno pensare alla disabilità come diversità e non come unità: ne sono certi all’UICI di Caserta (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che proprio in tal modo, grazie anche alla collaborazione dell’UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) festeggerà il 4 febbraio, giorno di “giovedì grasso”

Quanta frammentazione negli interventi sulla disabilità!

È ad esempio quella che emerge dal “Primo rapporto sulla Disabilità in Toscana. Dal percorso scolastico al ‘Dopo di noi’”, esaminando il quale si ripropone ancora una volta l’esigenza di costruire percorsi di supporto alle realizzazioni dei progetti vita delle singole persone, attraverso un approccio integrato e unitario, centrato sul protagonismo della persona stessa e sulla collaborazione tra i tanti soggetti coinvolti (scuola, servizi sociali e sociosanitari, servizi per il lavoro, famiglie, associazioni, comunità locali)

Sostenibile e a chilometro zero, ma non per tutti

È infatti riassumibile proprio nella frase «Bevo sostenibile e a chilometro zero» la filosofia delle “casette dell’acqua”, impianti installati in varie località, per rendere disponibile l’acqua ai cittadini, facendo risparmiare denaro e plastica da smaltire. Disponibile, però, non a tutti i cittadini, almeno a Spoltore, in provincia di Pescara, dove l’ubicazione scelta per una “casetta dell’acqua” è inaccessibile alle persone con disabilità motoria, come denuncia l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo

Quel che davvero servirebbe ai caregiver familiari

«Di fronte a una Proposta di Legge - scrive Simona Lancioni - contenente approssimazioni, ambiguità, inesattezze e “mezze promesse” di interventi e servizi mai esigibili, per realizzare i quali lo Stato è disponibile a spendere la strabiliante somma di zero euro, vale la pena ricordare alcuni aspetti che devono essere necessariamente considerati, se davvero si vuole riconoscere giuridicamente, e rispettare umanamente, la figura del caregiver familiare»

Ospedali Psichiatrici Giudiziari: urge un Commissario

«A quasi un anno dalla data fissata dalla legge (31 marzo 2015), per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), ve ne sono ancora quattro aperti, mentre un altro si è limitato, dall’oggi al domani, a “trasformarsi” in REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), con oltre duecento persone internate». Lo denuncia il Comitato Stop OPG, chiedendo al Governo di nominare urgentemente un Commissario, che intervenga nelle Regioni inadempienti

Non luoghi “speciali”, ma una cultura sull’autismo

«Ciò che manca e che servirebbe fortemente - sottolinea Antonello Spiga, prendendo spunto da quanto scritto sulla recente inaugurazione di un parco a Cagliari - non sono i parchi “preliminarmente dedicati agli autistici”, ma una cultura sull’autismo». «Siamo visceralmente contrari - commenta dal canto suo il presidente della FISH Vincenzo Falabella - a qualsiasi “soluzione speciale” che, adottata apparentemente per rispondere ad esigenze particolari, finisca inevitabilmente per generare esclusione o isolamento»

Disabili non siamo… ma ci fanno essere

Ancora pienamente attuale, “Vivere eguali. Disabili e compartecipazione al costo delle prestazioni”, libro pubblicato alla fine del 2014 da Raffaello Belli, sarà la base di partenza dell’incontro-dibattito intitolato “Disabili non siamo… ma ci fanno essere”, in programma per il 5 febbraio a Firenze, con la partecipazione di alcuni autorevoli giuristi

Riforma del Terzo Settore: niente più scuse

«Bene l’emendamento volto a trovare le risorse necessarie per la Riforma del Terzo Settore - dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore - ma a questo punto vorremo che la Riforma tornasse ad essere una priorità per il Governo e per il Parlamento, e auspichiamo che non ci siano più scuse per far ripartire, senza ulteriori indugi, la discussione in Senato»

Per cercare nuovi percorsi di inclusione lavorativa

Capire e valutare se i cambiamenti legislativi avvenuti recentemente nel mondo del lavoro diano nuove opportunità all’esigibilità del diritto al lavoro delle persone con disabilità e se favoriscano la realizzazione di progetti personalizzati in prospettiva inclusiva: sarà questo l’obiettivo dell’incontro organizzato per il 4 febbraio a Roma dall’Opera Don Calabria e dalla Comunità di Capodarco, già promotrici tre anni fa nella Capitale del FORUM - Disabilità-Formazione-Lavoro

Ottimi risultati per “Cinema Plurale”

Sono i nove video realizzati appunto durante la seconda edizione di “Cinema Plurale”, laboratorio formativo e creativo attivo a Torino, che ha l’obiettivo di lavorare con diverse abilità e disabilità. I promotori dell’iniziativa, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Motore di Ricerca: Comunità Attiva della Città di Torino, hanno organizzato per il 3 febbraio un incontro dove quei video verranno proiettati. Per l’occasione verrà anche presentata la nuova edizione di “Cinema Plurale”

Le parole di Gasparri: non è una “banale” questione di linguaggio

C’è anche chi parla di “leggerezza”, riferendosi all’ormai nota frase pronunciata dal vicepresidente del Senato Gasparri («Questo è il Family Day, non l’Handicappato Day»). Noi però restiamo fermi a quanto dichiarato dal Presidente della FISH, secondo il quale «non è una “banale” questione di linguaggio “politicamente corretto”», ma «quello stigma devastante che da anni tentiamo faticosamente di scalzare». E questa non sembra proprio una “leggerezza” né a noi né all’ANFFAS, il cui Presidente ha scritto alle massime cariche dello Stato, né a chi ha già lanciato una petizione nel web

Al Centro NEMO di Milano si assegna il “Premio Majori”

Intitolato alla memoria di Felice Majori, volontario e consigliere nazionale dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotorofica) e voluto dalla stessa AISLA, il “Premio Majori” consiste in tre borse di studio assegnate ad altrettanti giovani infermieri neolaureati, per seguire a Milano un Master di Primo Livello centrato sul tema della “Presa in carico di persone con grave disabilità”. La cerimonia di premiazione è in programma per il 3 febbraio nel capoluogo lombardo

A Roma e a Messina due teatri accessibili a tutti

Sono il Teatro Ghione della Capitale e il Teatro Vittorio Emanuele della città siciliana, che stanno fornendo per tutta la stagione in corso un prezioso servizio di audiodescrizione, curato da Isiviù, oltre al programma degli spettacoli stampato in Braille. E a Roma è stato predisposto anche un servizio di traduzione in Lingua dei Segni

I caregiver familiari tra malintesi e disattenzione

Tra confusione normativa e un perdurante, colpevole vuoto legislativo, i caregiver familiari, ovvero coloro che si curano in àmbito domestico di familiari non autosufficienti a causa di severe disabilità, continuano ad essere le figure sulle quali si poggia buona parte del welfare italiano: da questo assunto partiranno i lavori di un convegno organizzato per il 3 febbraio dal Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi

Inclusione scolastica: quale sostegno?

«Solo un “sostegno diffuso” - scrive Luciano Paschetta, concludendo la sua ampia riflessione sui “mali” dell’inclusione scolastica - permetterà ai ragazzi con disabilità di frequentare non in modo emarginante e isolato la scuola di tutti, una scuola nella quale, pur nei limiti delle loro possibilità, devono poter apprendere conoscenze e sviluppare relazioni positive»

Dopo di noi: l’occasione perduta

«La legge che sta per essere approvata, sul “dopo di noi” delle persone con disabilità - scrive Carlo Giacobini -, nasce già come “ultrasettoriale” e non arriva nemmeno a ipotizzare che quell’isolamento e quel rischio di abbandono delle persone debbano trovare risposta in una serie articolata di servizi e di supporti, non certo costruendo nuove residenze, magari umanizzate, ma pur sempre lontane da progetti di vita davvero inclusivi»

Ma che belle parole, Caro Vicepresidente del Senato!

«Questo è il Family Day, non l’Handicappato Day»: «il vicepresidente del Senato Gasparri - denuncia Vincenzo Falabella, presidente della FISH - non ha avuto esitazioni nel ricorrere a questi lemmi beceri, caricandoli altresì di quello stigma devastante che da anni tentiamo faticosamente di scalzare. E non è una “banale” questione di linguaggio “politicamente corretto”: quell’uscita, infatti, tradisce una convinzione profonda che sospinge le persone con disabilità ad essere “cittadini di serie C”»

Distretti Sociali del Lazio: la situazione è critica

E lo è in particolare nei Comuni della Valle dell’Aniene, dove, per citare solo il fatto più eclatante, a causa dei tagli ai fondi sociali operati dalla Regione, i Centri Diurni che fanno capo all’ANFFAS di Subiaco (Roma) non sanno ancora quale sarà il loro futuro a partire dal 31 marzo prossimo. L’ANFFAS Nazionale ne sostiene tutte le iniziative di protesta, a partire da quella in programma per il 4 febbraio a Roma, davanti alla sede della Regione

Prodotto il primo LEGO in carrozzina

Ha risposto così, il produttore di giocattoli danese, noto in tutto il mondo per la sua linea di mattoncini assemblabili, alle accuse lanciate nei mesi scorsi anche tramite una petizione online, con più di ventimila firme raccolte, di «escludere oltre 150 milioni di bambini con disabilità, che non si vedono rappresentati e di non voler cambiare la percezione culturale della disabilità»

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