«Una scuola che lascia indietro gli alunni più svantaggiati - scrive Donata Vivanti, replicando a un intervento di Luciano Paschetta, pubblicato del nostro stesso giornale -, quelli con disabilità gravi dell’apprendimento che non possono arrivare a seguire i programmi accademici, non è una scuola inclusiva, è una scuola che non riesce a staccarsi dal concetto dell’integrazione, ovvero dell’accoglienza di chi in qualche modo riesce ad adeguarsi agli alunni “normali”, ma non è capace di includerli adeguandosi alle loro necessità educative»
Perché quel “colpo basso” ai ragazzi con disabilità che frequentano le scuole medie, contenuto nel recente schema di Decreto sulla valutazione delle competenze degli studenti, che rischia di mettere in discussione la stessa filosofia dell’inclusione? Non sarà semplicemente un uso frettoloso del “copia e incolla”, da parte del Ministero, da correggere quanto prima? «Sarebbe infatti paradossale - sottolinea Flavio Fogarolo - che un Decreto ove si riformano gli esami, smussando varie rigidità, mostrasse il pugno duro solo verso gli alunni con disabilità!»
Si può aderire fino al 27 gennaio al corso di informazione e sensibilizzazione su “Disabilità, Autonomia, Sport e Comunicazione”, promosso tra febbraio e marzo dalla rappresentanza di Sant’Anastasia dell’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), iniziativa che si rivolge a tutti coloro che sono in contatto con la disabilità - in particolare sensoriale e psichica - per motivi personali e/o professionali o che vogliano accostarsi a questa realtà per un approccio attivo e non discriminante, arrivando a superare con maggiore consapevolezza le barriere mentali e comunicative
La XV Assemblea Nazionale dell’ASC (Arci Servizio Civile), in programma a Roma per il 19 e 20 gennaio, oltre ad essere il primo incontro pubblico sul Servizio Civile successivo alla pubblicazione dello schema di Decreto Legislativo sul Servizio Civile Universale, sarà anche l’occasione per festeggiare i trent’anni della stessa ASC, l’unica Associazione Nazionale nata espressamente «per promuovere e realizzare il Servizio Civile»
«Anche questa volta abbiamo dimostrato di esistere e resistere, malgrado l’insensibilità e l’insipienza delle Istituzioni politiche locali, che ci vedono spesso costretti a sostituirci alle stesse nell’erogazione di servizi rivolti alle persone cieche e ipovedenti molisane»: lo dichiarano con legittimo orgoglio dall’UICI Molise (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il cui stand al recente evento nazionale di Milano “Facciamoci Vedere” è stato accolto con interesse da tutti i visitatori. Particolare attenzione ha suscitato, tra l’altro, la presentazione di un libro sonor-tattile
Si tratta del Progetto “Badando”, modello di intervento innovativo attuato nel Bolognese da ASC InSieme (Azienda Speciale per la gestione di servizi sociali dell’Unione Comuni Valli del Reno Lavino e Samoggia), nato appunto come esempio di risposta flessibile, che cerca di conciliare i bisogni di assistenza espressi dalle famiglie moderne - sempre più gravate da molteplici e simultanee responsabilità di cura - quelli di qualificazione dei servizi propri dell’Ente Pubblico e quelli di garanzia, continuità e tutela del lavoro richiesti dai caregiver familiari. Vediamo in che cosa consiste
Secondo Sergio Silvestre, presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), «oltre alle scuse del direttore, quel quotidiano che ha usato il titolo “Mongoli in mongolfiera a fuoco dopo l’atterraggio sui cavi dell’alta tensione” dovrebbe anche ospitare una campagna di comunicazione sul tema della disabilità o articoli che diffondano tra i suoi lettori un linguaggio appropriato, corretto e rispettoso. Crediamo infatti che le parole siano molto importanti perché rappresentano l’alfabeto della nostra cultura. Da lì si deve partire»
Proponiamo ai Lettori - auspicandone anche costruttivi commenti - un’analisi letteralmente “al microscopio” dello Schema di Decreto Legislativo sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, approvato il 14 gennaio scorso dal Governo e che nel giro dei prossimi sessanta giorni, durante i quali verrà discusso dalle competenti Commissioni Parlamentari, dovrà portare alla pubblicazione del testo finale
È stata prodotta in questi giorni la Circolare dell’INPS che ha ridefinito anche per quest’anno le provvidenze economiche riguardanti varie categorie di persone con disabilità, in base all’inflazione e al costo della vita. Nel segnalare tutti i nuovi importi, confrontandoli con quelli del 2016, si noteranno scostamenti minimi o nulli, come stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con quello del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prenderà il via il 20 gennaio a Torino una serie di incontri dedicati ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva, promossi dall’IRIFOR locale, ovvero dall’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Durante i vari appuntamenti - che potranno anche preludere a successivi percorsi individualizzati - verranno approfonditi diversi aspetti del rapporto genitori-figli, in relazione appunto alla disabilità visiva
Numerose persone della Calabria che convivono con patologie rare e con una disabilità grave hanno spesso la necessità di viaggiare verso centri medici di altre Regioni, nel Centro e nel Nord Italia. Per questo viene ritenuta molto grave l’ipotesi di chiusura dell’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria, a causa del probabile disimpegno di Alitalia, ciò che ha portato un gruppo di organizzazioni locali, guidate dall’Associazione Per Mano, a lanciare un appello e una petizione
«Bisogna rivedere questo modello di inclusione - scrive Luciano Paschetta - che “scarica” alla scuola ogni responsabilità nell’educazione del ragazzo con disabilità, sostituendolo con un modello in cui la scuola in rete dia a quell’alunno ciò che egli è in grado di apprendere. Questo, però, in un contesto che si faccia carico di quant’altro sia necessario alla sua crescita e alla sua inclusione sociale al di là dell’istruzione, e secondo un vero progetto di vita. Diversamente continueranno ad essere i Giudici a decidere come realizzare l’inclusione»
«Siamo confortati dalla presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e speriamo che si apra davvero un’istruttoria davanti al Consiglio di Disciplina per il Direttore della “Voce di Mantova”. Siamo indignati per un titolo che ha denotato una così scarsa intelligenza comunicativa». Interviene così, il Presidente dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), sulla vicenda denunciata dal nostro giornale, riguardante quell’indegno titolo di quotidiano esposto vicino alle edicole (“Mongoli in mongolfiera a fuoco dopo l’atterraggio sui cavi dell’alta tensione”)
Formare persone con disabilità visiva all’utilizzo accessibile di dispositivi mobili (smartphone o tablet), tramite il sistema operativo Android: è questo l’obiettivo del corso in programma per il prossimo mese di febbraio, ma al quale ci si potrà iscrivere solo fino al 21 gennaio, promosso dalla ONLUS siciliana vEyes (virtual Eyes), nata sulla scorta dell’omonimo progetto
«Sono molto orgoglioso che un artista così importante e sensibile, abbia realizzato quest’opera che rappresenta anche Luca, che non si vede se non da un certo punto della scala. Quella stessa scala dalla quale mi guardo indietro a vedere il volto di Luca e la grandezza di Wolfango»: così Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma della Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna, ricorda il grande pittore Wolfango, scomparso in questi giorni, che realizzò l’opera “L’allegoria del coma”, dedicata allo stesso Luca De Nigris e situata all’ingresso di quella struttura
Continua nel proprio impegno, la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), per far modificare quella contestata Delibera Comunale che aveva stabilito il mantenimento dei parcheggi riservati “ad personam” soltanto nei casi in cui il familiare o l’assistente che provvede all’accompagnamento della persona con disabilità abbia la stessa residenza dell’assistito. Una norma che sta già creando varie situazioni quanto meno anomale, se non inique. L’Assessorato competente del capoluogo piemontese sta lavorando a un nuovo testo, da condividere poi con le Associazioni
«Il sistema di welfare in Puglia - scrivono i Presidenti di tre importanti organizzazioni regionali di persone con disabilità e delle loro famiglie, dopo avere messo in luce le criticità di un recente provvedimento basato sui cosiddetti “buoni di servizio” - deve crescere costruendo realmente un percorso di presa in carico continuativa e globale delle persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, le quali, più di altre, patiscono la frammentarietà, la discontinuità e il mancato coordinamento dei servizi e dell’integrazione sociosanitaria degli stessi»
Dapprima un tirocinio, nell’àmbito del Progetto “VelA-Verso l’Autonomia”, ora l’assunzione a tempo indeterminato in tre strutture di distribuzione alimentare: è il percorso di tre giovani con disabilità intellettiva, seguiti e accompagnati dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, all’insegna di un modello basato non sui prerequisiti o sulla valutazione di quei giovani, ma sulla possibilità di formare e modificare i contesti lavorativi in termini di accessibilità, per metterli in condizione di esprimere al meglio le loro potenzialità
«Questo sportello sarà un nuovo passo avanti nel percorso di accoglienza e informazione che abbiamo intrapreso presso le varie Aziende Ospedaliere. Ci auguriamo, dunque, di essere un punto di riferimento e di sostegno per le persone con distrofie retiniche che vorranno rivolgersi ai nostri volontari, auspicando di poter aprire presto ulteriori punti di informazione e accoglienza in altri centri per le distrofie retiniche rare»: così Retina Italia, con le parole della presidente Assia Andrao, presenta il nuovo sportello informativo che sta per prendere il via all’Ospedale San Paolo di Milano
Testimonianze in prima persona di donne non vedenti, interventi di esperti, politici e amministratori, il tutto per raccontare diversi aspetti della disabilità visiva, quando questa attraversa e si scontra con alcuni diritti fondamentali della vita delle donne, in generale, e di quelle non vedenti in particolare: sarà questo l’incontro organizzato per il 20 gennaio a Napoli dall’UICI locale, intitolato “Donna come tutte le altre: Storie, problemi e prospettive di donne non vedenti nella progettualità di tempi di vita e tempi di lavoro”