Come preannunciato nei giorni scorsi, diamo spazio ad ulteriori opinioni sugli articoli pubblicati recentemente dalla giornalista Concita De Gregorio e sulle tante prese di posizione da essi suscitate. A scrivere oggi direttamente alla giornalista è l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che offre tra l’altro «la propria collaborazione a tutti i giornalisti, con la convinzione che questi “scivoloni”, sui quali spesso ci troviamo a intervenire, derivino da una conoscenza insufficiente e inadeguata del nostro mondo e di quei “cerebrolesi” a cui, ogni tanto, si fa riferimento»
Con “Barbie”, il film dell'estate, compare sul grande schermo, seppure per brevi momenti, anche una Barbie in carrozzina! Qual è la sua già lunga storia? A raccontarla è Silvia Lisena, insegnante, scrittrice e attivista con disabilità motoria, nell’àmbito del suo spazio fisso denominato “Disfemminismo e altre storie”, con cui intende «raccontare, indagare e riflettere sulla realtà delle donne con disabilità in un’ottica femminista, inclusiva e intersezionale», come ha scritto lei stessa
Due esperti delle Nazioni Unite hanno criticato formalmente la Proposta della Commissione Europea per un Regolamento e una Decisione del Consiglio che disciplinano la Convenzione dell’Aia sulla protezione degli adulti. Nello specifico sono state evidenziate delle disposizioni in conflitto con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. A darne notizia è il Forum Europeo sulla Disabilità, che sta preparando alcune proposte di emendamento per rendere il testo conforme ai diritti fondamentali, e chiedere il rispetto della Convenzione ONU stessa
«Per oltre un’ora, nonostante mi trovassi in pieno centro, Radio Taxi non è stato in grado di trovarmi una vettura e quando finalmente mi è stata inviata, il conducente se n’è andato quando ha notato il mio cane. Inoltre la centralinista, invece di scusarsi, mi ha rimproverata, sostenendo che dovrei sempre indicare la presenza del cane in fase di chiamata»: è accaduto a Torino a Dajana Gioffrè, vicepresidente dell’APRI, come racconta Marco Bongi, presidente della stessa Associazione, in barba alle leggi che garantiscono il libero accesso ai cani guida in tutti i mezzi di trasporto pubblico
Dal settembre prossimo l’Ospedale Bellaria di Bologna predisporrà un centro dedicato alle malattie neuromuscolari che prenderà il nome di Centro Clinico NEMO Bologna e che integrerà l’eccellenza della sanità regionale con una solida competenza in tali patrologie legata al modello dei Centri Clinici NEMO (NEuroMuscular Omnicentre). Quattro i posti letto inizialmente attivati, che diventeranno sedici entro tre anni e vi sarà anche un’area dedicata alla riabilitazione e alla ricerca. Il tutto per garantire l’accesso a cure sempre più innovative e potenziare i percorsi “ospedale-territorio”
Succede spesso che dagli incontri fortuiti nascano le opportunità migliori. Ne è un esempio “Seatrac”, un dispositivo nato in Grecia, grazie al quale le persone in carrozzina possono entrare e uscire dal mare in modo del tutto indipendente e fare il bagno in totale autonomia. Sono ancora pochi, nel nostro Paese, i “Seatrac” attivi, ma questo strumento di facile uso, che garantisce assoluta sicurezza, è certamente destinato a diffondersi
«Un incontro per sensibilizzare la nuova Amministrazione Comunale di Ostuni sui temi che riguardano i cittadini e le cittadine con disabilità e le loro famiglie, sui loro diritti e sulle pari opportunità, con un’attenzione particolare ai temi dell’accessibilità»: lo ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, dopo avere incontrato Angelo Pomes, Antonio Zurlo e Andrea Pinto, rispettivamente sindaco, assessore e consigliere comunale di quella che è anche nota come la “Città Bianca del Salento”
«Le parole - scrive Salvatore Cimmino - possono rappresentare finestre o muri, sono l’arma più potente di cui ognuno di noi è dotato, un’arma che non dovrebbe mai essere puntata al cuore dell’altro. L’identità sociale della persona con disabilità nel corso della storia dell’umanità è stata oggetto di alterni destini, che si sono concretizzati, spesso, in epiteti denigratori. Usate in contesti diversi, le parole possono essere appropriate, confondere o addirittura offendere, ma se utilizzassimo quelle giuste, potrebbero diventare le fondamenta del mondo inclusivo in cui abitare tutti insieme»
Divertimento, cultura, emozioni, altruismo, sport e spettacolo: sono le parole chiave di “Tuttavia... che spettacolo!”, manifestazione che dal 31 agosto al 3 settembre animerà per la terza volta la Repubblica di San Marino, con un programma ricco di sorprese, alla presenza di realtà aziendali e non che si occupano di sociale e di disabilità, e con l’arrivo all’ombra del Titano di tanti ospiti e testimonial di assoluto rilievo
Sugli articoli pubblicati recentemente dalla giornalista Concita De Gregorio e sulle parole “sbagliate” in essi contenute, diamo oggi spazio innanzitutto alla nota diffusa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ove si legge tra l'altro che quelle parole «sono lo specchio di una cultura discriminatoria e anti-inclusiva». Successivamente pubblichiamo la lettera inviata direttamente alla giornalista dalla Federazione LEDHA, secondo la quale «in questo caso le scuse non bastano, ci vuole una conversione»
«Il concetto di inclusione - scrive Martina Gottardo - è importantissimo per costruire relazioni interpersonali valide e trasparenti e diventa ancora più importante se consideriamo che è avvalorato anche da dimostrazioni matematiche. Nella teoria non è molto difficile da capire, ma metterlo in pratica sembra essere difficoltoso per molte persone. Soprattutto per gli insegnanti dovrebbe essere un fare e un sentire che non si può evitare, perché per insegnarlo ai ragazzi bisogna averlo appreso prima dentro di noi, averlo capito fino in fondo, viverlo»
«La giornalista Concita De Gregorio - scrive Antonio Giuseppe Malafarina - ha combinato un grosso guaio linguistico, con tanto di scuse di tenore medesimo. Non si può sapere tutto di tutto, ma c’è una cosa che non andrebbe mai fatta: trattare un argomento improvvisando e invece sulla disabilità molti improvvisano e lo fanno perché non conoscono. Anzi, sono certi di conoscere animati dalla cultura con cui si sono formati. Che, se non ti aggiorni, è quella dei “portatori di handicap”, dei “mongoloidi” e aberrazioni analoghe»
Tra le preoccupazioni legate alla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vi è anche quella relativa alla circostanza che una serie di interventi, in buona parte localizzati nelle città, venendo esclusi dal PNRR stesso, non siano più vincolati al rispetto dei criteri di accessibilità che l’accesso ai fondi del Piano richiede. L’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) raccoglie in tal senso la segnalazione di questo rischio da Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità
Nel corso di due diverse audizioni alla fine di luglio, rispettivamente al Senato e alla Camera, la Federazione FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha presentato altrettante Memorie sui temi della scuola (nello specifico sull’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico) e del turismo accessibile e inclusivo
Il 1° agosto scorso Franco Bomprezzi, che di «Superando.it» è stato direttore responsabile fino alla sua scomparsa nel 2014, avrebbe festeggiato il proprio 71° compleanno. Per noi che l’abbiamo amato, apprezzato e che abbiamo avuto la fortuna di esserne amici, oltre ad averlo come punto di riferimento professionale, è un piacere dare spazio al ricordo inviatoci da Simonetta Morelli, presidente dell’Associazione Premio Franco Bomprezzi, scritto dal “fratello” e collega giornalista Gerardo Bombonato
Costruire già da oggi percorsi di integrazione e inclusione in vista della prossima estate che garantiscano a ogni bambino e ragazzo con disabilità il diritto a frequentare fin dal primo giorno e in condizioni di parità con i propri coetanei il centro estivo, senza che le responsabilità ricadano sulle famiglie, senza riduzione di orari né tariffe più onerose: è la proposta lanciata dalla Federazione lombarda LEDHA, da Spazio Blu Autismo Varese e da Uniti per l’autismo Lombardia, di fronte all’aumento di bambini e ragazzi con disabilità esclusi dai centri estivi rispetto agli anni scorsi
Da domani, 21 luglio, la redazione di «Superando.it» si prende alcune settimane di pausa. Riprenderemo le pubblicazioni con regolarità dal 17 agosto, ma nel frattempo, naturalmente, lasciamo a disposizione dei Lettori e delle Lettrici i nostri ampi archivi, sempre divisi per settore (Diritti - Autonomia - Salute - Lavoro - Studio - Sport e Turismo - Società)
Sta per tornare a Torino dopo sei anni di stop e con l’obiettivo di riavviare il percorso di eccellenza che ne ha caratterizzato ben quattordici edizioni, uno dei più prestigiosi appuntamenti del panorama paralimpico nazionale e internazionale, il “Trofeo della Mole” di tennis in carrozzina, che nella sua nuova veste si chiamerà “Trofeo della Mole 2.0” e sarà organizzato dalla Società Sportiva Dilettantistica Volare. Dedicata alla memoria di Mariella Echampe, la manifestazione si svolgerà dal 27 al 30 luglio, nella tradizionale sede del Circolo della Stampa Sporting
Nel 2019 il percorso fu da Vienna a Budapest, nel 2020 tra Linz e Vienna, nel 2021 tra Passau e Durnstein e infine, lo scorso anno, la “Grande Discesa”, ossia 600 chilometri da Passau a Budapest: è la già ricca “storia” della “Discesa a remi del Danubio”, che sta ora per aggiungere un altro tassello all’“avventura”, replicando il percorso lungo di 600 chilometri dal 21 luglio al 2 agosto. Il tutto sempre a cura del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma e con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale
"Clubbing", che tradotto in italiano suona più o meno come “andare a ballare in discoteca”: è questa la parola chiave dell’intelligente e vivace progetto denominato "UNìSONO-Rave 4 All", voluto da un gruppo di giovani dell’Associazione milanese Walter Vinci, che si occupa di sostegno alle fragilità, in particolare attraverso la musica, con l’obiettivo di realizzare eventi di clubbing inclusivi nel capoluogo lombardo, strutturati in modo tale da consentire la partecipazione di giovani con la sindrome di Down o con altre disabilità intellettive. E le prime serate sono state un grande successo