Già apprezzata a Pordenone e a Udine, verrà inaugurata domani, 4 marzo, a Trieste, e sarà visitabile fino al 20 marzo, la mostra dedicata ad Antonio Ligabue, realizzata dalle persone con autismo adulte che operano presso l’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Si tratta di un’esposizione che, ponendo l’accento anche sull’uso dei materiali, - tradizionali e di riciclo, talora messi insieme - intende avvicinare le opere presenti allo spirito visionario di Ligabue
«Era il 2016 - scrive Antonio Giuseppe Malafarina - quando Milano vinceva l’“Access City Award”, premio della Commissione europea per le città a maggior vocazione accessibile, promuovendone soprattutto l’impegno a migliorarne le condizioni negli anni a venire. Sei anni dopo certamente mi trovo meglio a Milano, ma mi rode non potere andare dove voglio. E il futuro non promette bene: vedo infatti piani di riurbanizzazione della città che mi affascinano, ma che altrettanto mi inquietano, soprattutto per quanto riguarda i parcheggi»
«I nostri musicisti con disabilità hanno mostrato armonia ed equilibrio, ma soprattutto hanno fatto capire quanto la musica sia inclusione»: lo ha dichiarato Elena Veclani, presidente dell’Associazione MagicaMusica, dopo che l’Orchestra di tale organizzazione, composta in maggioranza da persone con disabilità, e tornata ad esibirsi in pubblico a Ponte di Legno (Brescia), ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: «Siamo contro tutte le guerre del mondo e vogliamo la pace. Dedichiamo per questo un pensiero ai bambini, alle bambine, a tutte le vittime di tutte le guerre del mondo»
Lo ha chiesto la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), appellandosi alla ministra per le Disabilità Stefani e scrivendo al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Di Maio, ponendo appunto l’istanza «che venga dedicata una priorità ai corridoi umanitari per le persone con disabilità dell’Ucraina, a partire dai minori e dalle donne con disabilità grave, per consentirne un rapido arrivo nel nostro Paese»
In occasione della Giornata Mondiale dei Difetti Congeniti di domani, 3 marzo, il cui obiettivo principale è aumentare la conoscenza globale sui difetti alla nascita e informare sulle possibilità di prevenzione e cura che rendono molti di quei difetti, se tempestivamente diagnosticati e correttamente trattati, compatibili con una vita pressoché normale o socialmente accettabile, la Fondazione Operation Smile Italia, da tempo impegnata in tale àmbito, intende tenere alta l’attenzione in particolare sulla labiopalatoschisi, malformazione congenita del labbro e del palato
«Il tema dell’ascolto scelto per l’edizione di quest’anno della Giornata Mondiale dell’Udito di domani, 3 marzo - scrive Paolo De Luca - è quanto mai appropriato in questo terribile momento di guerra. Ma restando all’evento promosso per domani dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, va detto innanzitutto che il numero di persone che vivono con un’ipoacusia non affrontata o con malattie dell’orecchio è certamente inaccettabile. Servono pertanto prevenzione, campagne di sensibilizzazione e anche Livelli Essenziali di Assistenza applicati in modo più equo»
«Uno studio che può illuminare e rendere più forti e radicate anche le battaglie di oggi, nella consapevolezza che solo con una profonda conoscenza storica si può arrivare a un’effettiva inclusione delle persone con disabilità nella società tutta»: è questo il libro di Enrichetta Alimena “Lotta per l’inclusione. Il movimento delle persone con disabilità motorie negli anni Settanta in Italia”, che verrà presentato l’8 marzo, in un incontro promosso dalla FISH e della FISH Calabria, nel quadro di una rassegna di opere di o su donne con disabilità, dedicata a Rita Barbuto, recentemente scomparsa
In vista della Giornata Internazionale delle Donne dell’8 marzo, domani, 3 marzo, si terrà a Roma, ma sarà anche fruibile online, il convegno “Diritti delle donne lavoratrici, rischi infortunistici e tutela del lavoro”, organizzato dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), evento durante il quale verranno presentati i risultati di uno studio della stessa ANMIL, che mostra come la ripresa economica e gli infortuni causa di decesso o disabilità siano strettamente collegati e in forte aumento anche in àmbito femminile
Resterà solo un bel sogno, quello di un Museo Europeo delle Barriere Architettoniche, che ripercorra una lunga storia di discriminazione e ingiustizie, per far progredire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità? La Lega Arcobaleno, che ne ha promosso l’idea, non lo crede affatto e si sta già muovendo concretamente per realizzarla, con una semplice raccolta di tappi metallici. Nel frattempo continuano gli incontri dedicati a Bruno Tescari, fondatore di tale organizzazione, vero “pioniere” nella difesa dei diritti delle persone con disabilità. Il prossimo sarà il 4 marzo a Roma
«Non fermiamo la ricerca perché vorrei continuare a sperare che un giorno si potesse dire: c’è la cura»: lo chiede Chiara, giovane mamma con sclerosi multipla, in vista della Giornata Internazionale delle Donne dell’8 marzo, perché la sclerosi multipla colpisce prevalentemente proprio le donne. Per l’occasione, dunque, l’AISM tornerà ancora una volta a distribuire le proprie erbe aromatiche nelle piazze, il 5, 6 e 8 marzo, per sostenere ulteriormente la ricerca sulla sclerosi multipla, ma anche e soprattutto per potenziare i servizi dedicati alle donne con questa malattia
«Una forte risposta europea all’invasione russa in Ucraina deve rispecchiare i valori dell’Europa nel promuovere i diritti umani, incorporando in ogni azione i diritti e le esigenze delle persone con disabilità»: facciamo nostro il messaggio dell’Alleanza Internazionale sulla Disabilità, sperando che trovi la maggior diffusione possibile e soprattutto un concreto riscontro da parte di “chi può”. Perché se la guerra mina la vita, la salute e la sicurezza di tutte le persone, per quasi tre milioni di persone con disabilità e per le loro famiglie, la situazione, se possibile, è ancora peggiore
«È importante - scrive Donata Scannavini - che siano le stesse donne con disabilità, attraverso la partecipazione ad associazioni, organizzazioni che le rappresentino, a farsi portavoce di se stesse e dei propri diritti, perché è il momento dell’impegno in prima persona. E mai come oggi, con le prospettive e le opportunità che si possono aprire grazie all’attuazione della Legge Delega in materia di disabilità e agli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è importante esserci e portare le proprie istanze di donne con disabilita ai tavoli di confronto e decisionali»
Una scena della fiction di Raiuno “Lea un nuovo inizio” aveva provocato vive proteste da parte dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), «per la rappresentazione di assurde manovre di assistenza a una persona con epilessia in crisi». Ammettendo l’errore, la RAI si impegna a rimuovere quella scena. Vivo apprezzamento viene espresso dall’Associazione, soddisfatta anche per la conferma dello sviluppo in Emilia Romagna del primo Registro Regionale Epilessia in Italia, oltreché per il lancio del 16° Bando Pubblico da 40.000 euro, per la ricerca sull’epilessia farmacoresistente
“La presa in carico delle persone con sindrome di Down per il perseguimento del miglior stato di salute e la loro piena integrazione sociale”: si chiama così l’indagine lanciata dal Censis per conto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), basata su un questionario online, iniziativa che costituisce è il primo passo di “Non uno di meno”, progetto dell’AIPD Nazionale che punta a promuovere il miglior stato di salute possibile e la piena integrazione sociale delle persone con sindrome di Down, in particolare facilitando la presa in carico delle Istituzioni sociosanitarie territoriali
Condividiamo pienamente chi ha voluto rivolgere un applauso simbolico a Stevo Pendarovski, presidente della Macedonia del Nord, che mano nella mano ha accompagnato a scuola Embla, una bimba di 11 anni con sindrome di Down, vittima di episodi di bullismo. «I bambini e le bambine con disabilità – ha dichiarato per l’occasione il Presidente macedone - meritano l’inclusione e l’accesso all’istruzione»
Strutture multidisciplinari per la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari (distrofie, SMA) e SLA (sclerosi laterale amiotrofica): sono i Centri Clinici NEMO (NeuroM;uscular Omnicentre), già presenti a Milano, Messina, Arenzano (Genova), Roma, Napoli, Brescia e Trento, e ora in attesa dell’imminente inaugurazione di quello di Ancona, ciò che avverrà dopodomani, 3 marzo
«In Ucraina ci sono circa 2 milioni e 700.000 persone con disabilità, che vivono in una situazione spaventosa, perché quando scoppia una guerra sono sempre le persone più fragili a pagare il prezzo più elevato. Aderiamo convintamente all’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere la pace in Ucraina, così come ha fatto il Forum del Terzo Settore Lombardia»: lo dichiara Alessandro Manfredi, presidente della Federazione lombarda LEDHA, riferendosi anche alla lettera-appello diffusa dal Forum Europeo sulla Disabilità, ripresa nei giorni scorsi dal nostro giornale
«Ricordiamo urgentemente agli Stati le loro responsabilità per garantire in Ucraina la protezione e la sicurezza delle persone con sindrome di Down e di tutte le persone con disabilità, oltreché di tutti coloro che sono maggiormente a rischio»: è l’appello lanciato dall’EDSA, l’Associazione Europea sulla Sindrome di Down, rappresentata nel nostro Paese dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), appello pienamente in linea con quello diffuso nei giorni scorsi dal Forum Europeo sulla Disabilità e ripreso anche dal nostro giornale
Non sarà un semplice evento celebrativo, ma un momento di confronto vivo e attuale, l’incontro online “Nel ricordo di Bruno Tescari: le sfide di ieri e le nuove frontiere di domani per i diritti delle persone con disabilità”, promosso per domani, 2 marzo, dalla Federazione FISH, a 10 anni dalla scomparsa di colui che della stessa FISH fu tra i fondatori, «impegnato per 40 anni nella difesa dei diritti e per il superamento delle barriere fisiche e degli ostacoli culturali che limitano la vita delle persone con disabilità», come sottolinea l’attuale presidente della Federazione Falabella
«Scorrendo i contenuti della risposta a un’Interpellanza da parte dall’Assessora Comunale alla Viabilità della nostra città – sottolineano dall’APRI di Torino - abbiamo scoperto che il budget dedicato ai semafori sonori era, per il 2021, pari a zero euro! L’Assessora, tuttavia, ha promesso che, compatibilmente con le risorse disponibili, si ricomincerà a progettare la resa accessibile di alcuni attraversamenti cittadini. Resta per altro irrisolto il problema del contratto di servizio tra il Comune e la Società Iren, che non contempla la manutenzione dei semafori sonori»