Pare siano ben 279 le altalene per bambini in carrozzina installate nelle città italiane negli ultimi anni: ma sono veramente sicure e in linea con le norme europee? E quanto possono dirsi inclusive, essendo utilizzabili solo da bimbi in carrozzina, ciò che non facilita affatto l’interazione con gli altri bambini? Non saranno forse un modo per spendere poco e fare bella figura?
«Le disposizioni attuative di quella Deliberazione di Giunta Regionale rischiano di determinare ripercussioni negative sulle persone con disabilità che richiedono prestazioni di ausili»: si apre così una lettera con cui la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) chiede un incontro all’Assessore alla Sanità e alla Programmazione Socio Sanitaria della propria Regione, per discutere il provvedimento con il quale la Regione stessa ha recepito il Decreto del Presidente del Consiglio che ha fissato i nuovi LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza)
«Siamo orgogliosi di coordinare i colori italiani, che hanno da sempre ben figurato in questa manifestazione iridata la quale, pur nell’alto livello agonistico visto fino ad oggi, fonda le proprie radici nella volontà di dare segno concreto del grande successo della donazione di organi e tessuti, gesto che trova una tangibile testimonianza in tutti campi di gara»: così Giuseppe Vanacore, presidente dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto), commenta l’avvio dei Giochi Mondiali per Trapiantati di Malaga, in Spagna, che hanno già visto eccellere gli atleti azzurri
Saranno questi i temi di un incontro in programma per il 30 giugno a Prato, voluto appunto per diffondere informazioni sugli orientamenti della Regione Toscana per la realizzazione dei piani individuali di vita delle persone con disabilità (articolo 14 della Legge 328/00), nella prospettiva di un percorso verso una vita piena, indipendente e inclusa nella comunità e verso l’accesso a sistemazioni residenziali inclusive (Legge 112/16 per il “Dopo e Durante Noi”), rivolte alle persone con disabilità intellettive e dello sviluppo con necessità elevate di sostegno
È questo il titolo sia dell’Assemblea del Forum Nazionale del Terzo Settore, sia dell’Agenda Aperta 2017-2021, presentata dal Forum stesso, e contenente gli obiettivi, le alleanze e i temi strategici dei prossimi quattro anni. Al centro di essa, questioni fondamentali e trasversali, quali la lotta alle disuguaglianze, i processi migratori - che necessitano di essere collocati nei più complessivi processi di sviluppo - il contrasto alla povertà, la salute per tutti, la cura della crescita del capitale umano, la salvaguardia di natura, cultura e qualità degli ambienti di vita delle comunità
«Si deve puntare al concetto di “accomodamento ragionevole”, riferito alle modifiche e agli adattamenti necessari per garantire qualità e appropriatezza dei servizi, assicurando anche alle persone con disabilità intellettiva l’esercizio e il godimento su base di uguaglianza con gli altri del loro diritto alla salute»: lo ha dichiarato Luisella Bosisio Fazzi, intervenuta a Roma, in rappresentanza della Federazione LEDHA, sul tema “Il diritto alla cura delle persone con disabilità intellettiva e accomodamento ragionevole”, durante un convegno dedicato alla disabilità e alla salute
Viene presentato in questi giorni, durante il Congresso Nazionale della CISL, un prezioso testo che è il frutto dei lavori di un workshop svoltosi alla fine del 2016, con il quale si intende analizzare come le relazioni industriali e la contrattazione collettiva stiano interrogandosi e accogliendo le esigenze dei lavoratori con disabilità, nei diversi settori e in aziende di diverse dimensioni
È stato questo uno dei principali quesiti posti agli esperti, durante un convegno organizzato dall’ASMARA (Associazione Malattia Rara Sclerodermia e altre Malattie Rare “Elisabetta Giuffrè”), in occasione della Giornata Mondiale della Sclerodermia (sclerosi sistemica) di domani, 29 giugno. Questa grave malattia cronica e progressiva è stata infatti inserita quest’anno nell'elenco ufficiale delle Malattie Rare, dopo una lunga attesa. Sempre in occasione del 29 giugno, da segnalare anche che numerosi ospedali stanno effettuando in questi giorni test gratuiti di prevenzione della patologia
«È importante quando una grande azienda decide di realizzare uno spot pubblicitario che esalta l’imperfezione - scrive Claudio Arrigoni -, come è accaduto con la campionessa paralimpica Martina Caironi». «In tal modo si dà visibilità - aggiunge Sandrino Porru, presidente della FISPES - all’importanza stessa della diversità, che ci porta a fare le stesse cose, ma ciascuno con modalità diverse. E l’esempio che testimonia Martina Caironi nella corsa è proprio questo»
In ottemperanza alla Delibera con cui qualche mese fa l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) aveva aggiornato, dopo dieci anni, le agevolazioni sulla telefonia per le persone sorde, cieche totali e cieche parziali, le varie compagnie hanno presentato in questi giorni una serie di nuove offerte dedicate
«La grande forza e la splendida “magia” dei libri tattili è quella di favorire attività manuali e di laboratorio in ciascuno di noi, annullando ogni tipo di “barriera” e riuscendo persino a creare un ponte di dialogo e di inclusione tra la realtà esterna e il carcere»: a dirlo è Gianluca Rapisarda, che ha presieduto la giuria del quarto Concorso Nazionale di editoria tattile illustrata “Tocca a te!”, promosso dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi e che si sofferma sulla Menzione Speciale riconosciuta in tale sede a un’opera prodotta dai detenuti di un carcere della Sardegna
Anche a Roma e a Ginevra - durante due iniziative volute per sollecitare l’impegno internazionale a garantire alle persone con disabilità adeguata attenzione in caso di disastri naturali o causati dall’uomo, applicando la “Carta per l’Inclusione delle Persone con Disabilità nelle Azioni Umanitarie” - l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano. Il nostro, tra l’altro, è stato il primo Paese europeo ad avere elaborato nel 2015 un “Vademecum su Aiuti Umanitari e Disabilità”, con il contributo della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), di cui fanno parte anche le organizzazioni DPI e FISH
Associazionismo, cooperazione, politica e anche la presidenza di una Fondazione impegnata sulle malattie neuromuscolari: è una vita di grande impegno, quella di Roberto Frullini, persona con grave disabilità motoria, nato e vissuto in Lombardia e trasferitosi successivamente nelle Marche, dove oggi sta vivendo un percorso di Vita Indipendente. E alla domanda su cosa significhi per le persone con disabilità la parola “inclusione”, risponde semplicemente con due frasi: «Non dover chiedere per favore, se è un diritto» e «Niente su di Noi, senza di Noi»
È senz’alto degno di nota che sia stato invitato anche Gabriele Piovano - vicepresidente della CPD di Torino (Consulta per le Persone con Disabilità) e persona con disabilità - a parlare del proprio percorso di indipendenza, a fianco di alcuni noti personaggi e delle loro rispettive “indipendenze”, durante l’incontro intitolato appunto “Il valore dell'Indipendenza”), che si terrà il 4 luglio (data non certo casuale) alla Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino
Per la prima volta il mondo del design racconterà una patologia neurodegenerativa rara come quella di Huntington, dal grave impatto clinico e sociale, immaginando prodotti pensati per i malati, ma utilizzabili da tutti e ribaltando la prospettiva che solitamente sottende l’approccio dei “prodotti per disabili”: è solo uno degli spunti della mostra “Secondo nome: Huntington”, che verrà inaugurata il 29 giugno alla Triennale dell’Arte di Milano, a cura della Triennale Design Museum, dell’AICH Milano (Associazione Italiana Corea di Huntington) e dalla Rete Italiana della Malattia di Huntington
È questo il significato dell’acronimo “PASS”, nome del programma presentato nei giorni scorsi dalla Regione Toscana ed elaborato in collaborazione con le organizzazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, iniziativa che punta a semplificare l’accesso ai servizi sanitari da parte delle stesse persone con disabilità, superando in particolare le cosiddette “barriere invisibili”, legate cioè all’organizzazione dei servizi e alla formazione del personale e muovendosi in modo tale da assicurare una distribuzione adeguata e omogenea su tutto il proprio territorio
A differenza di quanto si è letto recentemente, che cioè non esisterebbe una regolamentazione nazionale unitaria in materia di contrassegni da apporre sulle automobili, è bene ricordare che quella regolamentazione esiste eccome ed è costata anni di battaglie dentro e fuori il Parlamento, fino a quando l'Italia non ha recepito una Raccomandazione Europea del 1998, adottando il cosiddetto CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo). Se dunque continuano a confondersi permessi vecchi e nuovi, ciò è dovuto “semplicemente” all’inadempienza dei Comuni che non hanno applicato quella norma
«Stiamo lottando per fare approvare una Legge che renda stabile e duraturo il Progetto Vita Indipendente nella nostra Regione, e chiediamo anche la rapida approvazione in Consiglio Regionale della mozione per l’adesione ai princìpi della Convenzione ONU»: lo dichiarano i rappresentanti del Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, che nei giorni scorsi hanno incontrato quelli della Regione Marche, e che in mancanza di provvedimenti concreti, si ritengono costretti «ad azioni più incisive rispetto alle modalità “diplomatiche” con cui abbiamo agito fino ad ora»
«Mi impegnerò per dare continuità al lavoro svolto fino ad oggi, cercando di rappresentare al meglio tutte le Associazioni del territorio e soprattutto lavorando per la tutela dei diritti delle persone con disabilità intellettiva e dei loro familiari»: lo ha dichiarato Antonella Falugiani, nuovo presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), subito dopo essere subentrata a Sergio Silvestre, che aveva guidato tale organismo sin dalla nascita di esso, quattordici anni fa
La convocazione a una visita che una norma del 2007 ha stabilito essere del tutto inutile, e poi quella stessa visita ai piedi di una scalinata, per l’impossibilità di accedere al piano superiore dell’INPS di Bari. Certo, sono poi arrivate le scuse dei funzionari dell’Istituto, oltre alla rassicurazione che presto si provvederà a sostituire il montacarichi inadeguato. Resta però tutto il disagio di una lunga e non necessaria trasferta, per una persona con grave disabilità costretta poi a una visita nell’atrio di un Ente, in barba alla riservatezza e alla privacy