«Una Conferenza il cui programma è stato reso noto due giorni prima della stessa e sostanzialmente “blindata” rispetto agli interventi possibili, era destino avesse una eco limitata sulla stampa, è così è stato, specie qualitativamente. La pandemia, ovviamente, non ha favorito il tutto, limitando ad una giornata l’assise e rinunciando a momenti di dibattito con i partecipanti»: lo scrive Andrea Pancaldi, esaminando i quotidiani, le agenzie di stampe e le fonti informative del sociale, per capire quanto e come vi si è parlato della recente Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità
Quello riguardante l’assegno unico universale è un provvedimento contenente anche una serie di misure riguardanti famiglie con figli o figlie con disabilità. Ad esso il Centro Studi Giuridici HandyLex dedica un esauriente approfondimento, evidenziando in particolare una serie di criticità del testo recentemente approvato
«L’Amministrazione Capitolina è manchevole verso noi cittadini con disabilità, che stiamo subendo l’ennesimo danno per inerzia amministrativa»: lo hanno scritto ventuno membri, tra rappresentanti di singoli e associazioni, della Consulta Cittadina Permanente per i Diritti delle Persone con Disabilità di Roma (Consulta Cittadina DI), di fronte all’annullamento della prima Assemblea di tale organismo, senza indicare una nuova data a breve, ciò che viene ritenuto «irrispettoso e privo di logica»
«Credo che talora si perda la priorità - scrive un nostro Lettore dalla Lombardia - di affrontare il disagio di certi problemi quotidiani irrisolti, legati alle persone con disabilità grave, che devono dipendere interamente da altri e, di conseguenza, dalle loro famiglie. In tanti anni, infatti, ho dovuto registrare e sottostare a tanti di questi aspetti sgraditi, spesso dovuti a mentalità ottuse di chi non vive le situazioni più critiche. Due attualissimi esempi concreti riguardano l’odissea vissuta per ottenere lo SPID per mio figlio e quella per prenotare la vaccinazione anti-Covid»
È decisamente importante che la SORESA, la Centrale Acquisti per la Sanità della Regione Campania, abbia accettato, prima in Italia, di aprirsi ai cittadini e alle cittadine su un tema delicato come quello dei dispositivi medici monouso cui sono costretti a vivere e convivere migliaia di pazienti fragili e oncologici. Avverrà domani, 16 dicembre, a Napoli, durante un incontro diffuso anche in streaming, organizzato insieme alle principali organizzazioni di pazienti impegnate nel settore dell’incontinenza, della stomia e delle ulcere cutanee, la Federazione FINCOPP e l’Associazione AISTOM
Continuano le iniziative rivolte all’accessibilità per tutti da parte del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che un paio di settimane fa ha inaugurato un percorso di visita accessibile, frutto di un progetto curato da Sara Corda dell’Associazione MAP e da Rocco Rolli dell’Associazione Tactile Vision, aggiungendo in tal modo alla propria offerta tre nuovi percorsi museali inclusivi
«15 anni sono passati dall’adozione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ma l’attuazione di essa in Italia è ancora di là da venire. Oggi guardiamo alla ricostruzione che attende l’Italia dopo il Covid, per chiedere l’inclusione effettiva di tutte le persone con disabilità in ogni progetto d’interesse collettivo, ponendo l’attenzione su alcune priorità»: inizia così una lettera aperta inviata dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti ai responsabili istituzionali nazionali, in occasione della recente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità
La Regione Toscana ha attivato un Centro di ascolto per il caregiver familiare che consiste in un supporto telefonico (o tramite posta elettronica), rivolto a coloro che si prendono cura di un proprio congiunto non autosufficiente o con disabilità. Promosso all’insegna dello slogan “Aiutiamo chi aiuta”, il servizio consente di trovare ascolto e supporto psicologico, informazioni e orientamento su quanto viene offerto dal Servizio Sanitario Regionale e dalle Associazioni del territorio operanti in àmbito di disabilità
Anche i dati dell’Unione Europea lo confermano: in tutti gli Stati Membri le persone con disabilità sono esposte ad un rischio più elevato di povertà o esclusione sociale rispetto al resto della popolazione (il 29% della popolazione con disabilità pari o superiore a 16 anni, di fronte al 19% di chi non ha una disabilità). In tale quadro l’Italia risultava di poco al di sopra della media europea, ma i dati riferiti al nostro Paese riguardavano il 2019, ovvero prima della pandemia, e quindi con un presumibile peggioramento della situazione nel periodo successivo
«Il gioco di squadra su temi come quello della disabilità - scrive Giusy Versace, deputata e già atleta paralimpica - aiuta a portare a casa risultati concreti. Lo dimostra il grande lavoro fatto con la Legge Delega sulla Disabilità, votata all’unanimità alla Camera, dove per la prima volta trova spazio lo sport. A volte si pensa allo sport come attività esclusivamente agonistica, ma in realtà, per le tante persone che vivono la disabilità, è un modo di confrontarsi con gli altri, di scoprire che i propri limiti si possono superare, di assumere più consapevolezza e porsi nuovi obiettivi»
A Santo Pietro Belvedere, frazione del comune di Capannoli, in provincia di Pisa, è stato aperto lo sportello di ascolto denominato “Aperto al futuro”, rivolto ai genitori e promosso dall’Associazione Tarta Blu di Peccioli (Pisa), nata per iniziativa di famiglie di persone con autismo, ma impegnata anche in attività riferite alla popolazione nel suo complesso. Finanziata dalla Chiesa Valdese, e supportata da diversi altri enti di Terzo Settore, istituzionali e privati, l’iniziativa prevede anche un percorso formativo centrato sullo sviluppo tipico e il benessere dei bambini e delle bambine
«La Convenzione ONU ci insegna che la disabilità non è una caratteristica dell’individuo insita in una patologia o in una menomazione, ma il risultato dell’interazione tra persone con deficit fisici, mentali, cognitivi o sensoriali e un’organizzazione sociale che ne limita attività e possibilità»: lo si legge nella presentazione della nuova guida “Disabilità. Iniziamo dalle parole”, rivolta al proprio personale dall’Agenzia delle Entrate, della quale segnaliamo con piacere anche la citazione di apertura, con una frase sull’uso delle parole dell’indimenticabile amico e collega Franco Bomprezzi
Organizzata dalla ministra per le Disabilità Stefani, insieme ai rappresentanti del Governo, delle Associazioni e ad altri esponenti della società civile e del mondo accademico, la VI Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità ha visto la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) presentare per l’occasione un corposo documento intitolato “Le future politiche per la piena inclusione delle persone con disabilità”. Di tale evento, del documento stesso e di molto altro ancora abbiamo parlato con il presidente della Federazione Vincenzo Falabella
È sempre con piacere che diamo visibilità a un’iniziativa di alto profilo culturale quale il corso di perfezionamento su "Diritti e inclusione delle persone con disabilità in una prospettiva multidisciplinare", che si terrà da febbraio a maggio del prossimo anno, iniziativa giunta alla settima edizione cui ci si potrà iscrivere fino al 10 gennaio. A promuoverla, come sempre, è il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell’Università di Milano, avvalendosi del patrocinio della Federazione lombarda LEDHA
«La lampadina è una cosa che fa luce o una pallina liscia e calda? Papà è alto e porta il cappello? No, papà è un bacio che pizzica e sa di pipa!», ovvero due fratelli, con altrettante diverse maniere per descrivere il mondo, usando la vista il primo, tutti gli altri sensi il secondo: è costruito così il libro “Se chiudi gli occhi” di Victoria Pérez Escrivá e Claudia Ranucci, da consigliare in particolare ai più piccoli, «che invita - come è stato scritto - a soffermarsi sulla potenza delle nostre percezioni e sensazioni, e anche a cambiare la prospettiva sulla disabilità»
«In questo volume ho voluto ripercorrere le storie che intrecciano disabilità e arti performative in poco più di un secolo, cercando di mettere in luce gli stereotipi e le prospettive abiliste, a partire dal linguaggio, che hanno generato narrazioni, categorie e messe in scena ghettizzanti ed escludenti. Di pari passo, il tentativo è stato quello di porre in evidenza le ricerche contemporanee più recenti, condotte da artisti con disabilità che hanno ribaltato tali stereotipi»: a dirlo è Flavia Dalila D’Amico, a proposito del suo recente libro “Lost in translation. Le disabilità in scena”
«Un riconoscimento per l’impegno dimostrato nell’azione di abbattimento delle barriere materiali e culturali che impediscono alle persone con disabilità un pieno godimento dei viaggi e del tempo libero»: con questa motivazione è stato assegnato il “Premio SuperAbile INAIL” a Roberto Vitali, co-fondatore e attuale amministratore delegato di Village for all (V4A®), la nota rete impegnata ormai da più di un decennio sul tema dell’innovazione turistica specializzata in ospitalità accessibile
«I meccanismi subculturali - scrive Annamaria Palummo - in cui fermentano discriminazione e violenza, si superano nel momento in cui ognuna di noi decide di mettere in campo la forza necessaria rispetto a quello che si vuole, come persona, come donna, come donna con disabilità visiva, nel mio caso. Io questa forza l’ho trovata dando forma al mio pensiero critico, prendendo coscienza di quello che sono; e ciò per me è stato vitale: questa forza mi ha permesso di difendere il mio diritto a Essere… A essere una persona, una calabrese, una cittadina, una Donna!»
È in programma per domani, 14 dicembre, l’evento online che concluderà il progetto “Accorciare le distanze. Prospettive di prossimità tra genere e disabilità per donne vittime di violenza”, promosso a suo tempo dall’Associazione MondoDonna e dall’AIAS di Bologna. Durante l’incontro verranno anche presentate le Linee guida utili al riconoscimento e conseguente presa in carico di donne con disabilità vittime di violenza
“Famiglie attive cercano risposte”: si chiama così e si compone di quattro “gradini” successivi (“Domande” – “Quattro incontri” – “Risposte” – “Guida pratica”) il percorso informativo promosso dall’Associazione AIAS di Trieste e definito “inconsueto” dalla stessa. L’iniziativa è rivolta alle persone con disabilità e alle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia, che potranno inviare tutti i propri quesiti all’Associazione giuliana entro il 15 gennaio dell’anno nuovo