«È tempo di trovare sistemi per viaggiare nella cabina passeggeri degli aerei a bordo della propria sedia a rotelle - scrive Giovanni Bellino -, evitando che questa venga caricata in stiva, con tutte le possibili conseguenze negative del caso. Per questo, insieme all’Associazione Luca Coscioni e ad altri, abbiamo lanciato la petizione online “Voliamo sulla nostra carrozzina”, per sensibilizzare l’opinione pubblica su tali questioni e in particolare i Ministri di competenza»
Il 14 gennaio una partita di basket del nostro campionato maggiore è stata resa fruibile a tifosi con disabilità visiva, grazie al sistema di audiodescrizione “Connect Me Too”, proposto dal team di CMT. È accaduto a Varese, dove il locale “storico” club della Pallacanestro Varese ha scelto di avvalersene nel match contro la squadra di Venezia. Si tratta di un servizio in grado di divulgare una radiocronaca iperdescrittiva, realizzata da un professionista appositamente formato, che riporta fedelmente i dettagli della sfida nel rettangolo di gioco e tutte le sfumature di ciò che accade intorno
Vantano ormai una storia lunga le esposizioni di mosaici realizzati presso l’Officina dell’Arte, il centro lavorativo regionale per persone adulte con autismo della Fondazione Bambini e Autismo, iniziative denominate “Mosaicamente” e seguite regolarmente anche sulle nostre pagine. La prima mostra del 2024, che verrà inaugurata il 19 gennaio a Sacile (Pordenone), e che sarà successivamente visitabile fino al 4 febbraio, sarà “Femminile a Mosaico” nella quale si racconterà per immagini la visione della donna che artisti diversi in tempi diversi hanno avuto e tramandato
Nell’ottobre scorso vi era stata la firma del Decreto, ora, come informano dal Ministero per le Disabilità, è arrivato il concreto insediamento del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, che protrarrà i propri lavori per sei mesi, allo scopo appunto di formulare proposte ai fini dell’elaborazione di un Disegno di Legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, oltreché individuando il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità
Prosegue a gonfie vele il progetto “Sentinelle di civiltà e di felicità”, promosso ormai da anni da Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, per sensibilizzare il mondo della scuola sui vari temi legati alla disabilità, tramite il dialogo e anche con le cosiddette “passeggiate empatiche” in carrozzina o con i percorsi per le persone cieche. Già numerosi, nel corrente anno scolastico, sono stati gli incontri con le scuole del territorio, ultimo dei quali a Montesilvano (Pescara), per aprire il 2024
«Le inaccettabili parole pronunciate da Ernesto Galli della Loggia - dicono dalla Federazione FISH -, secondo il quale l’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità sarebbe uno dei principali “mali della scuola italiana”, ci convincono ancor di più ad accelerare il lavoro che stiamo conducendo ormai da tempo, a partire dalla nostra Proposta di Legge. Per questo, avvertendo il rischio di un’ulteriore deriva culturale, riteniamo fondamentale, e lo chiediamo al ministro Valditara, la convocazione urgente dell’Osservatorio Ministeriale Permanente sull’Inclusione Scolastica»
Nell’àmbito del bando “Città che legge 2022”, il Gruppo Solidarietà ha promosso per il 19 gennaio presso la Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini (Ancona), l’incontro formativo e informativo denominato “Tecnologie e disabilità. Un connubio necessario per una migliore qualità di vita”, che sarà guidato dall’ausilioteca del progetto “Io faccio da Solo” della Cooperativa marchigiana Il Camaleonte
Supportate da sessanta Enti, tra coloro che hanno patrocinato l’iniziativa e coloro che vi hanno aderito, e da oltre duecento persone, le istanze promosse da “Non c’è posto per te!”, la campagna di sensibilizzazione perché nessuna donna vittima di violenza sia più esclusa dai Servizi Antiviolenza, sono state notificate a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ad Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità e ad Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, tramite il presente testo, sotto forma di lettera aperta
Continuano le prese di posizione rispetto a quanto recentemente scritto da Ernesto Galli della Loggia sul «Corriere della Sera», in tema di inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, ciò di cui abbiamo già avuto modo di occuparci in altre parti del nostro giornale. Oggi diamo spazio alle riflessioni di Marco Rasconi, presidente della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), del Comitato Disabilità Municipio X di Roma e di Federico Girelli e Giulio Iraci, presidente e segretario generale del Comitato Siblings - Sorelle e fratelli di persone con disabilità
«Colei che travasava i sogni nella realtà», un vero «simbolo di vita indipendente» in anni già lontani: così abbiamo definito di volta in volta Gabriella Bertini, che fu la prima donna con paraplegia del nostro Paese a guidare un’autovettura nel 1965 e che al momento della sua scomparsa, nel 2015, aveva nel cassetto il progetto di Casa Gabriella, struttura dedicata alle persone con paraplegia e tetraplegia. Di questo e altro anche Stefania Delendati ha ampiamente scritto qualche anno fa sulle nostre pagine e torna a farlo oggi, parlando anche con chi fu più vicino a Gabriella
Si terrà il 18 gennaio a Bologna un sit-in di protesta contro la spersonalizzazione dei Servizi per la Salute Mentale, organizzato dall’Associazione Diritti Senza Barriere per denunciare la grave situazione di una donna con disabilità psichica, istituzionalizzata e in carico ai Servizi per la Salute Mentale. Manca un progetto riabilitativo individualizzato che tenga conto dei suoi bisogni e desideri, che preveda un suo coinvolgimento nella definizione del proprio percorso di vita e che individui obiettivi da perseguire. L’unica risposta dei Servizi sono gli psicofarmaci
Continua a far discutere quanto recentemente scritto da Ernesto Galli della Loggia sul «Corriere della Sera», ciò di cui abbiamo già avuto modo di occuparci in altre parti del nostro giornale. Riceviamo ora e ben volentieri pubblichiamo il contributo di riflessione di Fabio Bocci, personalità quanto mai autorevole nel mondo della Didattica e della Pedagogia Speciale, che scrive tra l’altro: «Con un breve tratto di penna Galli della Loggia mette in discussione sessant’anni di conquiste democratiche del sistema formativo italiano»
Dopo il voto unanime in sede di Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali del Parlamento Europeo, giudicato con favore sia dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, sia dalla ministra per le Disabilità Locatelli, è aperta la strada per l’elaborazione del testo finale che porterà finalmente alla concreta realizzazione della Carta Europea della Disabilità e del Contrassegno Europeo di Parcheggio
Non un semplice libro di istruzioni o di regole che tratta il tema dell’inclusione, ma il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto tantissimi professionisti del settore: è “Io sono l’altro – Manuale dello sport integrato e piccole storie che cambiano il mondo”, presentato nei giorni scorsi a Settimo Torinese da CSEN Piemonte (Centro Sportivo Educativo Nazionale), iniziativa che ha costituito l’apice del progetto “Io sono l’altro”, avviato con l’obiettivo di raccontare il concetto di integrazione, di unione e di rete
«Forse - scrive Vincenzo Falabella - è sufficiente ricordare quanto ripeteva spesso il compianto Andrea Canevaro, uno dei “padri” dell’inclusione scolastica nel nostro Paese, ovvero che "l’inclusione viaggia sempre. È impossibile tenerla ferma", per replicare alle parole recentemente espresse dallo storico Ernesto Galli della Loggia, sui mali della scuola italiana sostanzialmente dovuti al fatto di mettere insieme, nelle stesse aule, alunni cosiddetti "normali" insieme ad alunni con disabilità, disturbi specifici dell'apprendimento o altri bisogni educativi speciali»
«Con lei perdiamo una ricercatrice seria e competente, una grande amica delle nostre Associazioni e una cara amica personale»: con queste parole Giovanni Marino, Carlo Hanau e Daniela Mariani Cerati salutano Aldina Venerosi Pesciolini, recentemente scomparsa, già ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità, molto impegnata anche sui temi dell’autismo nei suoi vari aspetti: preventivo, epidemiologico, abilitativo e sociale
La storia della recensione della pizzeria Le Vignole a Sant’Angelo Lodigiano e della morte di Giovanna Pedretti, la proprietaria, ha lasciato sgomento chiunque si sia imbattuto in questa notizia. «C’è però un elemento – scrive Silvia Lisena - completamente trascurato in tutta la vicenda: la voce delle persone con disabilità. Tra chi le ha (falsamente) offese e chi si è sbracciato per difenderle, nessuno ha mai manifestato l’intenzione di chiedere anche un generico parere a chi, indirettamente, è stato coinvolto. Ed è l’ennesima sconfitta di un sistema non ancora pronto a una reale inclusione»
Le persone residenti in Lombardia hanno tempo fino al 22 gennaio per presentare domanda al bando della propria Regione per l’erogazione di ausili e protesi degli arti inferiori e superiori a tecnologia avanzata, con caratteristiche funzionali allo svolgimento di attività sportive amatoriali da parte di persone con disabilità fisica. La Lombardia è la prima Regione che adotta questo provvedimento a livello nazionale, in applicazione di un Decreto Ministeriale del 22 agosto 2022
«Quello che, nonostante tutto, persiste – scrive Giovanni Merlo, a proposito di un recente articolo di Ernesto Galli della Loggia, che imputa i mali della scuola italiana alla convivenza nelle aule tra i ragazzi “normali” con quelli con disabilità - non è il mito dell’inclusione, ma quello della separazione e quello dell’esclusione. Quello che, nonostante tutto, qualcuno si ostina a pensare è che si crescerebbe meglio stando solo con quelli che ci assomigliano, soprattutto se apparteniamo ad un gruppo forte e vincente. Un’idea ben misera di scuola e un’idea ben misera di civiltà»
«Da una lettura delle delibere di approvazione dei Bilanci Comunali della nostra città - scrivono dall’ANFFAS di Modica (Ragusa) - risulta essere scomparsa dai capitoli di spesa la voce “Servizi Sociali”, che pure sono (o dovrebbero) essere una voce importante e considerevole per far fronte ai bisogni dei cittadini, soprattutto dei più fragili». «E a chi potrebbe invocare la mancanza di risorse - aggiungono dall’Associazione - ribadiamo ancora una volta che l’assistenza ai cittadini non è subordinata alla disponibilità delle risorse pubbliche»