Come anticipato, diamo spazio oggi a un secondo contributo, per tenere sempre vivo, in modo ampio e costruttivo, il tema "caldo" delle scuole speciali per i bambini e i ragazzi con disabilità, fenomeno ancora tutt’altro che residuale, come aveva sottolineato l’interessante saggio “L’attrazione speciale”, pubblicato lo scorso anno da Giovanni Merlo. E dopo le riflessioni di Gianfranco Vitale, è ora la volta di quelle dello stesso Giovanni Merlo
Si continua a discutere di scuole speciali per i bambini e i ragazzi con disabilità, fenomeno ancora tutt’altro che residuale, come aveva sottolineato l’interessante saggio “L’attrazione speciale”, pubblicato lo scorso anno da Giovanni Merlo. Reso poi ulteriormente “caldo”, un paio di mesi fa, dalla proposta proveniente dal Veneto di istituire una scuola paritaria specializzata per ciechi, il tema merita certamente di essere dibattuto in modo ampio e costruttivo, ciò a cui il nostro giornale sta cercando di contribuire, con opinioni di segno diverso. La prima cui diamo spazio oggi è quella di Gianfranco Vitale, cui ne seguirà una del citato Giovanni Merlo
Un accordo quadro quinquennale è stato siglato tra l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), voluto principalmente per favorire lo sviluppo di progetti nel settore delle malattie pediatriche e soprattutto di quelle neurologiche e psichiatriche in età evolutiva, nonché le innovazioni diagnostiche, tecnologiche e terapeutiche, e la collaborazione nei percorsi assistenziali per la cura di patologie nelle quali le due strutture sono centri di riferimento nazionale
«Dopo tanti anni possiamo parlare di investimenti sul welfare che, se non ancora pienamente soddisfacenti e pur con il rischio di un’eccessiva frammentazione, segnano comunque un cambio di direzione, facendo pensare alla possibilità di una maggiore programmazione e di una migliore qualità degli interventi, andando oltre la logica dell’emergenza». Così Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, commenta le novità in àmbito sociale introdotte dalla recente Legge di Stabilità
«Quale sarà il prossimo servizio di cui i cittadini con disabilità (sempre in nome del risparmio, sia chiaro) verranno privati?»: è un quesito a dir poco amaro, quello proposto dall’ANFFAS di Modica, in provincia di Ragusa, ma quanto mai attuale, di fronte a decisioni come quelle assunte dalla locale Azienda Sanitaria Provinciale, che in nome del risparmio portano a calpestare letteralmente i diritti delle persone, fino a casi limite, come quello denunciato dalla Federazione FINCOPP e riguardante un giovane studente di Ragusa
«Finalmente si cambia linea. Segno che probabilmente sul tema della disabilità circolano idee più mature, frutto di una crescita sociale e di un affinamento degli strumenti sensibili, che hanno reso possibile questa evoluzione sul piano del diritto»: così Simonetta Morelli commenta quella recente Sentenza della Corte di Cassazione che ha negato il risarcimento del danno a una ragazza nata disabile, dopo che la sua sindrome non era stata diagnosticata in fase prenatale
Si chiama così la traduzione italiana di un documento prodotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, disponibile grazie all’impegno della SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici). La pubblicazione è centrata sugli aspetti sanitari e sociali delle lesioni midollari, visti in una prospettiva mondiale e in molti diversi contesti sociali, culturali ed economici, con indicazioni utili a tutti i diversi soggetti coinvolti in tali problematiche
Abbiamo scelto il sarcasmo, per titolare questa riflessione di Lorenzo Cuffini, che ricorda amaramente come «le pensioni, con un minuscolo, insignificante ritardo, siano state pagate il cinque del mese di gennaio, comprese le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento». «Un piccolo gesto di ordinaria burocrazia - commenta - che ha rivelato, ancora una volta, l’indifferenza ottusa e miope dimostrata davanti alle cosiddette “fasce deboli” della popolazione»
È stata prodotta il 31 dicembre scorso la Circolare dell’INPS che ha ridefinito anche per quest’anno le provvidenze economiche riguardanti varie categorie di persone con disabilità, in base all’inflazione e al costo della vita. Nel segnalare tutti i nuovi importi, confrontandoli con quelli del 2015, si noteranno scostamenti minimi o nulli, ciò che deriva da quanto previsto in un recente Decreto Ministeriale
«Gli alunni con disabilità e le loro famiglie sono stanchi e vogliono atti concreti»: così il Vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia ha lanciato la nuova, clamorosa iniziativa di protesta in difesa del diritto allo studio da parte di genitori e alunni con disabilità, che li ha visti - e non è stata la prima volta - incatenarsi ai cancelli dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Istituto Superiore Alberghiero Francesco Paolo Cascino di Palermo
Non sono poche, nella Legge di Stabilità per il 2016, le novità con un impatto diretto sulle persone con disabilità e le loro famiglie, dalla Vita Indipendente alla Scuola, dalla Sanità alle Malattie Rare e molto altro ancora. Ad analizzarle approfonditamente vi è un’ampia analisi curata dal Servizio HandyLex.org, della quale raccomandiamo caldamente ai Lettori la consultazione
Come ormai di consueto, i nostri Auguri per le festività natalizie e per il nuovo anno si accompagnano all’articolo 3 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che fissa i princìpi generali di quel fondamentale Trattato, vicino ormai a compiere i suoi primi dieci anni. C’è ancora molto da fare, per vedere concretamente attuati quei princìpi e il nostro augurio è che nel 2016 siano tanti i passi in avanti su quel percorso. Arrivederci ai Lettori al 7 gennaio
C’è tanta vita e ci sono tanti colori nel quinto calendario dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), composto da immagini realizzate da bimbi, ragazzi e adulti con autismo, che servirà a sostenere i vari progetti promossi dalla stessa ANGSA, sia a livello nazionale che locale
«Che sia con disabilità o meno - scrive Antonio Giuseppe Malafarina, concludendo la sua carrellata tra una serie di artisti di varie epoche - ha bisogno di cultura. Lo sanno bene gli estremisti che cercano di cancellarla in ogni modo. E chi ancora crede che le persone con disabilità siano inferiori se ne faccia una ragione: fra i più grandi artisti di ogni tempo molti erano “diversi”!»
Chiamata in causa dall’editoriale di Carlo Giacobini, pubblicato dal nostro giornale, a proposito di quanto dichiarato durante il dibattito parlamentare del 19 dicembre scorso, riguardante la bocciatura dell’emendamento sul nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), ci scrive la deputata Ileana Argentin, alla quale diamo naturalmente spazio per il doveroso diritto di replica. Le risponde lo stesso Carlo Giacobini, nostro direttore editoriale
È quello che sta cercando di realizzare la piccola casa editrice reatina Puntidivista e che tutti possono sostenere tramite una raccolta fondi nel web. Cartoon-Able, questo è il nome del progetto, intende appunto produrre un cartone animato accessibile anche a bambini sordi, non vedenti, ipovedenti e con autismo. «Un cartone per tutti - spiegano le responsabili di Puntidivista - allegro, divertente e appassionante, sia per chi non ha problemi, sia chi ne ha e che sarà finalmente protagonista»
«Non può non stupire - scrive Roberto Speziale, a margine della vicenda riguardante l’emendamento sul nuovo ISEE bocciato alla Camera - la generale scarsa attenzione nel mettere in atto tutti gli interventi che potrebbero consentire di migliorare l’intero impianto e così la vita di moltissimi cittadini. Si tratta infatti di un’emergenza che come tale andrebbe affrontata, perché le persone con disabilità e le loro famiglie sono stanche di dover aspettare e quasi elemosinare attenzione e impegni per il rispetto dei loro più fondamentali diritti»
Conclusasi domenica scorsa sulle reti RAI, la maratona di Telethon 2015 ha fatto fermare il numeratore per la raccolta fondi a una cifra di poco superiore ai 31 milioni e mezzo di euro, decretando un nuovo grande successo per la ricerca sulle malattie genetiche rare, in una gara di solidarietà vinta soprattutto dagli italiani, attraverso le tantissime donazioni, ma anche scendendo in campo in oltre tremila piazze del Paese
Nata a Barcellona, grazie a un lungo lavoro promosso dall’Associazione catalana Dones No Estàndards, l’Associazione Internazionale per la Presenza Pubblica delle Donne e delle Donne con Disabilità parte dalla consapevolezza della mancanza di riconoscimento sociale e politico delle donne e delle donne con disabilità in tutto il mondo, e si pone innanzitutto l’obiettivo di avviare i processi culturali e politici necessari a garantirne la piena partecipazione a tutti i livelli
«La disabilità - scrive Silvia Lisena - può e ha tutto il diritto di rompere gli schemi e di sfidare gli altri. E anche una singola persona, pur non potendo da sola fare la differenza, può innescare e rendersi partecipe del meccanismo che, pian piano, cercherà di portare a un cambiamento di mentalità e a un più ampio orizzonte di vedute». Una riflessione indotta da un episodio riguardante una nota modella senza il fisico “da modella” e dall’esperienza personale di un’audizione in carrozzina