Contrastare il diffuso senso di disagio evidenziato da molte persone con disabilità visiva, nel dover ricorrere obbligatoriamente a dispositivi digitali anche per il disbrigo di semplici operazioni della vita quotidiana (SPID, pagamenti elettronici, carta d’identità digitale, prenotazioni di treni o aerei ecc.): è l’obiettivo di “Districarsi nella giungla della tecnologia ad occhi chiusi”, terzo progetto del genere promosso dall’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), approvato dalla Città di Torino nell’àmbito dei fondi ministeriali del “Piano di inclusione”, area 2
Proseguono gli incontri promossi dalle Sezioni locali dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), per diffondere sui propri territori i dati emersi dall’indagine realizzata dall’AIPD Nazionale, insieme al Censis, denominata “La presa in carico delle persone con sindrome di Down per il perseguimento del miglior stato di salute e la loro piena integrazione sociale”, rientrante nel quadro del progetto “Non uno di meno”. Il prossimo appuntamento è per il 17 marzo a Feltre (Belluno), nel corso di una serata durante la quale verrà anche proiettato il docufilm “Come una vera coppia”
«Nessuno può decidere di sopprimere una persona, nessuno può o potrebbe decidere della vita e di quale qualità di vita di un’altra persona sia accettabile, nessuno dovrebbe sovrapporsi o sostituirsi ad un’altra persona, ogni persona con disabilità dovrebbe poter esprimere la sua idea di vita (e anche di morte), e scegliere in uno Stato che proponga soluzioni differenti e dignitose»: lo scrive Simonetta Cormaci, donna con disabilità, in questo suo prezioso contributo sui casi di omicidio-suicidio attuati dai/dalle caregiver a danno di se stessi e della persona con disabilità di cui si curano
«Come quel “Commodore 64” – racconta Giuseppe Di Grande – il mio primo computer ricevuto nel 1985 a 12 anni, scatenò la mia passione per la tecnologia e la programmazione. E a 22 anni, quando ho perso la vista, ho potuto riprendere la mia vita in mano solo quando ho ripreso a programmare attraverso una sintesi vocale, perché si trattava pur sempre del mio capitale tecnologico ed emozionale che subito dopo essere diventato cieco pensavo di avere perso per sempre. La disabilità visiva, infatti, non limiterà mai la mia creatività!»
Negli ultimi anni gli studi in materia di deficit comunicativi hanno individuato nella CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) uno strumento efficace e in grado di offrire grandi potenzialità di miglioramento per le persone con disturbi del linguaggio e con bisogni comunicativi complessi: di questo si parlerà il 17 marzo a Contà di Cunevo (Trento), nel corso del primo appuntamento di questo 2023 con i seminari organizzati dalla Cooperativa Sociale GSH di Cles, all’interno del ciclo “Appunti Scuola”. Destinatari: insegnanti, educatori, familiari, logopedisti, studenti e adulti interessati
«Letteralmente “prigioniera” per mezz’ora in un hangar chiuso dell'Aeroporto di Bologna, in attesa che un operatore dell’assistenza venisse a “liberarmi”»: a denunciarlo è Antonella Celano, presidente dell’Associazione APMARR, che si muove in carrozzina nei propri spostamenti. Riflettendo sulla vicenda, pur considerando gli indubbi progressi degli ultimi anni in àmbito di assistenza alle persone con ridotta mobilità che si spostano in aereo, vien da dire che di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, sia in termini di organizzazione che di formazione
«Valorizzare il contributo del Terzo Settore in termini di competenze, visione ed esperienza è cruciale per far sì che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza centri i propri obiettivi di sviluppo sociale ed economico dei territori. Serve cultura della collaborazione, anche e soprattutto in questa fase storica del Paese in cui povertà, disuguaglianze ed emarginazione sociale sono in forte crescita»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a margine della presentazione dell’Osservatorio su Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Terzo Settore
Nel corso di un incontro tra le Associazioni ANGSA e ANFFAS e l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), sono state fornite ampie rassicurazioni sul fatto che i contenuti delle Raccomandazioni presenti nelle nuove Linee Guida Autismo sinora prodotte, riguardo agli interventi farmacologici e a quelli terapeutici abilitativi/riabilitativi, non comportano rischi distorsivi, rispetto ad alcune preoccupazioni sorte di recente. Sempre l’ISS ha previsto anche un Tavolo di Raccordo con le due Associazioni, per chiarire e diffondere alla comunità i contenuti di quelle stesse Raccomandazioni
Una diagnosi di epilessia può essere problematica per chi a volte deve indossare caschi ed elettrodi per periodi di tempo prolungati in attesa che si verifichi un episodio critico. In alternativa, la crisi può essere indotta artificialmente, causando ovviamente disagio. Una nuova ricerca svolta nel quadro del progetto europeo “Human Brain Project” ha portato a scoprire che nel cervello delle persone con epilessia è possibile rilevare cambiamenti nelle attivazioni neuronali anche quando non sono in corso delle crisi, aprendo quindi la strada a una diagnosi meno invasiva
Nell’àmbito dello studio promosso da alcuni ricercatori dell’Università IUAV di Venezia su “Accessibilità e uso equo degli ascensori”, vi è uno specifico filone riguardante le persone con disabilità visiva, che rispondendo a un precedente questionario, hanno fatto soprattutto emergere il timore di non poter comunicare con l’esterno in caso di emergenza e blocco dell’ascensore. Ora gli stessi ricercatori dello IUAV, in collaborazione con l’Università di Bologna, hanno messo a punto un test sperimentale in ambiente controllato in laboratorio cui ogni persona sorda o ipoacusica potrà partecipare
«La scrittura come forma di medicina narrativa, poiché scrivere durante l’esperienza diretta o indiretta del percorso di cura significa rimettere insieme la propria esistenza»: è lo spirito del concorso letterario “Sempre io” la cui terza edizione è stata lanciata dall’Istituto Riabilitativo di Montecatone (Imola) – il noto centro di riferimento per la riabilitazione di persone mielolese o con grave cerebrolesione acquisita – insieme alla Fondazione Montecatone, rivolgendosi sempre a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di un ricovero nella propria struttura
È in programma dal 16 al 18 marzo al Teatro Sala Lysistrata di Roma lo spettacolo “Badanti”, con testo e regia di Vittorio Pavoncello, ove si affronta la relazione tra una donna con disabilità e la sua assistente personale, alla ricerca di un possibile equilibrio tra bisogno di cura e necessità economiche. Interpretato da Valentyna Hembik, nata in Ucraina e fuggita da Kiev, ed Elisabetta Magrini, esperta attrice di teatro per i diritti umani, “Badanti” fa emergere le reciproche vulnerabilità in un racconto contraddistinto dalla solitudine, proponendo una verità che disorienta
Durante il convegno di domani, 14 marzo, a Roma, intitolato “La co-progettazione per davvero. Princìpi metodologici, esperienze di successo e istruzioni per l’uso”, l’APIS (Associazione Italiana Progettisti Sociali) lancerà un “decalogo” metodologico, che serva a rendere concretamente partecipato un percorso di co-programmazione o co-progettazione in àmbito sociale, rivolto a quanti operano sia nel Terzo Settore sia nella Pubblica Amministrazione, per ispirare pratiche serie e rigorose di confronto sui territori, rispetto alla questione fondamentale del welfare di comunità
Un docente universitario o una consigliera comunale con sindrome di Down, un sindaco con un’altra forma di disabilità intellettiva: sono realtà ormai datate, ma che continuano a suscitare stupore, se non incredulità, da parte degli stessi “addetti ai lavori”. Dopo quindi che la notte scorsa un attore con sindrome di Down è salito sul palco di Los Angeles, per ritirare un Premio Oscar, quest’altro evento fa sperare che docenza dopo docenza, sindaco dopo sindaco, e ora anche Oscar dopo Oscar, la società tutta percorra finalmente quel piccolo, grande passo di nuova consapevolezza sulla disabilità
Dare risalto al tema dell’utenza stradale vulnerabile, rappresentata anche da persone anziane e con disabilità e comprendente il mondo dell’assistenza e del sostegno, al fine di garantire sicurezza e accessibilità anche alla luce dei sistemi di automazione dei veicolo: con questo obiettivo, PIARC Italia e il Centro Studi e Comunicazione Ambientale Antartide, hanno promosso per domani, 14 marzo, a Bologna, avvalendosi, tra l’altro, anche della collaborazione delle Federazioni FISH e FAND, l’evento “e-QUITAS Forum della Mobilità Inclusiva”, fruibile anche online
«Questo progetto e gli importanti risultati di esso sono solo l’inizio di un percorso ancora da fare, che vedrà la collaborazione di tutti coloro che vi hanno preso parte, ma anche di quanti decideranno di attivarsi in prima persona per andare a contribuire alla concreta realizzazione dell’Agenzia Nazionale Antidiscriminazione, diventando “Attivisti” e contribuendo al raggiungimento di una società di pari diritti, pari opportunità e nessuna discriminazione»: lo dicono dall’Associazione ANFFAS, dopo l’evento finale del progetto nazionale “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive”
È certamente una situazione inedita vedere in Italia il metodo antropologico entrare in una struttura sanitaria, come è accaduto all’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna) – il noto centro di riferimento per la riabilitazione di persone mielolese o con grave cerebrolesione acquisita – dove appunto alla riabilitazione classica in fase post-acuta dei pazienti con grave cerebrolesione acquisita, si è affiancato un protocollo proposto dalla MNEM, Società di ricerca di antropologia applicata, spin-off dell’Università di Bologna. E i risultati sono stati decisamente positivi
“Amori (stra)ordinari. Disabilità e affettività”: è questo il nome della minirassegna proposta nelle prossime settimane dall’Università di Bergamo, all’interno del ciclo “Cinema Docet - Proiezioni sull’attualità di UNIBG”. Due le proiezioni in programma, il 15 marzo con “Adam”, film americano che ha per protagonista un giovane con la sindrome di Asperger, e il 22 marzo con “Come una vera coppia”, docufilm realizzato per conto dell’Associazione AIPD, ove si raccontano le storie d’amore di sei coppie di giovani con sindrome di Down che sognano un futuro insieme
Prosegue il percorso comune in tema di inclusione dei lavoratori e delle lavoratrici con disabilità tra FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ed ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), sostanziato lo scorso anno da uno specifico accordo. In tal senso, un nuovo incontro di formazione e approfondimento presso la sede dell’ENAC è in programma per il 13 marzo, durante il quale l’Ente presenterà tra l’altro il proprio “Piano delle azioni positive sull’inclusione del personale con disabilità”
Ci sono Paesi come il Camerun, nell’Africa Equatoriale, in cui quasi un bambino su 4 ha almeno una disabilità, causata in gran parte da malattie infettive non ancora debellate. Sono bambini e bambine che non hanno la possibilità di accedere ai servizi medici, di frequentare la scuola, di ricevere un’adeguata nutrizione, condannati a un futuro di emarginazione e abbandono. Per garantire loro cure mediche e fisioterapiche, istruzione, nutrizione, protezione e inclusione sociale, l’Associazione Dokita ha lanciato anche quest’anno la campagna “Tutti Uguali”, sostenuta dal numero solidale 45580