È questo il tema di una tesi di laurea in corso di elaborazione, alla quale tutte le donne con disabilità fisico-motoria potranno collaborare, fino al 30 settembre, elaborando un semplice questionario (rigorosamente anonimo) e contribuendo in tal modo anche a fornire utili spunti per migliorare i servizi di assistenza sanitaria in materia di salute sessuale e riproduttiva, rivolti alle stesse donne con disabilità
«Quel documento è il risultato di due anni di lavoro, su aspetti di particolare rilievo e delicatezza, dal riconoscimento della disabilità alla vita indipendente, dalla mobilità al diritto allo studio, dall’inclusione lavorativa alla tutela della salute. Non poteva rimanere ancora in un cassetto!»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH, commenta l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del “II Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”, auspicando ora che i successivi, necessari passaggi siano molto celeri
«C’e una grande ricchezza nel nostro Paese- scrive Pietro Barbieri -, fatta di norme, di esperienze, di istituzioni, di formazioni sociali (lavoratori e terzo settore), di imprese, di associazioni e di singole persone e professionisti in perenne movimento verso il cambiamento che produce opportunità e diritti per le persone con disabilità. C’e quindi una parte del Paese che non si arrende e soprattutto va avanti nonostante tutto. È quella parte di Paese sulla quale si deve far leva
per migliorare l’altro»
È una vera e propria “discriminazione dei colori”, quella a cui letteralmente “dà voce” il nuovo applicativo (App) denominato “Cromnia”, che migliora l’autonomia delle persone con disabilità visiva e che sta ottenendo grande successo, con vari apprezzamenti sulla sua attendibilità. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra l’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi degli Ipovedenti) e la scuola di App iOS Developer Academy, è stata presentata nei giorni scorsi agli organi d’informazione e alla cittadinanza
Riflettendo su una vicenda riguardante il centro lagunare di Comacchio (Ferrara), ove la Soprintendenza ha imposto la rimozione di una passerella ritenuta «non decorosa», che rendeva accessibile il complesso monumentale più noto della città, e pensando al concetto di “accomodamento ragionevole”, uno dei cardini della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, vien da chiedere: davvero in quel caso (e in altri simili) l’unica forma possibile di “accomodamento ragionevole” è suggerire percorsi alternativi, arrendendosi all’inaccessibilità del sito?
Un prestigioso riconoscimento è andato a “Diritto ai diritti”, il documentario di Christian Angeli voluto dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), che racconta il percorso dell’omonimo progetto della stessa AIPD, dedicato alla promozione della partecipazione politica e della cittadiunanza attiva, da parte delle persone con disabilità intellettiva. Il filmato, infatti, ha ottenuto il 3° Premio Internazionale “Spotlight Documentary Film Awards”, iniziativa che valorizza e promuove il lavoro dei registi emergenti, in particolare nella produzione di documentari
«Che la confusione regni sovrana - scrive Gianluca Rapisarda - a causa del recente Decreto 66/17 sull’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità, è sotto gli occhi di tutti e specialmente dei più autorevoli esperti di inclusione i quali, senza alcuna remora, l’hanno definito “una ‘leggina’ che evita solo il peggio”. E questo perché quel provvedimento lascia irrisolti alcuni degli atavici “mali scolastici” del sostegno italiano, rispetto ai quali neppure il clima spensierato delle vacanze e la canicola estiva devono farci abbassare la guardia e spegnere i riflettori»
«Vogliamo che ad assistere a questo match vengano le famiglie con i bambini, perché lo sport può e deve superare ogni barriera. Una persona con disabilità, infatti, non è discriminata se può praticare liberamente un’attività sportiva»: così Roberto Zazzetti, presidente dell’Associazione La Meridiana e dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche), parla della decima edizione della manifestazione centrata sulla partita di minibasket in carrozzina che nella serata di oggi, 10 luglio, giocheranno le squadre A e B degli Amicuccioli di Giulianova (Teramo), in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno
La quattordicesima edizione del “Tuscia Film Fest”, rassegna cinematografica in corso in questi giorni in Piazza San Lorenzo a Viterbo, ricca di proiezioni e di noti ospiti, è contrassegnata da una particolare attenzione all’accessibilità della programmazione, grazie ai sottotitoli e alle audiodescrizioni per gli spettatori con disabilità sensoriale, garantiti dal Gruppo di Servizi Audiovisivi MovieReading
Nasce da un’idea di Lidia Schichter - esperta nel settore delle attività ludico-ricreative per persone con disabilità motorie e psicosensoriali - e ha potuto concretizzarsi grazie alla collaborazione con l’Associazione Sportiva Club Vela Camogli, l’opportunità fornita alle persone con disabilità psicosensoriale di veleggiare in mare aperto, o di cimentarsi in un’uscita in canoa, oltreché - pensando in questo caso alle persone con disabilità motoria - di usufruire di servizi adeguati sulla spiaggia di Camogli, splendida località della Riviera Ligure di Levante
Colpisce almeno due milioni di persone nel mondo, mettendone molte di più a rischio, il tracoma, che è la prima causa di cecità infettiva e che segnatamente colpisce soprattutto gli Stati del Sud del mondo. CBM Italia - componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo - se ne occupa da tempo, ad esempio con uno specifico progetto in Etiopia. Ora ha lanciato a livello internazionale la campagna “Ferma il contagio”, per continuare appunto la lotta al tracoma
Un’occasione utile per approfondire temi di particolare interesse - dall’inclusione scolastica all’inserimento lavorativo, dagli aspetti normativi a quelli medici e di riabilitazione, dal mondo dei siblings (i fratelli e sorelle di persone con disabilità) all’educazione all’autonomia - in un contesto rilassato, con tempi lunghi e condivisi: questo è stato il Campus residenziale formativo per famiglie Socie AIPD (Associazione Italiana Persone Down), tenutosi a Gaeta (Latina)
«Essere orgogliosi della disabilità - scrive Giampiero Griffo - significa dichiararsi contenti di come la società ci disabilita! Inoltre ci sarebbe parecchio da discutere anche sugli obiettivi, i risultati, il programma e gli ospiti di questa manifestazione, oltreché sul patrocinio del Comune di Napoli, che in àmbito di politiche sulla disabilità non è certo un modello virtuoso. Per tutte queste ragioni, il “Disability Pride Italia”, che prende il via oggi, 7 luglio, da Napoli, è un’iniziativa discutibile e non condivisibile»
Soluzioni per l’abitare e per l’attivazione di percorsi di accrescimento dell’autonomia e della consapevolezza delle persone con disabilità prive del sostegno familiare, puntando sulle persone, piuttosto che sulle strutture, con l’obiettivo di creare percorsi specifici e individuali, affinché le stesse persone con disabilità possano vivere con la maggiore autonomia possibile: così, dalla Regione Toscana, si dichiara di volere impiegare i fondi stanziati per finanziare, nei prossimi tre anni, progetti nell’àmbito del cosiddetto “Durante e Dopo di Noi”
Saranno veri e propri “ambasciatori di inclusione sociale” i pedalatori che parteciperanno alla terza edizione del “Fondazione Piatti Bike Tour”, in programma domani, 8 luglio, collegando sei Centri della Fondazione Renato Piatti di Varese, organizzazione che lavora ormai da molti anni, per far sì che le persone con patologie psichiche e intellettive e le loro famiglie possano vivere la miglior condizione di benessere possibile nell’arco di tutta la loro esistenza, senza discriminazioni fondate sulla disabilità
Sovrautilizzo di servizi e prestazioni inefficaci e inappropriate, frodi e abusi, acquisti a costi eccessivi, sottoutilizzo di servizi e prestazioni sanitarie efficaci e appropriate, complessità amministrative, inadeguato coordinamento dell’assistenza: tutto ciò comporta un impatto di 22,51 miliardi di euro di sprechi sulla spesa sanitaria pubblica, come emerge dal “Secondo Rapporto sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale 2016-2025” della Fondazione GIMBE. In particolare ammonterebbe a quasi 5 miliardi di euro la cifra riferita alla categoria delle frodi e degli abusi
Diventerà presto realtà - grazie al sostegno di una ventina di sponsor, tra aziende e privati - il primo passo concreto del Progetto “Autonomia possibile”, promosso dalla Fondazione Il Sole di Grosseto e consistente nell’acquisto di un appartamento in città, dove un piccolo nucleo di ragazzi con disabilità psichica o intellettiva o con multidisabilità potrà sperimentare la vita in autonomia dalla propria famiglia
Forse non tutti conoscono - o ricordano - un Parere espresso lo scorso anno dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardante il contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità, che contiene alcune importanti affermazioni, sia sulla disabilità motoria che su quella psichica. Si tratta invece di un documento da tenere senz’altro presente e soprattutto da far conoscere - quando necessario - a tutti gli Enti interessati all’attuazione di queste procedure
Anche quest’anno sono in programma in tutta la Penisola i “campi solari” (o “campi educativi-riabilitativi estivi”) dell’IRIFOR, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), rivolti a ragazzi e adulti con disabilità visiva e anche con disabilità aggiuntive, iniziative basate su attività che, per la propria caratteristica educativa e riabilitativa, possono favorire, o addirittura accelerare, il reale inserimento sociale delle persone minorate della vista o con problematiche di pluridisabilità
«Riteniamo importante - si dichiara da parte della Federazione Italiana Malattie Rare, a proposito del caso riguardante la sorte del piccolo Charlie Gard, che tanto clamore sta suscitando - instaurare un dialogo aperto tra ricercatori, università, mass media e cittadini su temi come questi che toccano tutti. Spesso l’onda mediatica tratta argomenti delicati in modo sensazionalistico, puntando sull’emozionalità del pubblico. Ma il dibattito pubblico, basato su un’informazione trasparente e di qualità, è fondamentale per aiutare la scelta individuale di ciascun paziente e di ciascuna famiglia»