Superando

Trent’anni dalla Legge 104: il senso di un anniversario

Domani, 5 febbraio, sarà il 30° anniversario della Legge 104/92, che ha segnato una serie di “prime volte” per i diritti delle persone con disabilità. «Ma ha senso - scrive Salvatore Nocera - celebrare la ricorrenza di una Legge? Se si tratta di una banale commemorazione, certamente no, se però si ricostruisce il clima culturale e politico che ad essa ha dato origine, allora sì, servendo a far conoscere alle nuove generazioni di studenti e docenti come nasce una Legge dal basso e come cresce, tra buone e cattive applicazioni, e gli interventi correttivi della Magistratura e del Legislatore»

Dare seguito e piena concretezza alle parole del Capo dello Stato

«Facciamo nostre le parole del presidente Mattarella sulla lotta alle diseguaglianze e alle povertà quale asse portante delle politiche pubbliche, con un particolare apprezzamento per quanto detto sulla disabilità. Chiamiamo dunque tutte le forze istituzionali e politiche ad un’assunzione di responsabilità, che dia seguito e piena concretezza alle parole del Capo dello Stato»: così il presidente della Federazione FISH Falabella commenta quanto dichiarato dal riconfermato presidente della Repubblica SergioMattarella, durante il suo discorso di insediamento al Parlamento

Tutte le problematiche legate alla sindrome di Sjögren

La complessità della sindrome di Sjögren, patologia sistemica rara, e il diritto alla salute negato alle donne che ne sono malate saranno al centro dell’incontro online “Il dolore cronico, le problematiche genitali e la qualità della vita nella Sindrome di Sjögren primaria sistemica”, promosso per domani, 4 febbraio, dall’Associazione ANIMASS, in collaborazione con il Dipartimento di Psicosomatica dell’Università di Verona, cui interverranno autorevoli rappresentanti istituzionali e vari specialisti del mondo sanitario, con un ampio spazio anche alla testimonianza diretta di alcune pazienti

Cara Rita, quanta strada, quante lotte, viaggi e progetti insieme!

«Cara Rita - scrive Nunzia Coppedé, ricordando Rita Barbuto, ieri scomparsa -, quanti anni abbiamo trascorso insieme coinvolte in percorsi comuni! Quanta strada, quante lotte, viaggi, progetti! Mi lasci e ci lasci un’importante eredità con il tuo impegno nazionale, europeo e internazionale contro ogni forma di discriminazione e di violazione dei diritti umani, in particolare per le persone con disabilità e per le donne con disabilità e anche l’impegno continuo per promuovere l’opportunità per le persone con disabilità di vivere il proprio progetto di vita»

Nel segno della dignità

«Dignità è anche un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare»: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo discorso di insediamento pronunciato poco fa in Parlamento. Molto bene Presidente! Sta ora a chi ha applaudito ripetutamente il suo discorso, i Parlamentari e i componenti del Governo, mutare in fatti concreti quelle parole chiare e nette. Perché adesso, come è stato scritto in questi giorni, «è il tempo del silenzio e della serietà» e, appunto, delle azioni concrete

Arriva a Cuneo la mostra fotografica “parlante” sul Parkinson

Approderà a Cuneo da domani, 4 febbraio, fino al 20 del mese, la mostra fotografica “parlante” “NonChiamatemiMorbo”, lanciata dalla Confederazione Parkinson Italia, per sensibilizzare sulla necessità di sradicare lo stigma e l’ignoranza che circondano la malattia di Parkinson e promuovere i diritti di chi ne soffre. Una mostra “parlante”, perché accompagnata nel racconto delle storie di resistenza al Parkinson dalle voci degli attori Lella Costa e Claudio Bisio. E questa volta all’iniziativa hanno collaborato attivamente anche gli studenti e i docenti di un Istituto Scolastico locale

Il congedo di due anni spetta per ciascuna persona con disabilità da assistere

Come segnala l’Associazione di Promozione Sociale Ufficio Nazionale del Garante della Persona Disabile di Palermo, una Sentenza prodotta dal Giudice del Lavoro del capoluogo siciliano ha stabilito che il congedo di 2 anni, previsto dal Decreto Legislativo 151/01, spetti al legittimo richiedente per ciascuna persona con disabilità che deve assistere. La stessa Associazione intende rappresentare all’INPS la necessità di adeguare la prassi alla normativa vigente e alla giurisprudenza della Cassazione, per evitare inutili e dispendiosi disagi alle famiglie che assistono più persone con disabilità

Il disability manager non può lavorare a titolo gratuito

«Riteniamo - scrive Mauro Buzzi, presidente della FEDMAN (Federazione Disability Management) - che la decisione del Comune di Torino di non prevedere alcun compenso per il disability manager sia una scelta sbagliata che non rispetta il grande lavoro svolto da questa figura innovativa. Auspichiamo quindi che il Comune stesso ci ripensi, dando dignità alla figura del disability manager, con il giusto riconoscimento economico ad un professionista che mette a disposizione esperienze e competenze, per garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella società»

I tanti percorsi di umanizzazione e inclusione dell’Istituto Montecatone

Sono numerosi e di segno diverso i percorsi riabilitativi mirati e individualizzati promossi dall’Istituto Riabilitativo Montecatone - la nota struttura di Imola (Bologna) specializzata nel settore delle lesioni midollari e cerebrali – allo scopo di favorire l’indipendenza dei propri pazienti, diventati persone con disabilità in seguito a un incidente o a una malattia. Tutte azioni finalizzate a rinforzare le competenze dei degenti, necessarie per il ritorno alla vita autonoma, sia domestica, sia sociale, dopo le dimissioni dall’Istituto

Rita, che ha dato voce alle discriminazioni subite dalle donne con disabilità

«Quello di Rita Barbuto - scrive Silvia Cutrera, coordinatrice del Gruppo Donne della FISH - era un impegno politico per i diritti di tutte le persone con disabilità e per porre fine a ogni segregazione, creando le condizioni necessarie al diritto di libera scelta sul come, con chi e dove vivere. Fino all’ultimo, poi, si è impegnata sul fronte delle discriminazioni multiple nei confronti delle donne con disabilità, temendo soprattutto il silenzio che spesso circonda chi subisce maltrattamenti, abusi e violenze di genere, magari in contesti di cura e di assistenza oppure in àmbiti relazionali»

Lascia un grande vuoto Rita Barbuto, la “normanna” di Calabria

«La scomparsa di Rita Barbuto - scrivono da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), organizzazione che aveva diretto e presieduto - lascia un vuoto grande in chi la conosciuta e apprezzata: il movimento delle persone con disabilità ha perso una grande leader, il mondo culturale delle politiche sociali ha perso una risorsa nel campo della formazione e della ricerca, gli amici, i parenti e coloro che l’hanno cosciuta hanno perso una grande Persona»

Vita indipendente? Confrontarsi, sostenersi, costruire possibilità

Prenderà il via il 24 febbraio e verrà presentato il 5 febbraio, nel corso di un incontro online a partecipazione gratuita, che consentirà di porre domande e confrontarsi, il percorso denominato “Vita indipendente? Confrontarsi, sostenersi, costruire possibilità”, dedicato ai genitori di adolescenti e adulti con disabilità, a cura della Fondazione Sequeri Esagramma di Milano, il Centro di Clinica, Ricerca e Formazione per il disagio psichico e mentale, ben noto anche per le proprie attività di Musicoterapia Orchestrale a Metodo Esagramma®

La vita indipendente, passando per un laboratorio di pasticceria

Acquisire autonomie sul piano funzionale in un gruppo stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione e la collaborazione, il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali, tutto ciò che servirà anche ad aumentare le proprie capacità in prospettiva di un progetto di vita indipendente: è l’opportunità di cui potranno usufruire i partecipanti al laboratorio di pasticceria che si terrà per cinque mesi a Udine, frutto di una collaborazione tra le Associazioni ANFFAS e ANFAMIV

Per aggiornarsi sulle tecnologie e gli ausili, in vista del nuovo Nomenclatore

L’ausilio non è un “tributo” che la società paga al cittadino per la sua disabilità, ma un diritto della persona, un’opportunità per la sua vita, un bene prezioso. Scegliere però un ausilio, personalizzarlo, addestrare l’utente all’utilizzo di esso, prescriverlo, fare verifiche, è un compito che richiede operatori formati al meglio, tanto più in vista di un nuovo Nomenclatore degli Ausili e delle Protesi: In questo quadro è degno di nota il 5° Master formativo della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, su Tecnologie e Ausili per la Disabilità, che si terrà da marzo a novembre

L’azione volontaria, che può e deve essere utilizzata meglio

«Come i rapporti tra solidarietà e democrazia, azione volontaria e fraternità hanno contribuito a proporre soluzioni umane, inclusive e solidali: se ne occupa questo libro in un doppio dialogo, da una parte con i “pionieri”, dall’altra con chi oggi esprime in modi originali l’azione volontaria, mettendo a disposizione un’energia sociale che può e deve essere utilizzata meglio»: viene presentato così il libro “L’azione volontaria”, curato da Tiziano Vecchiato, che sarà al centro del nuovo incontro di approfondimento online, proposto per il 25 febbraio dal Gruppo Solidarietà

Francesco Venturi: la potenza delle parole che raccontano la vita

In “Tutto di me”, sua opera prima, Francesco Venturi, scrittore con disabilità, sceglie la poesia per descrivere la «bellezza inusuale del mistero di questa esistenza». Una pubblicazione che reca in copertina una sagace illustrazione del noto disegnatore Mauro Biani ed è ulteriormente impreziosita da una prefazione e una postfazione di Achille Lauro, talentuoso artista e amico di Venturi. Parte delle copie sono state donate ai Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre), per essere messe a disposizione dei pazienti e dei loro familiari

Ogni assunzione di una persona con sindrome di Down è un passo verso l’autonomia

Silvia Pellegrini, giovane donna con sindrome di Down, ha iniziato a Milano un tirocinio formativo retribuito, presso un importante studio professionale. È un altro piccolo, grande successo della campagna internazionale “The Hiring Chain” (“La catena delle assunzioni”), lanciata lo scorso anno dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) e che tanti buoni risultati sta ottenendo. «Ogni nuova assunzione nata da “The Hiring Chain” – sottolinea Antonella Falugiani, presidente del CoorDown - è per noi fonte di grande soddisfazione e ci infonde fiducia»

Rita Barbuto: l’impegno di una vita per i diritti delle persone con disabilità

«Con Rita Barbuto perdiamo un vero e proprio punto di riferimento per la tutela dei diritti di ogni persona con disabilità e per la nostra Federazione, una figura fondamentale nel rivendicare il diritto per le stesse persone con disabilità di poter decidere autonomamente dove, come e con chi vivere»: a dirlo è il presidente della Federazione FISH Falabella, dopo avere appreso della scomparsa di Rita Barbuto, una delle “anime” della FISH Calabria, già presidente e direttrice di DPI Italia (Disabled Peoples’ International) e già presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo)

Il Progetto di Vita va fatto secondo la Legge, altrimenti il TAR lo boccia

Come segnala con soddisfazione l’ANFFAS Sicilia, due nuove recenti Sentenze hanno confermato ciò che altri pronunciamenti avevano già sancito in questi anni: i Progetti di Vita delle persone con disabilità devono soddisfare tutto quanto previsto dalla Legge 328/00 e dal Decreto Ministeriale del 26 novembre 2016, per una reale presa in carico globale della persona, altrimenti quelli predisposti in maniera generica, che si limitino ad individuare alcuni servizi di mera assistenza, non possono che essere bocciati, come ha fatto ancora una volta la Sezione di Catania del TAR Sicilia

Quattro giovani con autismo al lavoro in un’agenzia di comunicazione

“Out of the Blue” (letteralmente “Fuori dal blu”) è il nome di un’agenzia di comunicazione di Milano sorta da poco e che qualche mese fa ha ricevuto la sua prima commessa di lavoro. Ma Out of the Blue non è un’agenzia come le altre: al suo interno, infatti, lavorano quattro giovani con autismo di età compresa tra i 25 e i 30 anni. A prima vista un progetto azzardato: le principali difficoltà per le persone con autismo, infatti, sono proprio quelle legate alla comunicazione e all’interazione sociale. Ma l’esperienza di questi primi mesi di lavoro sembra proprio dimostrare il contrario

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