Sono aperte le preiscrizioni al nuovo ciclo di percorsi formativi individualizzati gratuiti proposti dall’Associazione Capodarco di Roma, rivolti a ragazzi che vivono, a vario titolo, la difficoltà di uno svantaggio, ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità fisica, psichica o variamente mescolata, in genere di grado lieve o medio-lieve. «In tale àmbito - spiegano i promotori - “formazione professionale” significa in buona parte “formazione alla persona” e inserimento in tirocini presso contesti lavorativi di vario genere»
Luci in sala non del tutto spente, suoni più bassi, libertà di movimento e niente pubblicità prima del film: è il sistema “Friendly Autism Screening”, che consente a chi presenta disturbi come l’autismo o altre forme di disabilità, di vivere senza problemi l’esperienza cinematografica e che sbarcherà per la prima volta a Cremona il 25 e 28 marzo, con la pellicola d’animazione “Leo da Vinci. Missione Monna Lisa”, grazie a una bella iniziativa promossa dall’ANFFAS di Cremona, nell’àmbito dell’“ANFFAS Open Day”. Un’iniziativa che dovrebbe diventare prassi comune in ogni città del nostro Paese
«Abbiamo incontrato ragazzi fantastici, educati e maturi, e ci solleva la speranza che possano riuscire a rendere migliore il futuro di questo Paese»: a dirlo è Paula Morandi Treu, presidente dell’Associazione Vivi Vejo, coinvolta in un riuscito programma di Alternanza Scuola-Lavoro con il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, centrato sull’“addestramento” di un gruppo di studenti alla comprensione del mondo di chi non vede
Verrà presentato domani, 23 marzo, dall’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), il CETRA (CEntro specializzato sul TRattamento precoce dell’Autismo), nuova struttura specializzata, che intende rispondere, con modelli innovativi di cura, ai bisogni delle famiglie di bambini con autismo. Si tratterà di un’esperienza inedita, voluta per catalizzare attorno a sé una rete di servizi ben integrati, affidabili e continuativi, andando oltre i confini stessi della Toscana
«Tutta l’Unione si stringe affettuosamente attorno alla famiglia di Francesco di cui vogliamo ricordare l’entusiasmo e la passione nel promuovere attività e progetti per l’affermazione del diritto di accesso alla cultura dei ciechi e degli ipovedenti»: è questo il messaggio giunto dalla Presidenza Nazionale dell’UICI, dopo la scomparsa del proprio consigliere nazionale Francesco Fratta, di cui ben volentieri proponiamo ai Lettori l’ultimo testo, scritto in occasione di una mostra accessibile a Torino, con parole che evocano in modo evidente tutta la statura umana e culturale di Fratta
Ventitré percorsi aperti a tutti, rivolti quindi anche a persone con limitate possibilità motorie (persone con disabilità in carrozzina, ma anche anziani e bambini piccoli), che si snodano tra i nove sistemi dolomitici riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio Naturale dell’Umanità: consiste in questo il Progetto “Dolomiti Accessibili”, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO
«Esprimiamo viva soddisfazione per l’approvazione di quel testo che pone la nostra Regione all’avanguardia nel panorama nazionale dal punto di vista culturale»: così la Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone Disabili e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia commenta l’approvazione da parte del proprio Consiglio Regionale della Proposta di Legge recante “Principi generali e disposizioni attuative in materia di accessibilità”. Su quel medesimo testo, va ricordato per altro, la FISH Friuli Venezia Giulia aveva rilevato nei giorni scorsi una serie di criticità
«Questa apertura significativa verso le Associazioni delle persone con disabilità, da parte dell’Organismo che detta gli indirizzi programmatici nelle materie previdenziali e assistenziali di competenza dell’INPS, può essere la base per garantire diritti e tutele adeguate a tutte le persone con disabilità»: è un commento soddisfatto, quello della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), dopo l’incontro avuto con i responsabili del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, durante il quale sono state affrontate numerose questioni
«I tagli alla spesa pubblica non possono ledere i diritti dei cittadini con disabilità»: sarà questo il messaggio al centro della manifestazione di protesta promossa per il 26 marzo a Torino dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), dopo avere appreso che la Giunta Comunale del capoluogo piemontese sta pensando di tagliare la cifra di 200.000 euro sui buoni taxi e sul servizio di trasporto attrezzato per persone con disabilità grave
Il noto fondatore del gruppo Elio e le Storie Tese, che è anche il padre di un bimbo con disturbo dello spettro autistico, ha voluto infatti affiancarsi con un video ad hoc alle tante famiglie lombarde componenti del Comitato Uniti per l’Autismo, nel chiedere al Presidente della propria Regione un impegno concreto per l’attuazione delle Leggi Nazionali e Regionali sull’autismo, nel rispetto dei diritti di queste persone e migliorando la qualità delle loro vite
Basta leggere il primo punto di questo “audace contratto collettivo nazionale per i caregiver familiari” («Orario di lavoro: durata massima giornaliera 18 ore, fatti salvi i festivi nei quali viene prolungato a 21 ore»), per recepire il provocatorio e ironico acume con cui Giorgio Genta continua sulle nostre pagine a raccontare la vita a dir poco difficile - ma tuttora ignorata dai più - dei caregiver familiari, ovvero di coloro che si prendono cura in modo gratuito, continuativo e quantitativamente significativo, di familiari del tutto non autosufficienti a causa di importanti disabilità
«Se il 21 marzo di ogni anno il mondo celebra la Giornata sulla Sindrome di Down, è perché il lavoro da fare è ancora tanto ed è la scuola il luogo da cui ripartire per costruire una società realmente inclusiva»: a dirlo è Antonella Falugiani, presidente del CoorDown, il Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down, che ha lanciato la sua nuova campagna di comunicazione internazionale, basata sul video di Lea, bimba con sindrome di Down al primo giorno di scuola, che ha però le idee già chiare sul fatto di voler percorrere la stessa strada dei propri coetanei
Si chiama infatti proprio “Ragazzi in gamba!” il video realizzato dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), in collaborazione con il Centro Studi Erickson, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down di domani, 21 marzo. Si tratta di un documento filmato breve, ma molto significativo, che con semplicità e chiarezza, sottolinea l’importanza dell’educazione all’autonomia degli adolescenti con sindrome di Down
Nato lo scorso anno, l’INVAT (Istituto Nazionale di Valutazione Ausili e Tecnologie), nuovo Ente collegato all’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), ha come scopo precipuo quello di valutare e promuovere sul territorio gli ausili e le strumentazioni volti a favorire l’autonomia personale e la mobilità autonoma delle persone cieche e ipovedenti. «È un sogno divenuto realtà - scrive il direttore generale Franco Lisi - e ora l’auspicio è che l’Istituto possa diventare un’Autorità Nazionale riconosciuta nel campo dell’accessibilità della tecnologia intesa nell’accezione più ampia»
«L’afasia di Giampaolo - raccontano dall’AAT (Associazione Afasici Toscana) - è molto grave: dopo due anni riesce a dire poche parole e anche la capacità di comprenderle è ridotta. Ma a un certo punto decide di ricominciare a guidare la macchina, aprendo una strada che in futuro potranno percorrere anche altri. E così, dopo che la mancanza di conoscenza del suo problema gli costa una prima bocciatura, al secondo tentativo ce la fa, creando un precedente importante e diffondendo l’informazione sui problemi della persone afasiche in un posto strategico come la Motorizzazione della sua città»
«Il Consiglio Comunale di Como - denuncia la LEDHA della città lariana - ha bocciato un emendamento che mirava a rendere fruibili a tutti una serie di percorsi in città e alcuni edifici di interesse pubblico, in un’ottica di perfetta accessibilità del territorio e di tutela dei cittadini più deboli. Se quell’emendamento fosse stato approvato, quegli interventi sarebbero stati realizzati nel volgere di un anno. Rimandando invece il tutto alla redazione di un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, si rischia di dovere attendere parecchi anni in più»
«Bisogna imparare a fare e a fare bene, a credere nelle potenzialità dei propri figli e a cercare di creare una rete tra genitori, insegnati e operatori sanitari, puntando sulla formazione»: lo ha detto Lucio Moderato, psicologo e psicoterapeuta, che ha condotto i lavori della due giorni di Potenza sul tema “Interventi psicoeducativi per persone con disturbi del neuro sviluppo”, iniziativa promossa dalle Associazioni ANGSA e AST. Grande è stata la partecipazione, da parte delle varie figure chiamate quotidianamente a dare il proprio supporto alle persone con disturbo dello spettro autistico
«Insisto nell’idea - scrive Antonio Giuseppe Malafarina- che dobbiamo ripensare il concetto di accessibilità, parlando di “progettazione universale”, cioè di una disciplina per rispondere massimamente alle esigenze di ognuno che contamini tutte le discipline che edificano il mondo. Dobbiamo creare reti fra architetti, amministratori, territorio e ogni elemento che contribuisca a concepire una nuova era del bello. Il bello per tutti. Perché il bello può anche stare nelle casseforti dei nababbi del pianeta, ma è solo quando si espone e diventa di tutti che si eleva a patrimonio dell’umanità»
«Le persone con disabilità intellettive non sono più disposte ad essere soggetti passivi di decisioni altrui che le riguardano direttamente e che influenzano la loro vita»: lo dichiara con forza Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS, alla vigilia della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down e a una settimana dalla Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, che in questo 2018 coincidente con il sessantennale della stessa ANFFAS, consentirà di toccare con mano come sia cambiato il ruolo delle persone con disabilità intellettive all’interno della società
«Questo riconoscimento nazionale è frutto di anni di lavoro svolto con professionalità e dedizione da tutto il nostro staff sul territorio. Auspichiamo anche che possa essere solo il punto di partenza di nuove prospettive per l’autismo in Trentino Alto Adige»: è con legittimo orgoglio che Sabrina Dalpiaz, direttore organizzativo dell’AGSAT (Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino), segnala come la propria organizzazione sia divenuta in questi giorni riferimento regionale ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) per il Trentino-Alto Adige