«Quelle parole costituiscono una gravissima offesa a tutte le persone con disabilità»: per questo la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha deciso di sporgere presso la Questura di Milano una denuncia-querela nei confronti dell’autore di quel famigerato cartello affisso in un Centro Commerciale, che si è scoperto in questi giorni essere un imprenditore quarantenne, per giunta laureato, nonostante le grossolane sgrammaticature contenute nel suo incommentabile messaggio
Grazie a una positiva collaborazione tra il Comune locale, l’AREV (Associazione Regionale Allevatori Valdostani), la Cooperativa Sociale C’era l’Acca, e l’ENS (Ente Nazionale Sordi), anche numerose persone con diverse disabilità hanno potuto partecipare a un bell’evento montano svoltosi alla fine di luglio presso l’Alpeggio Les Cretes di Ollomont (Aosta), nell’àmbito della manifestazione denominata “Alpages Ouverts” (“Alpeggi aperti”)
Secondo ENIL Italia, che guarda con grande interesse ai passi legislativi sulla materia in Umbria, «per le persone con gravi disabilità l’assistenza personale continua ad essere l’elemento principale per la realizzazione della vita indipendente. Senza di essa, infatti, serve a poco abbattere le barriere, rendere accessibili i mezzi pubblici, adattare le case, le scuole, i luoghi pubblici o quelli di lavoro: ci sarà sempre chi non potrà fruirne per mancanza di assistenza personale o che potrà farlo solo con modalità discriminanti, specie se quell’assistenza non sarà autogestita»
Verrà presentato nei prossimi giorni, all’interno di una sede prestigiosa quale la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’importante progetto denominato “Cinemanchìo”, frutto del lungo impegno e della collaborazione in questo àmbito tra le Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile, Blindsight Project e Red, che punta a garantire a centinaia di migliaia di persone con disabilità uditiva, visiva o cognitiva la partecipazione attiva e continuativa alla visione cinematografica e più in generale ai prodotti culturali del nostro Paese
«Coraggio, aprite quel cancello - scrive Giovanni Merlo rivolgendosi alla Scuola Svizzera di Milano, che aveva escluso dai propri corsi le persone con disabilità, salvo poi fare marcia indietro, su sollecitazione delle autorità elvetiche -, venite a conoscerci, abbiamo un sacco di cose da raccontarvi. Tutti impegnati a imparare tante lingue straniere, non avete avuto il tempo e l’occasione di scoprire che ci sono tanti e diversi modi di comunicare e di insegnare anche concetti difficili e che in una scuola le differenze rappresentano una fonte inesauribile di conoscenza e crescita reciproca»
«La cultura non nasce in un giorno - scrive Antonio Giuseppe Malafarina, riflettendo sui concetti di bruttezza e disabilità, tra passato e presente - e quella collettiva si forma dalla stratificazione del passato. A tutt’oggi l’equazione persona disabile uguale brutto persiste e il brutto continua a suscitare repulsione, anche se il suo significato è in tumultuosa evoluzione. Perché la modernità sta nella conoscenza. Ovvero, ciò che è brutto è brutto, ma ciò che è brutto non sempre è ciò che lo era un attimo prima»
La storia di Anthony è una di quelle che ci piace sempre più raccontare, anche perché assomiglia ad altre che tutte insieme sembrano caratterizzare un’epoca nuova, semplicemente impensabile solo fino a qualche decennio fa. Anthony, infatti, è stato colpito da encefalopatia, ed è un giovane con grave disabilità, che comunica con il mondo attraverso gli occhi e i gesti. Il 28 luglio scorso si è laureato brillantemente in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione all’Università Parthenope di Napoli, con il massimo dei voti e tanto di lode
«Tra le tante reazioni di indignazione e condanna nei confronti del cartello realizzato in Lombardia da quell’automobilista multato per avere occupato abusivamente il parcheggio riservato alle persone con disabilità, ne sono circolate alcune in rete - rileva Simona Lancioni - convinte di difendere la causa delle persone con disabilità. Ma in realtà, usando la disabilità mentale come un insulto, rafforzano esse stesse lo stigma contro le persone con disabilità»
La particolare attenzione di un’Amministrazione Locale campana nei confronti dell’accessibilità e l’importanza di avere un disability manager in ogni Comune, grande o piccolo, che sappia valutare attentamente l’appropriatezza degli interventi rivolti alle persone con disabilità: sono questi i due elementi che spiccano leggendo la notizia di quanto attuato dal Comune di Eboli, in provincia di Salerno, ovvero una spiaggia accessibile (gratuitamente) a tutti i cittadini, in località Marina di Eboli
Nell’àmbito della settima “Biennale Arteinsieme - Cultura e Culture senza barriere” e grazie alla collaborazione con la Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona, il Museo Tattile Statale Omero del capoluogo marchigiano ha promosso per domani, 25 agosto, un evento speciale, collegato alla mostra “Tiziano & Tiziano - Due capolavori a confronto”, vale a dire una speciale visita accessibile alle persone non vedenti e ipovedenti, tramite le traduzioni a rilievo dei due celebri dipinti che animano l’esposizione, con relativa descrizione in Braille
Mentre ovunque nel Paese cresce il dibattito sulla vita indipendente delle persone con disabilità, in Umbria l’attenzione è massima, alla vigilia dell’emanazione della prima Legge Regionale di settore, accendendo il dibattito sul concetto stesso di vita indipendente e di autodeterminazione, oltreché sull’utilizzo dei fondi previsti, con l’intervento anche delle maggiori Federazioni e Associazioni Nazionali di persone con disabilità
«Ha suscitato particolare preoccupazione - scrive Salvatrice Cilia, presidente di Pro Diritti H, il Coordinamento Provinciale di Ragusa delle Associazioni Disabili - la notizia secondo cui la nostra Provincia disporrebbe di fondi sufficienti a garantire la frequenza degli alunni con disabilità per soli venti giorni. Che ne sarà dunque del resto dell’anno? E le Istituzioni preposte pensano di garantire continuità all’istruzione degli alunni con disabilità o ancora una volta si riproporranno le stesse problematiche degli anni scorsi?»
È durata per ben tre anni la battaglia di Romina Santini, insegnante con grave disabilità motoria, per ottenere un assistente di supporto che esegua materialmente le attività impedite o rese difficoltose dalla disabilità, come sorvegliare la classe, consultare e compilare i registri, sfogliare i libri o scrivere alla lavagna. Alla fine, però, la vittoria è arrivata e ora la docente romagnola si batterà per far sì che tale diritto venga esteso a tutti gli altri docenti con disabilità che necessitano di assistenza
Si chiama “COMMA 2 - Turismo accessibile in Campania e dintorni”, un nuovo blog rivolto a persone con disabilità motoria, i cui creatori illustrano le proprie esperienze personali, tramutandole in indicazioni pratiche per le mete turistiche, a partire dalla loro Regione, la Campania. «Lo scopo - spiegano - è quello di dare una mano a chi si trova nella nostra stessa situazione di disabilità motoria e magari a volte rinuncia a muoversi, temendo di trovare brutte sorprese. Vogliamo inoltre dare un giusto riconoscimento a chi ha affrontato e risolto positivamente i problemi di accessibilità»
Prendendo atto con soddisfazione di ben tre Sentenze che in soli due mesi hanno portato alla condanna della Città Metropolitana di Milano, per discriminazione ai danni di alunni con disabilità, la Federazione lombarda LEDHA auspica che tutti i bambini e i ragazzi possano iniziare il nuovo anno scolastico senza disagi, ricordando anche che il diritto allo studio degli alunni con disabilità deve scattare esattamente dal primo giorno di scuola e non nei giorni o nelle settimane successive
Perché i cosiddetti “farmaci orfani”, destinati alle persone con malattie rare, dispongono di una normativa specifica? Perché dal momento in cui una molecola viene scoperta e poi testata passa così tanto tempo per far sì che il farmaco sia a disposizione dei pazienti? E ancora, chi ne autorizza l’immissione in commercio e cosa ne determina il prezzo? A queste e altre domande cerca di rispondere l’OSSFOR (Osservatorio Farmaci Orfani), con il proprio primo “Quaderno”, intitolato appunto “La regolamentazione delle malattie rare e dei farmaci orfani”, scaricabile gratuitamente dal web
«Se quella psicologa inviterà in Islanda mia figlia con sindrome di Down - scrive Francesco Giovannelli, commentando un articolo di giornale riguardante le (non) nascite dei bimbi con sindrome di Down in quel Paese - potrà vedere da vicino una persona con sindrome di Down (rarità assoluta nel suo Paese), accorgendosi che i tempi si evolvono e che le persone Down (con tutte le difficoltà del caso) vanno a scuola, lavorano, praticano sport e, come tutti gli altri, possono anche essere felici»
Un lungo lavoro che ha visto in prima fila l’Associazione IOPARLO, costituita da genitori di bambini con problemi uditivi e da persone sorde adulte, ha portato a un importante accordo tra il Comune e l’Università di Firenze, centrato sulla ricerca volta a ridurre il disagio acustico nelle scuole. Una serie di scuole che ospitano bambini con disabilità uditiva sono già state individuate quali casi studio, e iniziative analoghe si stanno avviando anche al di fuori di Firenze
«Nonostante le attuali difficoltà e criticità - scrive Gianluca Rapisarda, prendendo spunto da una recente polemica che ha coinvolto la Scuola Svizzera di Milano -, è opinione comune e generalizzata che il principio dell’inclusione di tutti e di ciascuno continui a rappresentare una conquista di civiltà e una svolta storica della moderna pedagogia italiana, che ci viene invidiato e anche copiato in Europa e nel mondo. Pertanto, qualsiasi tentativo di ritornare ad anacronistiche “classi differenziali” mi sembra costituire una semplice scorciatoia antipedagogica e diseducativa»