«Questa Legge non genera né indipendenza né distacco dai genitori, quale naturale processo di vita delle persone con disabilità, e non contiene indirizzi concreti per una progressiva inclusione sociale, per il diritto a una vita adulta e per la chiusura delle istituzioni segreganti»: è uno dei passaggi della dura critica di ENIL Italia (European Network on Independent Living) alla Legge sul “Dopo di Noi”, approvata nei giorni scorsi alla Camera e arrivata ora al Senato
«I centri di riabilitazione che non garantiscono qualità dei servizi e professionalità degli operatori andrebbero chiusi domani mattina perché rischiano di diventare luoghi segreganti, dove non esiste alcun reale percorso di riabilitazione»: lo dichiara Sergio Silvestre, presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), a proposito della vicenda emersa nei giorni scorsi - non la prima del genere, purtroppo -, che ha portato all’arresto di dieci operatori in un Centro di Riabilitazione nei pressi di Roma
Di fronte a vicende come quella di cui si è occupato il programma televisivo “Chi l’ha visto?”, riguardante una persona con grave disabilità psichica fornita di tutti i documenti d’identità, ma trattata da un ospedale romano come “paziente ignoto” e cercata ovunque dal fratello per giorni e giorni, vien da pensare che quando si cerca di diffondere documenti importanti come la Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, si stia parlando di mondi del tutto diversi...
«Quei Piani di verifica straordinaria dell’invalidità civile, che hanno visto l’INPS chiamare circa 800.000 persone con disabilità, tra il 2009 e il 2012, sono stati in realtà una mera attività di recupero crediti, all’insegna della discriminazione e dell’immotivata richiesta di rimborso di cifre talora esorbitanti»: lo denuncia la Federazione lombarda LEDHA, che oltre a ricordare le numerose Sentenze vincenti contro l’INPS, ottenute dal proprio Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”, chiede alle persone con disabilità di non scoraggiarsi e di reclamare i propri diritti
Se ne parlerà il 13 e 14 febbraio a Roma, nel corso della XIV Conferenza Internazionale sulla Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker, che rappresenta da molti anni un importante momento di aggiornamento e confronto, non solo per le famiglie che convivono con le forme più gravi di distrofie muscolari, ma anche per medici, ricercatori e aziende. E già il 12 febbraio è in programma un ricco “antipasto”, fatto di temi sanitari, sociali e legislativi, durante alcuni gruppi di discussione
Gianni Morandi ha risposto all’appello lanciato nel web da Giovanni e ha visitato la Casa delle iDee di Bologna, appartamento dove lo stesso Giovanni, insieme ad altre persone con sindrome di Down, vive nei fine settimana, per potenziare la propria autonomia. E a un certo punto è spuntata una chitarra, dando vita così a un momento fondamentale per arrivare a realizzare un progetto video dell’Associazione d’IDee, voluto per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni proprio su quel percorso di autonomia
«Non si pensi - scrive Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al Plurale, Coordinamento delle case famiglia per persone con disabilità e minori di Roma e del Lazio, commentando l’approvazione alla Camera della Legge sul “Dopo di Noi” - di ricreare vecchi istituti, ma si lavori su progetti personalizzati e budget di salute, su gruppi di massimo sei persone in piccoli appartamenti, rimettendo al centro le persone e i loro bisogni e facendo in modo che ciascuno, attraverso percorsi diversi, possa esprimersi al massimo ed essere messo nelle stesse condizioni di tutti»
«Il ragazzo, infatti, potrebbe non essere “distratto” a scuola, ma avere i primi problemi di riduzione del campo visivo, a causa di una patologia degenerativa progressiva come la retinite pigmentosa»: lo ricordano da Retina Italia (Associazione Nazionale per la Lotta alle Distrofie Retiniche), che ha lanciato in questi giorni la nuova edizione della campagna informativa denominata appunto “Occhio al campo visivo” e rivolta in particolare a genitori e insegnanti
Tutti possono contribuire fino al 30 aprile a sostenere le spese necessarie ad alcuni atleti veneti, per prepararsi alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro del prossimo mese di settembre: è questo il senso di una bella iniziativa lanciata con una specifica pagina Facebook dalla Società Ascotrade, in collaborazione con il CONI e il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) del Veneto
Migliora decisamente la “situazione critica” dei Distretti Sociali del Lazio e sembra svanire il rischio di chiusura di numerosi servizi, ciò che era stato denunciato nelle scorse settimane dall’ANFFAS e in particolare nell’àmbito dei Comuni della Valle dell’Aniene. Buoni segnali, infatti, sono arrivati da un incontro di vari Sindaci con l’assessore regionale Visini, sia per l’immediato futuro che in vista di una programmazione a più lungo termine di quegli stessi servizi
Presentato nei giorni scorsi a Milano, si propone di diventare un modello sia in Italia che oltreconfine, il progetto di “Libro Bianco” sulla malattia di Parkinson, iniziativa tramite la quale verranno rilevate e analizzate le problematiche cliniche e sociali nei malati di Parkinson, integrando il tutto in un quadro unitario riguardante questa malattia neurodegenerativa cronica, emergenza nazionale “che non si vede” e la cui età d’esordio si fa sempre più giovane
«Emanare norme più severe e adeguamenti di pena congrui a reati di tale gravità, nonché prevedere controlli più stringenti, atti a prevenire determinati comportamenti, che spesso vedono sempre più coinvolti anziani e bambini con disabilità»: lo dichiara Nina Daita, responsabile delle Politiche per la Disabilità della CGIL, di fronte alla terribile vicenda segnata da percosse e violenze nei confronti delle persone con disabilità di una struttura di Grottaferrata (Roma), che ha portato all’arresto di dieci operatori
Sono aperte infatti fino al 22 febbraio le iscrizioni (gratuite) per giornalisti, comunicatori e pubblicitari, al premio nazionale lanciato lo scorso anno dall’Associazione abruzzese Diritti Diretti, per valorizzare «l’accessibilità che già esiste», ovvero per far conoscere tutte quelle buone pratiche in cui l’accessibilità ha realmente migliorato un territorio e la sua offerta turistico-culturale
Tramite la ONLUS “1 Caffè”, sino alla fine di questa settimana tutti potranno sostenere il progetto della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, denominato “vi.co Hospital - Per un ospedale a misura di autismo”, tramite il quale fornire a vari ospedali e strutture sanitarie dei tablet con l’applicazione “vi.co Hospital”, che contribuisce a migliorare l’accoglienza nei confronti di persone con disturbi dello spettro autistico o altre forme di disabilità cognitive
«È sbagliato dire di voler fare le cose “per Franco”, le cose vanno fatte per la società, per chi ha bisogno; questo è quello che lui ci ha insegnato»: così Antonio Giuseppe Malafarina, in questa schietta e profonda riflessione, scritta «per difendere Franco Bomprezzi dall’ipocrisia e dal travisamento», a poco più di un anno dalla scomparsa di colui che sin dall’inizio fu direttore responsabile del nostro giornale
«Interrompere il finanziamento delle “borse lavoro” e dell’ergoterapia per più di trecento persone con disabilità mentale - denuncia l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo -, come ha annunciato di voler fare la Regione Abruzzo a partire dalla fine di questo mese, significa togliere diritti e dignità a quelle persone, abbandonare le loro famiglie, già gravate da un peso insopportabile, e creare gravi danni sociali, economici e sanitari»
«Le Commissioni Parlamentari Permanenti - sottolinea Sergio Silvestre, soffermandosi sulla norma del “Dopo di Noi” approvata alla Camera - hanno il compito di preparare i testi di legge. Perché dunque non si confrontano preventivamente almeno con gli organismi istituzionalmente preposti a fornir loro contributi e supporti, come l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità? Eviterebbero brutte figure (sul titolo della Legge), critiche e sospetti (in particolare per ciò che riguarda lo strumento del trust)»
Mettere a punto un processo capace di avviare una sperimentazione strutturata sull’intero territorio nazionale, per l’inserimento dei giovani con disabilità visiva in situazioni di lavoro diverse da quelle delle professioni “tipiche” del centralinista, del fisioterapista e dell’insegnante: è questo il “grande obiettivo” sullo sfondo di un progetto di ricerca promosso dall’IRIFOR, l’Istituto Nazionale di Ricerca, Formazione e Riabilitazione dell’UICI, insieme all’Università di Torino
«Da quando la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità) - scrive Salvatore Nocera - hanno ottenuto che venisse presentata alla Camera la loro Proposta di Legge sull’inclusione scolastica, è partito un fuoco di artiglieria su due punti caratterizzanti la Proposta stessa, rispetto al miglioramento della funzione del docente di sostegno. Mi permetto di verificare quanto queste critiche siano superabili»
Nella Città Metropolitana di Milano, ci sono i fondi per attivare i progetti di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ma nonostante ciò circa 1.300 persone con disabilità, che vorrebbero e potrebbero iniziare un’attività lavorativa, sono costrette a restare in attesa, dal momento che manca il personale per gestire le pratiche necessarie all’avvio e alla gestione di quegli stessi progetti. E i problemi in questo settore non riguardano solo Milano, come denuncia la Federazione LEDHA