C’è favore unanime, da parte delle Associazioni di persone con disabilità, a partire da quelle aderenti alla FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), che hanno contribuito attivamente all’elaborazione del testo finale, per la Proposta di Legge Regionale contenente disposizioni a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico, che attende solo l’approvazione definitiva, «nel più breve tempo possibile», come auspica Pierangelo Cappai, presidente della FISH Sardegna
Sta per ripartire dopo la pandemia, con il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, la bella manifestazione sportiva su spiaggia dedicata alle persone con disabilità, ma aperta indistintamente a tutti. Si tratta di “Allinparty”, terza edizione di un’iniziativa che oltre a raccogliere l’eredità di “Parolimparty”, nome delle prime due edizioni, presenterà la novità di un doppio appuntamento, confermando la tradizionale sede di Milazzo (Messina) a fine agosto, ma svolgendosi anche a Pescara, da dove la kermesse prenderà il via dopodomani, 15 luglio, per protrarsi fino a domenica 17
«La gravità della SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e la rapida evoluzione di tale malattia – si legge in una nota dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) - sono stati oggetto di una disamina posta dalla nostra componente ligure e la Regione Liguria ha accolto l’istanza. D’ora in poi, dunque, una volta presentata la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile, al fine di ottenere l’indennità di accompagnamento, tutte le persone con SLA della Liguria potranno immediatamente presentare la domanda per accedere al contributo della gravissima disabilità»
Individuando gli estremi di una “discriminazione indiretta” ai sensi della Legge 67/06, una recente Ordinanza del Tribunale Civile di Salerno, relativa alla mancata attuazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per un bambino con autismo, a causa dell’inadeguata specializzazione delle docenti, costituisce una valida applicazione alla fattispecie educativo-scolastica del diritto antidiscriminatorio, ovvero di uno dei campi più innovativi del diritto, per altro non ancoira diffusamente applicato
«C’è un incredibile paradosso tutto americano - scrive Silvia Lisena, riflettendo sulla recente Sentenza della Corte Suprema USA, secondo la quale l’aborto non è più un diritto costituzionale -: le donne sono uguali davanti alla legge, ma alcune sono più uguali delle altre. Le donne “normodotate” devono portare avanti una gravidanza, mentre le donne con disabilità non devono, per lo meno in quei 31 Stati dove ne è autorizzata la sterilizzazione forzata. Il minimo comune denominatore, però, è la totale mancanza di libertà. E quel “sogno americano” che forse non appartiene proprio a tutte»
Si è concluso con successo a Catania il progetto “#SportAnchio# Tennis tavolo plus”, volto alla promozione e all’avviamento del tennis tavolo di dodici giovani con disturbo dello spettro autistico, frutto di un protocollo d’intesa siglato fra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, la FISDIR Sicilia (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e l’ENDAS (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale). Un’iniziativa che oltre a rappresentare un efficace modello di avviamento allo sport, ha rivestito anche un’importante valenza abilitativa e riabilitativa
«La guerra in Ucraina pone una minaccia all’infanzia e al futuro di ogni bambino nel Paese. Per i bambini e le bambine con disabilità la posta in gioco è ancora più alta. È nostra responsabilità sostenerli insieme alle loro famiglie e garantire loro l’accesso ai servizi e alle risorse»: lo ha dichiarato Murat Shahin, rappresentante in Ucraina dell’UNICEF, che per rispondere appunto ai bisogni dei bambini e delle bambine con disabilità colpiti dalla guerra in Ucraina, ha unito i propri sforzi ad alcuni Ministeri del Paese e al Centro di Riabilitazione dell’Infanzia Dzherelo
«Pensiamo - scrivono Elisabetta Bacciaglia e Alice Imola, a proposito del contestato questionario recentemente inviato dai Comuni di Roma e di Nettuno ai caregiver familiari - che il problema di quel questionario risieda nella “leggerezza” e nella superficialità con cui è stato posto, una superficialità molto preoccupante, poiché è indicatrice del livello di sensibilità, serietà e dello spessore che si dedica alle azioni rivolte alla persona con deficit e alla sua famiglia, che hanno invece diritto ad un profondo rigore, competenza, alta qualità e rispetto»
«Le barriere - scrivono dalla Federazione lombarda LEDHA, prendendo spunto da una recente vicenda avvenuta a Monza - sono ancora tante, troppe. Servirebbero certamente più segnalazioni pubbliche e forse anche più ricorsi. Noi saremo sempre al fianco delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni che vorranno intraprendere queste strade. Ma non è l’unica strada che vogliamo perseguire e siamo sempre disponibili al dialogo con le Istituzioni, un dialogo, però, che sia costruttivo e rispettoso dei princìpi e delle norme a tutela di tutti i cittadini, compresi quelli con disabilità»
Fin dalle epoche più remote le persone affette da nanismo hanno suscitato sentimenti contrastanti, sono state vittime di pregiudizi, usate per il divertimento altrui, derise e considerate “inferiori”. Pochi sanno, tuttavia, che alcune si sono ritagliate un ruolo nella storia, hanno conquistato la fiducia di illustri personalità del passato e posato per importanti artisti, si sono battute e ancora si impegnano con orgoglio per i diritti. Questo è dunque un racconto di grandi storie che hanno per protagonisti “piccoli uomini” e “piccole donne”
«Questa scultura racconta come l’esplorazione tattile di un’opera d’arte illumini la mente e accenda il piacere della bellezza, ponendosi come simbolo di una nuova museologia multisensoriale, dove anche la tattilità diventa protagonista»: lo dicono dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona a proposito di “M’illumino d’immenso”, nuova opera dello scultore cieco Felice Tagliaferri, inaugurata nei giorni scorsi presso lo stesso Museo Omero del quale andrà ad arricchire la collezione
Promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’incontro online in programma per il 15 luglio coinciderà con il lancio formale del progetto “Scienza partecipata per il miglioramento della qualità di vita delle persone con Malattie Rare”, iniziativa finanziata dal Ministero della Salute e coordinata dallo stesso CNMR dell’ISS, dedicata appunto al miglioramento della qualità di vita delle persone con Malattie Rare, tramite la raccolta e la condivisione di idee, soluzioni, tecnologie o strategie per affrontare piccole e grandi difficoltà e sfide
Dopo due anni di sperimentazione e lavoro a diretto contatto con donne con disabilità e i loro vissuti di violenza, il servizio antiviolenza “CHIAMA chiAMA”, gestito congiuntamente dall’Associazione MondoDonna e dall’AIAS di Bologna, ha prodotto uno strumento operativo molto importante, intitolato “Accorciare le distanze. Linee guida per la presa in carico di donne con disabilità che hanno subito violenze e discriminazioni multiple” e liberamente scaricabile nel web
A prescindere dalla Legge Delega in materia di disabilità, che lo afferma con chiarezza, il coinvolgimento della persona con disabilità in ogni decisione riguardante la sua vita è già prevista dal nostro ordinamento. Cosa può infatti impedire di chiedere alla persona con disabilità cosa voglia fare della sua vita e di considerarne il punto di vista per decidere dove e con chi debba vivere? Il suo coinvolgimento attivo, quindi, non è più solo un auspicio, ma un preciso vincolo di legge, la cui violazione va descritta come una discriminazione e una violazione stessa dei suoi diritti umani
È certamente degno di nota il protocollo siglato tra il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dai rispettivi presidenti Mauro Palma ed Enzo Bianco, specie considerando l’importanza di tale Garante anche per i diritti delle persone con disabilità, e in particolare per quelle che vivono in strutture residenziali
Il 14 luglio anche la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) parteciperà alla manifestazione “Torino Fashion Week”, con il proprio progetto “Diritto all’eleganza”, portando in passerella una serie di abiti per persone con una disabilità motoria, progettati in collaborazione con gli studenti di tredici istituti superiori e accademie a indirizzo moda. Si tratta di un’iniziativa non certo rubricabile semplicemente alla voce “frivolezza”, perché dietro c’è molto di più, a partire dall’importanza di curare l’aspetto esteriore da parte delle persone con disabilità
«Opererà negli uffici della Giunta Regionale e dovrà rapportarsi con l’Esecutivo circa i bisogni e le problematiche delle persone con disabilità»: questo recita la Proposta di Legge approvata all’inizio di quest’anno dall’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, che ha istituito la nuova figura di Garante Regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità. E nei giorni scorsi, a diventare il primo Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Umbria è stato l’avvocato Massimo Rolla, coordinatore del Centro Studi Giuridici HandyLex della Federazione FISH
«Da tre mesi - racconta Giorgio Genta - “Y” soffriva di una sorta di polmonite non-covid che alla fine ha reso necessario il ricovero in rianimazione, reparto ad altissimo rischio per le persone con grave disabilità. Ma il responsabile del reparto ha evitato il paventato trasporto in elicottero della paziente all’ospedale del capoluogo regionale, riuscendo a eliminare il corpo estraneo causa del problema. Oggi, facendo i debiti scongiuri ai quali persino scienziati famosi non hanno mai rinunciato, “Y” è a casa ed è tornata ad essere quella di sempre»
“Fricchiò”, il progetto di ristorazione solidale promosso ad Ancona dalla Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII, ha festeggiato il 1° luglio il suo primo compleanno. Sono stati 365 giorni nei quali si sono organizzati eventi, gestiti asporti e catering, promossi menù stagionali di ogni tipo, ma soprattutto alcune persone con disabilità, regolarmente assunte, hanno portato avanti con professionalità la loro avventura, o meglio, carriera, fatta di crescita, impegno e fatica, ma anche di tanta soddisfazione e autorealizzazione
È stato questo il tema dell’edizione 2022 del concorso “Socially Correct”, iniziativa promossa dall’Associazione Paolo Ettorre - Socially Correct, rivolta a studenti e studentesse che frequentano corsi nel settore della comunicazione. La cerimonia conclusiva è in programma per domani, 9 luglio, a Spoleto (Perugia) e ad essere premiata sarà la campagna ideata da Claudia Chiapparino, copywriter e Martina Cavinato, art director, sotto la guida del loro tutor Silvia Trovato, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano