Secondo Vincenzo Gallo, che riflette sulla drammatica vicenda del suicidio assistito ottenuto da DJ Fabo in una clinica svizzera, «a istigare al suicidio le persone con gravissima disabilità che vivono nel nostro Paese è chi le ignora, chi in questi ultimi anni di politiche di austerità ha cercato di tagliare persino i pochi fondi di cui possono disporre nel disinteresse di molti, chi non ha garantito la necessaria assistenza sanitaria e sociale, chi ha ignorato le proposte di realizzare in Italia strutture all’avanguardia già sperimentate in altri Paesi»
Partito da Darwin, ha corso per più di 3.100 chilometri nelle aree interne più remote e semidesertiche dell’Australia, per arrivare alla fine di dicembre ad Adelaide. Ha voluto lanciare e vincere questa grande sfida, principalmente per raccogliere fondi in favore dell’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale) di Milano, che opera da molti anni a sostegno delle persone con lesione al midollo spinale. Domani, 28 febbraio, Michele Evangelisti racconterà l’impresa proprio al Niguarda di Milano, nel corso dell’incontro denominato “Across the Outback - Il ritorno”
«C’è un tentativo, anche nella nostra Regione, di tornare a logiche di istituzionalizzazione delle persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale, una cultura pericolosa che prende a pretesto le difficoltà oggettive di tenuta economica del welfare. Chiediamo di percorrere tutt’altra strada»: lo hanno dichiarato le principali organizzazioni toscane impegnate sul fronte della disabilità, durante un’Audizione presso il Consiglio Regionale, che le ha viste presentare il documento intitolato “Per la libertà delle persone con disabilità, contro ogni ipotesi di reistituzionalizzazione”
L’intervento precoce è un’attività di prevenzione dei disturbi secondari dello sviluppo e di promozione della salute del bambino con deficit visivo. Ma cosa devono sapere e che cosa possono fare i genitori rispetto alle attività di cui ha bisogno il bambino nei primi anni di vita? Quali sono le tappe importanti da rispettare? Se ne parlerà il 2 marzo a Roma, nel corso di un seminario promosso dall’IRIFOR della Capitale (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI), condotto da Maria Luisa Gargiulo ed Erika Jaro, specialiste del settore
«Con la consapevolezza che l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei luoghi di lavoro non passa soltanto per normative stringenti - scrive Palma Marino Aimone - né tanto meno per rinvii di provvedimenti, com’è accaduto recentemente con il “Decreto Milleproroghe”, essendo invece il frutto di un gioco di squadra di diversi attori, è auspicabile che nel 2017 maturi sempre più una percezione della disabilità come opportunità e non come mero obbligo da cercare di eludere»
«Il suicidio assistito del DJ Fabo in Svizzera - scrive Fulvio De Nigris - è una sconfitta per tutti. Per la società civile e per la politica che ancora una volta non è riuscita a raccogliere un problema, quello del “fine vita”, che va analizzato nel suo complesso: dal diritto di cura, alla convivenza con la malattia, al morire bene e alla libertà di scelta»
Italia, Norvegia, Corea e i campioni mondiali uscenti del Canada stanno dando vita in questi giorni a Torino, fino al 4 marzo, a un importante torneo di para ice hockey (già ice sledge hockey), l’hockey su ghiaccio praticato da atleti con disabilità. La manifestazione costituisce un test quanto mai probante, in vista dei Mondiali Gruppo A, in programma nel prossimi mese di aprile in Corea
«Per poter conseguire i migliori risultati, le lotte per la conquista del diritto di cittadinanza e della dignità personale e civile, condotte dalle persone con disabilità, dalle loro famiglie e dalle loro associazioni, devono sapersi unire alle rivendicazioni più generali delle classi meno abbienti, perché venga costruito e rinsaldato un vasto fronte comune della solidarietà sociale»: lo scrive Mario Barbuto, presidente dell’UICI, nella lettera con cui chiede ai Segretari Generali delle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, di dedicare il Primo Maggio di quest’anno alla disabilità
«La manifestazione del 21 febbraio costituisce la riprova di quanto le persone con disabilità siciliane siano stanche ma non rassegnate. Da anni proviamo ad avere un confronto serio con la Regione Sicilia, ma adesso basta! Metteremo la classe politica siciliana alle strette, fino a quando non avremo delle risposte, senza se e senza ma. Non arretreremo di un solo passo!»: lo dichiara Antonio Costanza, presidente dell’ANFFAS di Palermo e vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia, commentando le più recenti proteste per i diritti, messe in atto dalle persone con disabilità dell’Isola
«Oggi più che mai le persone sorde possono e devono essere precocemente prese in carico, al fine di garantirne l’inclusione nella società di tutti. In tal senso chiediamo che questo Disegno di Legge venga sostituito da un programma di iniziative e servizi in tutte le Regioni, per assicurare il diritto alla salute, alla parola e all’attivazione di processi virtuosi per pari cittadinanza»: lo scrive ai Senatori il Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi, riferendosi a un Disegno di Legge sulla disabilità uditiva, approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato
«È una congiuntura di grande rischio per i più fragili, i cui diritti acquisiti negli ultimi trent’anni - nel campo non solo del lavoro, ma anche dello studio, dell’assistenza e dei servizi - sono sempre più in pericolo per presunte ragioni di crisi economica: ma solo la promozione e la difesa dell’universalità dei diritti potrà restituire umanità a una società la cui vera profonda crisi è quella morale»: a sottolinearlo è stata Daniela Piglia a Milano, chiudendo il seminario intitolato “Viaggiatori inattesi”, dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità
Le giostre accessibili installate in questi ultimi anni nei parchi di Asti non costituiscono iniziative isolate, ma nascono sulla scia di vari progetti già avviati in àmbito di autonomia e libertà di movimento, con l’obiettivo di avere una città inclusiva “a tutto tondo” per ogni suo abitante e per chi vi si rechi da fuori. Ben lo testimonia il Parco Bramante, uno dei primi esempi in Italia di struttura multisensoriale, in grado di rispondere alle esigenze di tutte le disabilità, motorie, sensoriali e intellettive
«Credo che la questione dei caregiver familiari - scrive Sandro Paramatti, prendendo spunto dai Disegni di Legge in discussione su tale materia - sarà degnamente risolta solo quando si addiverrà alla comprensione della necessità di fornire loro adeguato sostegno psicologico, assistenziale (un “caregiver del caregiver”) ed economico (il vil denaro)»
Un totale di sette appartamenti, con spazi comuni che potranno essere gestiti in modo autonomo e condiviso da persone con disabilità: si chiama “Oasi” il progetto di residenza condivisa (“cohousing”), che sta per nascere a Bologna, grazie a una collaborazione tra l’ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) Città di Bologna, il Comune e l’Azienda USL. Un’iniziativa che punta a rendere le persone con disabilità protagoniste attive della loro vita
Conoscere la disabilità e tutto ciò che vi gravita attorno sin dai banchi di scuola: è questo l’obiettivo della meritoria iniziativa promossa dall’Associazione friulana Laluna, che in questo 2017 sta entrando negli istituti scolastici della Provincia di Pordenone, per alcuni interventi centrati in particolare sull’alternanza scuola-lavoro e sull’orientamento, con la precisa volontà di trovare un positivo punto di contatto con le nuove generazioni
Ambulatori aperti e pronti ad accogliere circa una dozzina di pazienti portatori della sindrome di Poland, rara malattia dall’origine ancora sconosciuta, caratterizzata da una serie di anomalie unilaterali dei muscoli del torace o di un arto superiore: sta per prendere il via oggi, 24 febbraio, presso l’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, un “Open Day” organizzato dalla struttura ospitante, in stretta collaborazione con l’AISP (Associazione Italiana Sindrome di Poland)
Un Ordine del Giorno è stato votato alla Camera, riferito al rinvio di quanto previsto dal Decreto Legislativo 151/15, da parte del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, ciò che coinciderà anche con il rinvio - come denunciato nei giorni scorsi dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - della «concreta aspettativa di assunzione di un numero presumibile fra le 70 e le 90.000 persone con disabilità». Ma potrà realmente seguire a questo Ordine del Giorno un provvedimento correttivo?
Più di cento eventi anche in Italia sono in programma in questi giorni, per la decima Giornata Mondiale delle Malattie Rare, che il 28 febbraio ruoterà intorno al tema “Con la ricerca le possibilità sono infinite”, puntando soprattutto a sostenere la necessità di approfondire e ampliare la ricerca, con la consapevolezza che essa può essere la chiave che aprirà la porta alla speranza per milioni di persone con Malattie Rare nel mondo e alle per le loro famiglie. Il tutto dando ampio spazio anche al ruolo sempre più importante, giocato anch’esso nel campo della ricerca, dagli stessi pazienti
«È l’ora di un avanzamento culturale - scrive Giovanni Barin -, perché le parole contano! Insegnamolo sempre, costantemente, con ostinazione ai nostri figli, ai ragazzi, agli alunni e studenti: le parole sono importanti! Altrimenti, tocca sentire dai nostri figli che il vicino di banco «mi ha detto... ciao handicappato! Perché, papà?». E aggiunge: «Vorremmo semplicemente che si parlasse di persone. Siamo tutti persone, punto. Se poi diventa indispensabile scendere nello specifico delle particolarità della persona, allora si aggiunga “con disabilità”. Semplice, no?»
Un set fotografico alimentato da una bicicletta e da pannelli fotovoltaici per realizzare i ritratti di persone con esiti di coma, familiari e operatori sanitari: consisterà in questo il progetto “La luce del risveglio”, curato dal fotografo Gabriele Fiolo, con il quale l’Associazione bolognese degli Amici di Luca aderirà il 24 febbraio a “M’illumino di Meno”, la giornata per il risparmio energetico ideata dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio2 RAI. Il tutto presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris, la struttura pubblica rivolta a persone con esiti di coma dell’Azienda USL di Bologna