«C’è grande soddisfazione - scrive Gianluca Rapisarda - per quell’emendamento alla Legge di Bilancio che consentirà a circa 200.000 educatori e pedagogisti di vedere finalmente riconosciuta la loro professione. A questo punto l’auspicio è che, in sede di Decreti Attuativi, si possano effettuare interventi correttivi al provvedimento appena approvato, affinché venga riconosciuto pure il profilo del pedagogista esperto in Scienze Tiflologiche, operatore strategico ed essenziale, per una proficua inclusione degli alunni e studenti con disabilità visiva»
Il film documentario “La mano nel cappello” di Francesco Paolucci - che verrà proiettato nella serata di oggi, 10 gennaio, a Torino - nasce da un’esperienza laboratoriale di teatro e di cinema rivolto a persone con disabilità psico-fisiche che, lavorando sul corpo, hanno superato alcune insicurezze, fino a raggiungere un approccio naturale con la telecamera
Il 10 maggio compirebbe settant’anni, Rosanna Benzi, la cui stanza d’ospedale, dove passò immobile gran parte della sua vita, divenne un fervido crocevia di persone e pensieri, dal quale lanciò con coraggio pionieristiche campagne di sensibilizzazione, sulle barriere architettoniche o sull’IVA applicata alle carrozzine, per citarne solo due tra tante. «Il suo messaggio di solidarietà - scrive Stefania Delendati - è quanto mai attuale in questi tempi di incomprensione e rimane un faro di riferimento per chi vive una qualunque “diversità” che la società non è preparata ad affrontare»
«Quel testo risulta nel complesso parecchio fragile, in quanto a politiche e innovazioni a favore delle persone con disabilità. Mancano infatti interventi sostanziali nell’àmbito della scuola, della promozione dell’inclusione lavorativa, della non autosufficienza, dell’avvio reale dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), approvati lo scorso anno dopo una pluriennale attesa»: lo si legge nel sito del Servizio HandyLex.org, che apre così un ampio approfondimento, di cui suggeriamo caldamente ai Lettori la consultazione, dedicato alla Legge di Bilancio per il 2018
«Finalmente, anche grazie alla nostra denuncia alla Procura, il Comune di Loreto ha adottato un PEBA!»: la Cellula di Ancona dell’Associazione Luca Coscioni prende atto con soddisfazione di quanto deciso dal Comune marchigiano - uno dei primi della Regione, se non addirittura il primo, a farlo - che ha appunto deciso di adottare un PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), prevedendo interventi per un milione e 900.000 euro, rivolti a ventidue edifici comunali pubblici e ai percorsi urbani
Un incontro è stato organizzato per domani, 11 gennaio, a Roma, dal CSR di Confindustria (Commissione di Studio e Ricerca Ausili Tecnici per Persone Disabili) e dall’Associazione Luca Coscioni, per verificare innanzitutto se e come siano state attuate le importanti novità apportate nell’àmbito dell’assistenza in materia di protesi e ausili, riguardanti le persone con disabilità, a poco meno di un anno dall’emanazione del Decreto che ha definito i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)
«A Pescara - aveva dichiarato qualche mese fa Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo - i politici locali si contendono i parcheggi preclusi da una sbarra, riservati agli Amministratori e ai Consiglieri Comunali, senza minimamente pensare che quei parcheggi potrebbero essere messi a disposizione delle persone con gravi disabilità, per le quali, in quell’area, è quasi impossibile trovare parcheggi per recarsi negli uffici pubblici»: ebbene, a giudicare da una nuova recente protesta delle Carrozzine Determinate, il problema appare tutt’altro che risolto
I finanziamenti recentemente stanziati dalla Regione Toscana per i progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità, basati sull’assistenza personale autogestita, sono gli stessi ormai da cinque anni. «Questo - sottolinea Simona Lancioni, responsabile del Centro Informare un’h - impedisce di fatto l’accesso di nuovi utenti a tale prestazione. Infatti, per garantire l’accesso in condizioni di uguaglianza a servizi essenziali come questo, per chiunque possieda i requisiti, non sempre basta non tagliare i fondi, talvolta occorrerebbe incrementarli!»
«Servono professionisti della comunicazione che sappiano mostrare a manager, amministratori pubblici, operatori dei media e comunità come l’accessibilità possa migliorare un territorio e la sua offerta turistico-culturale, oltre che essere di profitto per il mondo delle imprese»: lo ha scritto in una recente pubblicazione Simona Petaccia, presidente dell’Associazione Diritti Diretti, riprendendo concetti analoghi a quelli che l’hanno vista organizzare il premio nazionale “Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere”, di cui è in corso la terza edizione
Una proposta di simbolo della disabilità alternativa, concreta e a costo zero, che riprende quella realizzata dalla Rete Ferroviaria Italiana per le stazioni del nostro Paese, condivisa con le Associazioni di persone con disabilità, è stata portata all’attenzione a Bruxelles, durante il 4° Parlamento Europeo delle Persone con Disabilità, da Giulio Nardone, presidente nazionale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) e membro del Consiglio Direttivo della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). E numerose sono state le manifestazioni di apprezzamento
Sarà questo il tema dell'incontro in programma a Bologna domani, 10 gennaio, nuovo appuntamento nell'àmbito dell’utile corso di taglio informativo rivolto dalla Fondazione Dopo di Noi di Bologna soprattutto a familiari di persone con disabilità, operatori e cittadini, e centrato sulla Legge 112/16 (“Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”), anche nota come Legge sul “Dopo di Noi”
Una ricerca condotta da un gruppo di giovani ricercatori, coordinati da due consulenti dell’IRCCS Medea di Bosisio Parini (Lecco), potrebbe cambiare sostanzialmente lo scenario degli attuali programmi di riabilitazione della dislessia, disturbo specifico della lettura che colpisce numerose persone. Se finora, infatti, ci si era sempre concentrati sugli aspetti linguistici, apprendere che quelli percettivi sono almeno di eguale importanza può aprire la strada a nuovi programmi di prevenzione, attivabili prima dell’apprendimento della lettura
«Le nuove tecnologie sono come dei “cicloni” in continua evoluzione e anche per questo le persone con disabilità visiva possono incontrare delle difficoltà nell’approccio a un computer o ad ausili vari. Per questo abbiamo ritenuto importante avviare questa iniziativa»: così Giuseppe Fornaro, referente nazionale per la Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), presenta il nuovo servizio diretto di consulenza informatica “ad personam”, promosso dall’UICI Provinciale di Napoli
Frutto di una collaborazione tra la FISM, la Fondazione che opera a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e l’Università Cattolica, una recente indagine ha mostrato come l’impatto sociale della ricerca scientifico-sanitaria sia in via di sviluppo, facendo tuttavia emergere che quello misurato risulta sempre essere di carattere scientifico, mentre sono ancora limitate l’attenzione e la capacità di misurare l’impatto sugli utenti finali della ricerca, ovvero i pazienti e gli operatori sanitari
Già riqualificata e trasformata in una sede per mostre di arte contemporanea, la Chiesa di Santa Maria della Spina, o più semplicemente della Spina, vero gioiellino gotico sul lungarno di Pisa, è ora accessibile anche alle persone con disabilità motoria, grazie ai lavori di eliminazione delle barriere architettoniche compresi nel PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) del Comune toscano, che punta a rendere più accessibile tutta la città
«O in altre parole - scrive Stefano Pierpaoli, coordinatore del Progetto “Cinemanchìo”, importante iniziativa che punta alla resa accessibile dei vari prodotti culturali - ci si fermerà all’annuncio e alla concessione dell’evento fine a se stesso, oppure si lavorerà per una prospettiva a lungo termine, mettendo concretamente in moto un coinvolgimento attivo in termini di consapevolezza, legittimazione e incisività? Attendiamo risposte dalle Istituzioni»
A dirlo è stato Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale Paralimpica di tennis tavolo, durante lo stage della stessa a Imola (Bologna), presso l’Ospedale di Montecatone, la nota struttura specializzata nel settore delle lesioni midollari e cerebrali. L’iniziativa - primo passo del cammino degli Azzurri di questa disciplina verso le Paralimpiadi di Tokyo 2020 - ha permesso alle persone ricoverate a Montecatone di confrontarsi direttamente con gli atleti, assistendo agli allenamenti e sfidandoli sul tavolo da gioco, instaurando così un bellissimo confronto sul tema della disabilità
Come riferito dal Ministero dell’Istruzione, i dati singoli sugli allievi con disabilità e sui PEI (Piani Educativi Individualizzati) verranno presto raccolti dal Ministero stesso. «Tutti ci auguriamo - scrive Carlo Hanau - che il nuovo Osservatorio per l’Inclusione Scolastica sia in grado di pilotare al meglio la costruzione di quella banca dati, perché questa grande innovazione possa esprimere tutte le sue potenzialità, ai fini di razionalizzare questo caotico settore, dove si impiegano più risorse umane e materiali di qualunque altro Paese, ma manca la verifica dei risultati»
Una card unica per le persone con disabilità, utile ad accedere a benefìci e agevolazioni al sistema dei trasporti e alle proposte di carattere culturale, sportivo e ricreativo, in tutti i Paesi dell’Unione Europea che vi aderiranno. Ma anche un incentivo morale ed economico, un fattore di attrazione turistica e, non ultimo, un “facilitatore burocratico”: questo sarà la Disability Card Europea, frutto di un progetto seguito nel nostro Paese dalle Federazioni FISH e FAND, che ci si augura possa diventare realtà in questo 2018, come hanno auspicato in tanti, durante la presentazione di Roma
«Per vivere bene la propria condizione, è necessario liberarsi delle oppressioni culturali. Perché la cultura è libertà. Anche libertà di liberarsi della cultura opprimente. Talora la propria»: è questo, secondo Antonio Giuseppe Malafarina, l’ineccepibile insegnamento di un libro disponibile ora anche in italiano (“Il silenzio del corpo. Antropologia della disabilità”), pubblicato nel 1987 dall’antropologo Robert F. Murphy, scomparso nel 1990, dopo una malattia che lo aveva reso prima paraplegico e poi tetraplegico. Un testo ancora attuale, anche alla luce del presente clima culturale