«Attraverso un linguaggio sportivo comune - sottolinea Sonia Zen, presidente dell’ANGSA Veneto, parlando della Campagna “Play Unified” del movimento Special Olympics - si costruisce una generazione unita, per eliminare pregiudizi e stereotipi, in un futuro teso al rispetto e all’inclusione. Tutto quello che serve, insomma, è uscire e giocare». E a “giocare” molto bene vi è ad esempio Nicolò Trevi, atleta dell’ANGSA Veneto, anche quest’anno “medagliato” ai Giochi Invernali di Special Olympics
Mentre infatti altre organizzazioni continuano la loro battaglia contro quel Regolamento sulla mobilità accusato di «avere peggiorato in modo inaccettabile i servizi di trasporto destinati alle persone con disabilità di Torino», l’UICI locale (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) si vede accogliere un ricorso dal Consiglio di Stato, che riconosce la discriminazione nei confronti delle persone cieche e il fatto che per esse la mobilità non è solo salire o scendere da un autobus
Un seminario in Calabria - tradizionale appuntamento che accende i riflettori sulla Scuola italiana e sugli alunni con disabilità - diventa lo spunto per un’ampia panoramica sulla Cultura della disabilità nel nostro Paese, spaziando dal diritto al cinema, dall’amore alla sessualità, con una gradita “incursione” anche nella poesia, il tutto con il caratteristico, denso stile di Francesco Fusca, ispettore emerito del Ministero dell’Istruzione, firma già nota ai Lettori del nostro giornale
«Quali possono essere le basi di una morale - scrive Domenico Massano, nella sua ampia riflessione dedicata allo stermino delle persone con disabilità durante il nazismo - che possa, quantomeno, ridurre il rischio che si ripetano certi tragici avvenimenti? Il sociologo e filosofo Zygmunt Bauman propone una risposta impegnativa, ma illuminante e sempre attuale nella sua semplicità: “Il dovere morale deve contare sulla propria fonte originaria: la fondamentale responsabilità umana verso l’altro”»
Proseguirà il 12 febbraio a Milano e il 17 a Roma, la stagione 2015 della rassegna “Cinema senza Barriere®”, servizio culturale rivolto alle persone con disabilità della vista e dell’udito. E lo farà con “La sedia della felicità”, ultima, deliziosa “fiaba moderna” di Carlo Mazzacurati, il regista prematuramente scomparso poco più di un anno fa
Il fatto che ben 260 strutture alberghiere venete abbiano aderito al “Progetto di Eccellenza per lo Sviluppo del Turismo Sociale e Accessibile” della Regione è il risultato di un lungo percorso, passato attraverso una fiera del turismo accessibile a Vicenza, per continuare con una mappatura delle strutture turistiche in grado di rispondere alle esigenze di tutte le persone con bisogni specifici, e per finire, ma solo momentaneamente, con un percorso formativo postuniversitario gratuito
Infatti, anche il progetto promosso dall’Associazione L’Ancora di Arezzo, che si sostanzia in un ricco catalogo di strutture ricettive accessibili, parteciperà con un proprio stand alla nuova edizione della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo in programma alla Fiera di Milano dal 12 al 14 febbraio, che raccoglie intorno a sé gli operatori turistici di tutto il mondo, un numeroso pubblico di visitatori, appassionati di viaggi, televisioni e stampa
Non solo l’arenile, ma anche il retrospiaggia e tutte le strutture dello stabilimento: i lavori che stanno per iniziare puntano a rendere pienamente accessibile il litorale principale di Grado, pensando non solo alle persone con problemi di deambulazione, ma anche a tutte le altre categorie di fruitori della spiaggia
«Se il video della cantante Viktoria Modesta - scrive Annalisa Benedetti - verrà trasmesso perché il brano musicale sta semplicemente ottenendo successo come tale, ci siamo. Finché invece verrà presentato come “il video della prima pop star amputata”, non ci siamo. E non ci saremo mai, finché certe “etichette” varranno più delle persone a cui sono state appiccicate»
«Se non si mette in sicurezza il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale - si legge infatti in un’ampia scheda prodotta dall’Area Contrattazione Sociale-Welfare-Politiche della Salute della CGIL, riguardante appunto la proposta di aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), presentata dal Ministero della Salute alla Conferenza delle Regioni - quella stessa proposta di aggiornamento rischia di essere un buon provvedimento, ma velleitario»
L’importanza di dirlo e di parlarne, di chiedere aiuto, del bastone bianco, delle tecnologie e soprattutto di conoscere se stessi e il proprio problema: «queste riflessioni sull’ipovisione - scrive Rosa Mauro - non vogliono certo essere esaustive, anche perché dietro una facile etichetta come quella di “ipovedente”, c’è una persona, e quindi un mondo, differente. Ma chissà che leggendo queste righe, qualcun altro “faccia outing”. Siamo tanti, non è il caso di cominciare a farci conoscere?»
La Regione Sardegna ha mantenuto l’impegno assunto e così ha potuto riprendere, nella Provincia di Sassari, il servizio relativo all’assistenza educativa e al trasporto di 132 ragazzi con disabilità delle scuole superiori. Per farlo continuare però sino alla fine dell’anno scolastico, serviranno altre risorse nella Legge Finanziaria Regionale, provvedimento che su un altro versante sta già creando gravi inquietudini nell'Isola, dopo i preannunciati tagli al Fondo per la Non Autosufficienza
Colpisce circa 65 milioni di persone nel mondo (circa 500.000 in Italia) ed è una delle patologie neurologiche più diffuse. Nonostante ciò, l’epilessia rimane ancora un problema relativamente sommerso, a causa degli irragionevoli pregiudizi che ad essa sono associati. «La Prima Giornata Internazionale per l’Epilessia di oggi, 9 febbraio, è l’occasione - sottolineano dalla FIE (Federazione Italiana Epilessie) - per portare fuori dall’ombra i problemi legati alla malattia»
«Il problema delle troppe certificazioni nel Lazio ai fini del sostegno scolastico - scrive Nicola Panocchia - andrebbe dimostrato non solo su dati numerici, ma anche verificando l’appropriatezza delle certificazioni. E in ogni caso, se tale problema c’è, non si può certo farlo ricadere sugli alunni con disabilità, ledendone il diritto allo studio. E invece è quanto sta proprio accadendo, facendo pensare che le grida, di manzoniana memoria, siano vive e lottino insieme a (contro di) noi»
Tutti possono partecipare, fino al 22 marzo, al concorso denominato “Creiamo lo strumento per condividere gli strumenti”, «rivolto - come spiegano dai blog “Riabilita il Domani” e “Le Buone Prassi”, che lo hanno organizzato - a personale medico o paramedico, ma anche ai cittadini, ai familiari, ai “pazienti” e più in generale a tutti coloro che vogliono contribuire, attraverso la condivisione delle proprie soluzioni, al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità»
Ovvero “Quali politiche nazionali per un welfare locale?”, titolo e sottotitolo di un incontro in programma per il 10 febbraio a Roma, che sarà anche l’occasione per presentare il recente libro “Il welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive”, pubblicato da Cristiano Gori, Valentina Ghetti, Giselda Rusmini e Rosemarie Tidoli
«Dopo sei anni dalla morte di Eluana Englaro - scrive Fulvio De Nigris - che cosa è rimasto? Il lavoro delle Associazioni impegnate nei propri territori a sostenere le famiglie in una lotta impari per i propri cari, una data che segna il lutto di una famiglia, una giornata che il 9 febbraio dovrebbe celebrare una condizione che coinvolge migliaia di persone e una battaglia che si è arenata per chi voleva il cosiddetto testamento biologico»
È in programma oggi, 9 febbraio, a Roma, la conferenza conclusiva del Progetto Nazionale “Incarico: Sviluppo di un modello di integrazione socio-sanitaria nella presa in carico di persone con disordini della coscienza”, iniziativa voluta per fornire al Ministero della Salute, alle Regioni, e soprattutto ai familiari di persone in stato vegetativo e di minima coscienza una rappresentazione dettagliata sui luoghi di cura nella fase acuta, postacuta e cronica del percorso di presa in carico
«Intendiamo utilizzare al meglio le opportunità che vengono dalla domotica, ovvero dall’uso di tecnologie che consentano di migliorare la qualità della vita e la sicurezza in casa, per favorire la permanenza nel proprio domicilio delle persone con disabilità o comunque fragili»: lo ha dichiarato nei giorni scorsi l’assessore del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca, inaugurando a Trieste tre nuovi appartamenti “domotici”
Risponde, Salvatore Nocera, alle varie critiche del Comitato Nazionale Insegnanti Bis-Abili, nei confronti di un suo precedente intervento sulla Proposta di Legge voluta per migliorare l’inclusione scolastica e sostenuta dalle Federazioni FISH e FAND, della quale aveva scritto che «consentirà agli alunni con disabilità di avere risposte didattiche corrispondenti ai propri bisogni educativi personali, e ai docenti per il sostegno di lavorare effettivamente per ciò per cui hanno studiato»